Quando l’amoralità sconfina nell’immoralità
diventa, come sempre, motivo di sofferenza
per le persone che ne restano coinvolte e ne subiscono le conseguenze.
Quasi sempre la persona ”amorale” si erge a paladino di un processo mentale e
sociale liberatorio dai vincoli e dall’osservanza di leggi inutili ed ipocrite ;
ma , accade, spesso, che il suo desiderio
di libertà possa portarlo inevitabilmente alla mancanza di rispetto nei
confronti degli altri. Egli potrà giudicarlo anche necessario, perché quelle persone vengono
percepite come portatrici inconsapevoli ed involontarie di una sottile violenza
nei suoi confronti; ma, a volte, il puro soddisfacimento delle proprie pulsioni
non è di per sé corretto ed inevitabile .
Ognuno di noi potrà rifiutare qualunque ipocrisia
o dovere nato da uno schema di potere o da valori che non condivide; ma, alla
fine, il suo rapporto con gli altri dovrà pur fondarsi su di una reciprocità su
cui dovrà creare una nuova morale, con
la definizione di criteri di rispetto dell’altro e di valori condivisi .Quando,
invece, il soddisfacimento dei propri bisogni ed impulsi viene sempre prima di tutto , è difficile, per la stessa persona, distinguere i confini
fra l’amoralità e l’immoralità.
Quante volte abbiamo potuto osservare
questo atteggiamento attorno a noi ?!?
Specialmente accanto a
dichiarazioni di sedicente liberazione da regole definite fondate sull’ipocrisia?!?
Non so se il dolore di scoprire
questo atteggiamento nelle persone a lei più care divenne
talmente opprimente ed insopportabile da
indurre Eleanor Marx ad interrompere precocemente la sua vita !
Certo è che, comunque, il principio della “
verità” era stato sempre il criterio guida della sua vita , del suo impegno sociale
e della valorizzazione della donna; pertanto, scoprire che le persone che più amava
e di cui era disposta a tollerare anche l’amoralità , l’anticonformismo , il
disprezzo per regole ritenute inutilmente vincolanti , in realtà, tradivano la
sua fiducia con comportamenti incoerenti , irrispettosi della sensibilità
altrui e quindi in realtà profondamente “ immorali”, poteva produrre un dolore profondo.
La vita di Eleanor Marx( detta affettuosamente
Tussy) è stata ricca d’ impegno e di militanza all’interno
del movimento socialista internazionale .La sua preparazione culturale fu ampia
ed approfondita per essere stata sempre molto vicino al padre ed, in particolare, la sua biografa ufficiale
, Rachel Holmes, ha scritto che "l'intimità
infantile di Tussy con [Marx] mentre scrisse il primo volume del Capitale le ha
fornito un approfondito fondamento della storia economica, politica e sociale
britannica: Tussy e il Capitale crebbero insieme".
Si è interessata molto anche alla letteratura
ed al teatro ed è stata la prima a
tradurre in inglese “ Madame Bovary” di
Gustave Flaubert. Intorno agli anni del 1880 ritenne che anche l’attività artistica e teatrale
potesse essere utile alla propaganda e
conoscenza dei valori del “ femminismo
socialista” e nel 1886 eseguì una leggendaria interpretazione di “ Casa di Bambola” di henrik Ibsen a Londra, nella parte di Nora Helmer, insieme ad Aveling nel ruolo di Torvald Helmer e George Bernard
Shaw in quello di Krogstad.
Come può una donna di questo livello
restare talmente coinvolta in una storia d’amore appassionata con Edward Aveling da decidersi
di togliersi la vita?
Questa è probabilmente la
domanda e la questione principale trattata nel film Miss
Marx ( 2020) scritto e diretto da Susanna Nicchiarelli,
presentato in concorso alla 77° Mostra internazionale d’arte
cinematografica di Venezia
ed ormai presente nelle sale cinematografiche italiane.
La Nicchiarelli ritorna con una sua opera nelle sale cinematografiche
dopo averci regalato, in precedenza nel
2017, l’interessante film “Nico, 1988” ,incentrato
sugli ultimi anni della cantante Christa Päffgen, in arte “ Nico” . Con
questo film aveva partecipato alla 74 mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia
vincendo il premio come Miglior film nella
sezione Orizzonti. In seguito, ha ottenuto il David di Donatello . 2018 - per la Migliore sceneggiatura originale.
Nella realizzazione del film “ Miss Marx” è aiutata dall’ottima e sofferta
interpretazione del personaggio di Eleanor Marx da parte della brava attrice inglese Romola Garai. E’ interessante
anche la capacità della regista di inframezzare, all’interno della storia, immagini e filmati di momenti storici reali, come ad esempio
quello della “ Comune di Parigi” , o l’utilizzo dirompente dei brani musicali della colonna sonora eseguiti dal gruppo musicale torinese “Gatto
Ciliegia Contro il Grande Freddo” ,che ne è anche l’autore insieme alla
punk rock band americana dei “ Downtown Boys” .
Un film che non si limita alla presentazione
storica del personaggio di Eleanor Marx ma che, nelle intenzioni della regista, desidera toccare alcuni problemi e questioni sempre attuali all’interno dell’universo femminile: “ La storia di
Eleanor mi ha dato l’opportunità di esplorare temi incredibilmente
contemporanei in un contesto d’epoca, ma ho ritenuto necessario capovolgere i
clichés del dramma in costume. Ho cercato di sovvertire l’immagine dell’eroina
vittoriana e sostituirla con quella emblematica e moderna di una donna che
combatte sul fronte personale e pubblico. Credo che la storia di Eleanor
richieda di essere raccontata con delicata ironia: la sua vita sentimentale fu
assurda e tragica, i suoi guai condivisibili anche per le donne di oggi. Ma
questa storia richiede anche un profondo rispetto: le battaglie di Eleanor e
dei suoi compagni risultano più che mai attuali e urgenti, oggi come ieri.”