Quando Gabriella , interpretata
da una bravissima Matilda De Angelis, si rivolge a Giorgio ( Elio Germano) con la
frase : “L’importante é cambiare il
mondo ….. no..? O almeno provarci! “ , Sydney
Sibilia esprime con chiarezza il sentimento che ha guidato quei giovani nella
loro pazza impresa e che è poi il punto centrale del film. Non a caso era il 1°
maggio del 1968 quando la “ Esperanta Respubliko de la Insulo de la Rozoj “( nome in esperanto dell’isola delle rose)
dichiarò unilateralmente la propria indipendenza
, con Giorgio Rosa come "Presidente". Contemporaneamente tutta l’Europa
era attraversata dalla contestazione studentesca e proprio quel mese di maggio sarebbe rimasto
nella storia come “il maggio francese” , indicando i giorni della rivolta
studentesca in Francia.
Quell’atmosfera di sfida nei confronti delle regole e delle istituzioni in nome dell’immaginazione , della creatività ,
del perseguimento della piena libertà e della possibilità di essere felici erano
uno dei valori guida di quella generazione di giovani. Quegli stessi valori sono
il motore che guida il giovane ingegnere Giorgio Rosa a tentare di realizzare la sua impresa: la
creazione di un mondo nuovo, una piccola
isola al di fuori delle acque territoriali Italiane e quindi della sua
giurisdizione.
Un posto dove essere totalmente liberi di realizzare la vita che si
desidera anche se non si sa bene in cosa
consista.
Il fatto “ incredibile” è che il film “ L'incredibile storia de l'Isola delle Rose,diretto
da Sydney Sibilia è ispirato da una storia vera, quella dell’isola delle rose, la piattaforma artificiale
creata dall'ingegnere Giorgio Rosa al
largo di Rimini , divenuta micronazione il 1º maggio 1968 e
demolita dal Governo Italiano nel
febbraio del 1969 con un atto che potremmo definire di guerra . Nei titoli di
coda del film si rivela inoltre come il Consiglio d'Europa,
avesse rifiutato di pronunciarsi sulla questione
giudicandola un contenzioso ristretto a due entità sovrane, riconoscendo in
questo modo, seppure implicitamente, l’indipendenza dell'Isola delle Rose.
Sydney Sibilia, che ha curato la sceneggiatura del film insieme a Francesca Manieri (con cui ha collaborato
in precedenza in diversi film della serie “ Smetto quando voglio”), ci conduce
nella parte iniziale della storia con una gradevole leggerezza sottolineando la
creatività e la genialità del protagonista e contemporaneamente il suo relativo
disadattamento nei confronti di una vita secondo delle regole che spesso
considera superate ed inutili. Sarà successivamente l’importanza dell’impresa
realizzata a far prendere coscienza ai protagonisti ed agli spettatori della
necessità del confronto con le strutture istituzionali esistenti, che non
possono essere evitate o addirittura ignorate se si vuole “ cambiare il mondo”.
Alla leggerezza della fase iniziale del film fa dunque da contraltare l’emozione
e la tensione della parte finale sostenuta anche dall’utilizzo della grande
musica del brano di Barry McGuire “ Eve
of distruction” , una delle canzoni simbolo dei movimenti pacifisti degli anni sessanta /settanta. Bello anche
risentire, alla fine , il brano “ Sole spento” di Caterina Caselli .
Ottimo il cast del
film che vede la presenza di Elio Germano ( Giorgio Rosa) Matilda De Angelis(
Gabriella) Fabrizio Bentivoglio( On. Franco Restivo), Luca Zingaretti ( il
Presidente Giovanni Leone) e la partecipazione del grande attore francese François
Cluzet ( Jean Baptiste Toma , il presidente del Consiglio d’Europa).