giovedì 30 giugno 2016

IL BURRONE




Quante volte ho camminato per quella strada
Quante volte ho guardato nel burrone
E le parole non servono a dire
Quello che c’è dentro.
Potrei dire  a voi che la cercate
Che lì è la vita
Ma non vi avrei detto niente.
Vi potrei dire che non c’è niente di quello che cercate
Ma non mi credereste.
Vi potrei dire che si, una cosa c’è,
E quello che c’è siete voi
Ma allora non vorreste guardarci
Ma è così,
Le parole non servono a dire
Cosa c’è lì nel buio
Se vi dicessi che non si vede il fondo
Non mi credereste.

lunedì 20 giugno 2016

VORREI





Vorrei saper donare un fiore ad un bimbo di Kandahar
Per spiegargli che può ricevere qualcosa di diverso da una bomba
Vorrei saper chiudere con un bacio la bocca della madonna algerina
Aperta in un muto urlo di dolore
Vorrei saper  cantare e suonare per dare gioia a chi mi ascolta
Vorrei saper giocare innocente come un bimbo
Vorrei saper raccontare le esperienze che giudico importanti
Vorrei saper  ascoltare le ragioni di chi mi parla
Vorrei saper combattere per  ciò che credo giusto
Vorrei saper colpire con forza il  ghigno del prepotente
Vorrei saper ridere  e scherzare leggero come l’aria
Vorrei saper asciugare le lacrime del dolore
Vorrei saper amare ed essere amato senza timore
Vorrei saper cogliere tutte le  possibilità
Vorrei saper riconoscere e osservare la bellezza
Vorrei saper volare trasportato dal vento
Vorrei saper nuotare nel mare più azzurro
Vorrei saper pregare  e credere in Dio
Vorrei saper essere una guida per te
Vorrei……Vorrei sapere chi sono.
Vorrei sapere chi sei.

UN GRANDE REGISTA DEI NOSTRI TEMPI – MARTIN SCORSESE














Scorsese nasce nel  Queeens , Borough di New York, il 17 novembre del  1942 . I  nonni , sia paterni che materni, erano immigrati italiani  originari, rispettivamente, di Polizzi Generosa e di Ciminna (entrambi comuni della provincia di Palermo) giunti negli Stati Uniti agli inizi del XX secolo.

Nel 1960 si iscrive al corso di cinematografia  della New York University dove dirige i suoi primi cortometraggi in 16 mm , tra cui "La grande rasatura", Il suo primo lungometraggio esce nel 1969 con il titolo definitivo " Chi sta bussando alla mia porta?". Il film è interpretato da  Harvey Keitel alla prima collaborazione col regista.
Agli inizi degli anni settanta lascia New York per Hollywood, ed entra nella factory di Roger Corman. Il primo lavoro che riceve una vasta distribuzione viene prodotto proprio dalla American International Pictures di R:Corman " America 1929-Sterminateli tutti ( 1072), con Barbara Hershey e David Carradine .

Trama del film :

Durante la Grande Depressione, un'orfana di nome Bertha Thompson incontra su un treno merci il sindacalista Big Bill Shelly di cui si innamora ma viene abbandonata subito dopo. Successivamente diviene complice di un baro e con il suo aiuto liberano Shelly dal carcere  e nsieme  a lui fanno una serie di rapine ai treni e in banca al fine di attaccare lo schiavista della grande ferrovia, sig. Sartoris, e uscire dalla crisi della grande Depressione. Le loro idee però possono mettere in pericolo la loro vita.



Questo tema  dell'illegalità  come strada  quasi giustificabile, per chi  subisce le conseguenze dell'ingiustizia sociale e di un sistema politico ed economico che non funziona, è ricorrente nella storia fino ai giorni nostri e spesso ha animato il ricorso alla violenza nella lotta politica e sociale .


Dopo aver girato America 1929  Scorsese  si dedicò alla realizzazione  di un film al quale pensava da oltre sei anni: Mean Streets – Domenica in chiesa, lunedi all’inferno-  Realizzato  con la stessa troupe del film precedente.
Scorsese riversò molte delle esperienze vissute da adolescente in questo suo film, attingendo a persone da lui conosciute per caratterizzare i protagonisti del film, prigionieri della Little Italy e incapaci a fuggire da quello che diventa sempre più un inferno in terra, sempre in bilico fra salvezza e peccato.
Tra le altre cose il film segnò l'inizio della prolifica collaborazione di Scorsese con Robert De Niro presentatogli da Brian De Palma. Protagonista del film è Harvey Keitel .


Tornato a  New York, Scorsese viene colpito da una sceneggiatura scritta da Paul Schrader dal titolo di  Taxi Driver (1976), un'immersione nella mente distorta di un reduce dal  Vietbam  che non riesce a reinserirsi nella società a causa degli orrori vissuti durante la guerra; Un giovane tassista  alle prese con la realtà quotidiana della sua città vissuta come una guerra: Realtà a cui ecide di reagire rispondendo con violenza alla violenza come un nuovo  giustiziere salvando così una giovane prostituta.
Nel ruolo del protagonista fu scelto Robert De Niro  alla sua prima grande interpretazione.
Il film vinse la Palma d’oro  al festival di Cannes del 1976 aggiudicandosi anche quattro nomination ai Premi Oscar,. Fu la definitiva affermazione di Scorsese come regista e di De Niro come attore protagonista.Fra gli interpetri anche Jodie Foster. ,Cybill Shepherd, Peter Boyle e Harvey Keitel





CONTINUA

mercoledì 15 giugno 2016

La Partigiana Agnese

“L’Agnese va a morire” è un romanzo scritto da Renata Viganò nel 1949 che descrive la partecipazione femminile alla lotta partigiana.
La protagonista è una lavandaia di mezz'età, di nome Agnese, che, dopo la morte del marito deportato, pur non essendosi mai interessata prima di politica, inizia a collaborare con i partigiani ssumendo il ruolo di staffetta.
E’ un libro intenso che consiglio di leggere soprattutto ai più giovani che hanno sentito parlare poco della Resistenza e dell’impegno personale di tante persone comuni.
La lettura del libro mi ha ispirato questo piccolo quadro ad inchiostro di china su foglio 30 x 25





venerdì 10 giugno 2016

Spaghetti al nero di seppia
















Questa ricetta, pur semplice, si presta a mille variazioni, sia personali sia in relazione al territorio d’appartenenza.
Quella che vi presento è la versione che mi ha insegnato il fratello di mia madre, zio Armando.
Vi assicuro che vi leccherete i baffi e già, al solo pensarci, mi viene voglia di mangiarne un bel piatto.
Il ricordo più bello della preparazione di questa pietanza è legato ad un mio soggiorno con la famiglia a Botricello,in Calabria.
Lungo la splendida ed ampia spiaggia di sabbia, i pescatori tiravano le reti e c’era la possibilità di acquistare direttamente da loro delle belle seppie con cui ho preparato dei magnifici piatti.

Ingredienti per quattro persone

1 kg di seppie nere
2 cipolle
1 peperoncino
750 g. di salsa di pomodoro o ,in alternativa, concentrato di pomodoro
un bicchierino di Cognac
spaghetti nella quantità che desiderate
sale q.b.

Per prima cosa, quando comprate e fate pulire le seppie,   fate mettere da parte, dal vostro rivenditore di fiducia, le sacche del nero.
Tagliate, quindi, a pezzetti le seppie e mettetele da parte.
Tritate finemente le cipolle e ponetele in un’ampia padella insieme all’olio ed al peperoncino sbriciolato.
 Fate imbiondire le cipolle sul fuoco e solo allora unite i pezzetti di seppia facendoli insaporire insieme . Sfumate a questo punto l’insieme con un bicchierino di Cognac e successivamente unite la salsa di pomodoro. Salate quanto basta, coprite la padella con un coperchio e continuate la cottura a fuoco lento aggiungendo eventualmente dell’acqua se il sugo stringe troppo.
In alternativa alla salsa di pomodoro sarebbe preferibile, come nella tradizione, utilizzare il concentrato di pomodoro aggiungendo dell’acqua quanto basta per continuare la cottura sempre a fuoco lento e coperta.
Dopo una buona mezz’ora, quando il sugo e le seppie vi sembreranno pronte, aggiungete le sacche del nero e mescolate in modo da romperle e colorare l’intero condimento.
Aggiungete quindi gli spaghetti già cotti e mescolate nella stessa padella insieme al condimento.
Quando i piatti saranno pronti a tavola, suggerisco ai commensali di rifinirli condendoli o con pecorino o ricotta salata grattugiata, secondo la vostra preferenza.
E’ uno spettacolo per gli occhi e per il gusto .
La forza del sapore consente, in questo caso, il condimento del formaggio sulla pasta, altrimenti non indicato in quasi tutti i primi piatti a base di pesce.

Annaffiate il tutto con un buon vino bianco siciliano . Non ve ne pentirete!



giovedì 9 giugno 2016

IL GABBIANO





Vola il gabbiano bianco e grigio
Vola maestoso sul mare
Vola sulla terra, vola nel cielo.

Affascinato dall’orizzonte e dal sole
Si ferma a volte ad aspettarti per
Seguire i sentieri del tuo cuore.

Gli sono compagne le note del canto
Che, con un lieve sussurro,
Fluiscono dalle tue labbra

Gli è fedele la luce dei tuoi occhi
In cui si specchia nelle ore più cupe

 Se la lotta e la paura lo hanno segnato,
lavalo nell’acqua fredda dell’oceano,
cura le sue ferite, stecca le sue ossa,
fa’ che non si stanchi di volare

Lo stormo si allontana e lo reclama
e volare in mezzo   è il suo destino.
Potrà allora raccontare
dei mondi lontani conosciuti
e di come si possa volare
da soli in alto controvento.
Così in alto da bruciarsi al sole!

Incaponendosi capriccioso
Nelle sue passioni, lo osserverai,
Ormai vecchio, sorridere sornione
Per il piacere di volare
Avvitandosi in cielo
Incurante della morte.