mercoledì 16 dicembre 2020

L'incredibile storia de l'Isola delle Rose


 

Quando Gabriella , interpretata da una bravissima Matilda De Angelis, si rivolge a Giorgio ( Elio Germano) con la  frase : “L’importante é cambiare il mondo ….. no..?  O almeno provarci! “ , Sydney Sibilia esprime con chiarezza il sentimento che ha guidato quei giovani nella loro pazza impresa e che è poi il punto centrale del film. Non a caso era il 1° maggio del 1968 quando la “ Esperanta Respubliko de la Insulo de la Rozoj “( nome in esperanto dell’isola delle rose)  dichiarò unilateralmente la propria indipendenza , con Giorgio Rosa come "Presidente". Contemporaneamente tutta l’Europa era attraversata dalla contestazione studentesca  e proprio quel mese di maggio sarebbe rimasto nella storia come “il maggio francese” , indicando i giorni della rivolta studentesca in Francia.

 

Quell’atmosfera di sfida nei confronti delle regole  e delle istituzioni  in nome dell’immaginazione , della creatività , del perseguimento della piena libertà e della possibilità di essere felici erano uno dei valori guida di quella generazione di giovani. Quegli stessi valori sono il motore che guida il giovane ingegnere Giorgio Rosa  a tentare di realizzare la sua impresa: la creazione  di un mondo nuovo, una piccola isola al di fuori delle acque territoriali Italiane e quindi della sua giurisdizione.

Un posto dove essere totalmente liberi di realizzare la vita che si desidera anche se non  si sa bene in cosa consista.

Il fatto “ incredibile” è che il film “ L'incredibile storia de l'Isola delle Rose,diretto da Sydney Sibilia è ispirato da una storia vera, quella dell’isola delle rose,  la piattaforma artificiale creata dall'ingegnere Giorgio Rosa  al largo di Rimini , divenuta micronazione il 1º maggio 1968 e demolita  dal Governo Italiano nel febbraio del 1969 con un atto che potremmo definire di guerra . Nei titoli di coda  del film  si rivela inoltre come il Consiglio d'Europa,  avesse  rifiutato di pronunciarsi sulla questione giudicandola un contenzioso ristretto a due entità sovrane, riconoscendo in questo modo, seppure implicitamente, l’indipendenza dell'Isola delle Rose.

Sydney Sibilia,  che ha curato la sceneggiatura  del film insieme  a Francesca Manieri (con cui ha collaborato in precedenza in diversi film della serie “ Smetto quando voglio”), ci conduce nella parte iniziale della storia con una gradevole leggerezza sottolineando la creatività e la genialità del protagonista e contemporaneamente il suo relativo disadattamento nei confronti di una vita secondo delle regole che spesso considera superate ed inutili. Sarà successivamente l’importanza dell’impresa realizzata a far prendere coscienza ai protagonisti ed agli spettatori della necessità del confronto con le strutture istituzionali esistenti, che non possono essere evitate o addirittura ignorate se si vuole “ cambiare il mondo”. Alla leggerezza della fase iniziale del film fa dunque da contraltare l’emozione e la tensione della parte finale  sostenuta anche dall’utilizzo della grande musica del brano  di Barry McGuire “ Eve of distruction” , una delle canzoni simbolo dei movimenti pacifisti degli  anni sessanta /settanta. Bello anche risentire, alla fine , il brano “ Sole spento” di Caterina Caselli .

Ottimo il cast del film che vede la presenza di Elio Germano ( Giorgio Rosa) Matilda De Angelis( Gabriella) Fabrizio Bentivoglio( On. Franco Restivo), Luca Zingaretti ( il Presidente Giovanni Leone) e la partecipazione del grande attore francese François Cluzet ( Jean Baptiste Toma , il presidente del Consiglio d’Europa).

 


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