giovedì 16 dicembre 2021

È stata la mano di Dio

 


“Napule è mille culure” canta Pino Daniele nei titoli di coda dell’ultimo film di Paolo Sorrentino “ E’ stata la mano di Dio”. “Napule” è nel cuore di Sorrentino, nonostante nelle ultime scene il protagonista “Fabietto “ la lasci per andare a Roma a costruire il suo futuro di regista cinematografico, e le prime immagini che ci regala sono proprio di Napoli, del suo splendido mare e del Vesuvio in una serena giornata luminosa di sole. 

Sorrentino, in questo film,  ha il coraggio di raccontarci della sua età giovanile, della sua famiglia, delle persone che le vivevano attorno. Quella vita del giovane Fabietto, piena di belle certezze, improvvisamente messa in discussione da quello che è il principale elemento di discontinuità e di contraddizione della nostra vita: la morte. Solamente quando veniamo colpiti direttamente da questa esperienza, quando questa colpisce i nostri cari ,come nel suo caso dei suoi genitori, scopriamo improvvisamente  la complessità di quella realtà che credevamo semplice. La morte, che a prima vista contraddice la vita, ne è in realtà una parte essenziale .

Allo stesso modo Fabietto , distrutto dal dolore , comincia a capire che quello stesso dolore non potrà essere negato, ma farà per sempre parte della sua esistenza . Comincerà a comprendere che ogni aspetto della realtà che conosce non è così lineare e semplice come credeva , ma estremamente contraddittorio e complesso . Solo un puro caso , anzi la mano di Dio  o meglio  la sua passione per il gioco di Maradona nella squadra del Napoli lo hanno salvato dalla morte insieme ai suoi genitori.

A partire da quel momento , rimasto solo, Fabietto, dovrà imparare ad andare avanti. Comincerà così a confrontarsi  con chi gli è più vicino. Cercherà di capire meglio le persone della sua famiglia e gli amici che la circondano per cercare conforto e comprendere come andare avanti.

Comincerà in questo modo a vederli per quello che sono, con i loro limiti e contraddizioni.

L’universo di Fabietto ( Paolo Sorrentino) in quel triste momento  si delinea nei suoi ricordi e diventa il centro della sua rappresentazione cinematografica . Se, ad esempio , nella prima parte  I suoi genitori erano visti come divertenti e innamorati ,successivamente  la sorella gli rivelerà la relazione del padre con una collega d’ufficio e la presenza di un figlio illegittimo. Quella stessa sorella che, dopo la morte dei genitori,  apparirà per la prima volta nel film con  le sue sembianze mentre prima era stata descritta sempre chiusa in bagno a curare il proprio corpo. Il fratello Mario, che desiderava fare l’attore e aveva tentato di fare un provino per un film di Fellini,  viene adesso visto  come chiuso nella sua provvisorietà  priva di perseveranza e determinazione. 

Fabietto nella sua solitudine scoprirà l’aiuto di un amico occasionale che . nonostante faccia parte del mondo della delinquenza di Napoli , gli sarà vicino e gli farà scoprire la bellezza del mare e delle isole attorno a Napoli. Il mondo delle donne e del sesso  scorrono nel cuore di Fabietto con l’affetto per la zia Patrizia, considerata  da tutti una pazza  per i suoi comportamenti liberi e poco conformi alla morale, la giovane attrice Julia  e l’anziana baronessa Focale.  Sarà con l’anziana baronessa che Fabietto avrà il suo primo rapporto sessuale  e ne sarà contento, nonostante la grande differenza d’età.

In ultimo, Sorrentino ci parla di come cresceva nel suo cuore la passione per l'arte ed il cinema  che permettono di superare una realtà “scadente”, come dice il grande regista Fellini, ma ,mantenendo dentro di se dolore e contraddizioni e dicendo qualcosa ,come gli ricorda in una scena  il regista  napoletano Capuano di cui Fabietto ha grande stima.  

 Non a caso in conferenza stampa Sorrentino ha dichiarato: “Non si deve abdicare mai a un’idea di futuro, anche differente a quella che si aveva. Quando si è adolescenti uno può non vedere un domani diverso. Questo film invece vuole dire che il futuro c’è sempre. Anche se è invisibile“.

“È stata la mano di Dio” è stato presentato in concorso alla 78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, dove ha vinto il Leone d'argento - Gran premio della giuria. Il giovane protagonista Filippo Scotti, alla sua prima esperienza Cinematografica, ha ricevuto il premio Marcello Mastroianni. Il film è stato selezionato per rappresentare l'Italia agli Oscar 2022 nella sezione del miglior film internazionale. 

Sorrentino si è avvalso per la realizzazione di questo film di un ottimo cast di attori fra cui ricordiamo : Filippo Scotti( Fabietto Schisa), Toni Servillo( Saverio Schisa) Teresa Saponangelo( Maria Schisa) Luisa Ranieri( Patrizia) Betti Pedrazzi( Baronessa Focale) Massimiliano Gallo( Franco), Renato Carpentieri( Alfredo)Cristiana Dell'Anna( Sorella di Armando) Monica Nappo( Silvana),Enzo Decaro( San Gennaro).


mercoledì 8 dicembre 2021

CRY MACHO - Ritorno a casa

 



L’ultimo film di Clint Eastwood si basa sulla sceneggiatura intitolata “Macho” scritta agli inizi degli anni settanta da N. Richard Nash. Lo stesso la sottopose  alla  20th Century Fox  che tuttavia la rifiutò due volte. A quel punto Nash trasformò la sceneggiatura in un romanzo dal titolo Cry Macho che pubblicò nel corso del 1975 ricevendo delle critiche positive ed insistette fino alla sua morte , avvenuta  nel  2000 ,  per la sua realizzazione  senza tuttavia riuscire a concretizzarla. Negli anni successivi molti artisti si dimostrarono interessati al ruolo di protagonista della storia  ma bisognerà arrivare all’ottobre 2020  per l’annuncio di Clint Eastwood come regista, protagonista e produttore del film per la Warner Bros sulla  base della sceneggiatura originale di Nash, rivisitata da Nick Schenk.

La storia vede Clint Eastwood  nei panni di un anziano cowboy , allenatore di cavalli ed ex star di rodeo , che  essendo stato aiutato economicamente nei momenti difficili della sua vita , in particolar modo dopo la morte della moglie e del figlio a seguito di un incidente automobilistico, dal suo  capo e amico  Howard Polk,

decide di ricambiarlo aiutandolo a riportare in Texas  dal Messico  il figlio “ Rafo”. Questi vive  con la madre alcolizzata da cui Polk si è separato molti anni prima  e sembra essere  vittima di abusi e violenza.

“Mike “Milo ( Eastwood) decide pertanto di partire per il Messico e ,trovato “ Rafo”, lo convince a seguirlo nel Texas per ricongiungersi col padre. Ha inizio così la vera storia del film in cui attraverso la narrazione degli avvenimenti succeduti nel corso del viaggio di ritorno e l’analisi del rapporto fra il vecchio ed il nuovo potenziale cowboy si ha modo di riflettere sulla mentalità, sui valori e sulle loro scelte di vita .

Il mito dell’essere “ macho” che è stato la bandiera del vecchio “ Mike” e l’obiettivo  del giovane “ Rafo”  non viene distrutto ma ridimensionato ed in qualche modo s’impara a tener conto che la vita con le sue incertezze e delusioni  risulta più contradditoria che lineare e spesso  dobbiamo imparare  a superare l’atteggiamento “macho” per godere e rispettare quei rari momenti di serenità e di benevolenza gratuita che riusciamo a cogliere nei rapporti con gli altri.

E’ inevitabile nel corso della visione dell’opera  cinematografica tendere ad identificare il protagonista “Mike” Milo con l’anziano Clint Eastwood che abbiamo imparato ad apprezzare come giovane pistolero nei film di Sergio Leone, come ispettore Callaghan ed in seguito  come grande regista di ottimi film a cominciare da “ Gran Torino”. E’ inevitabile guardare con attenzione a come il grande vecchio si e ci proponga attraverso il suo personaggio  di vivere una vita fino in fondo aperta verso nuove esperienze  positive  ed in cui l’affettività verso gli altri , la natura ed il rispetto siano sempre occasioni di nuova vitalità e serenità.

Bella la canzone di Will Banister “ Find a New Home” che ci accompagna  all’inizio ed alla fine del film  ed altrettanto bella la colonna sonora  originale curata da Mike Mancina.

Oltre all’incredibile presenza scenica di Clint Eastwood non possiamo non citare la buona prova artistica degli altri principali protagonisti come Eduardo Minett( Rafael "Rafo" Polk) ,Natalia Traven ( Marta) e Dwight Yoakam( Howard Polk), Fernanda Urrejola ( Leta).