POESIE-L'AMORE

L'amore


L'amore di espande come una musica lieve che ti riscalda l'anima e non finisce mai.
Ti parla con lingue sconosciute che riesci a comprendere. Supera pregiudizi ed ostacoli, che credevi insormontabili,  per insegnarti a vivere. 
L'amore si culla di bellezza e con essa riconosce  la verità della sua ricerca.
L'amore si espande oltre la tua persona e t'insegna a regalare quello che possiedi , quello che comprendi , quello che ami ,come in un'eterna staffetta da correre insieme .  
L'amore non s'accontenta mai di quello che sei, ma t'invita ad andare lontano, oltre l'orizzonte , per cercare la vita  e per donarla  a chi amerai più di te stesso.

L'amore si espande oltre la morte, verso l'eternità che ricerchiamo .


Vorrei insegnarti



Vorrei insegnarti a seguire dolcemente 
La  brezza che si alza dal mare
E con le mani  sapienti  sciogliere i nodi
e modellare la creta mentre sorridi soddisfatta della tua fatica

Mi piacerebbe che mantenessi il tuo sorriso
E quel sussulto argentino irrefrenabile della tua risata
Che ho imparato ad amare sin da quando
Bimba mi hai sorpreso incredulo  a guardarti

Sentirai su di te il respiro affannoso del male
Sfiorarti  come una scorza ruvida e fredda       
Ma spero che riuscirai a sfuggirlo.
A volte scappando e  a volte  ringhiando

Ti vedo già avvolta dai raggi di una mattina di sole
Mentre  ricevi le carezze del tuo compagno
E interri la  prima pianta nel giardino della tua casa

Ti terrò la mano se lo vuoi
e mi racconterai le tue storie ,
mi dirai dei tuoi sogni
e piangerai  per i tuoi problemi .



Roma,  luglio 2007



La stanza







Questa stanza! Il suo profumo!
Il ricordo di una voce dolce
E di una voce aspra, indifferente , stanca.
Quanto pianto hanno sentito  queste pareti a fiori
Fiori… rosa e neri…..sullo sfondo bianco.
Quante volte quella porta mi chiudeva al mondo
E mi faceva restare solo con la tua voce.
Quante volte la notte ci ha sorpresi assieme,
paurosi che qualcuno ci scoprisse.
Quante volte questa stanza ci ha visti
Muti, restare senza aver niente da dire,
senza aver più la forza di parlare,
con un odio in noi che nasceva dall’amore,
un amore che non è stato mai amato,
un amore che ha vissuto perché doveva esistere,
perché era in noi e non potevamo scacciarlo.
Questa stanza mi vede ancora
Mentre voglio continuare questa
Inutile, crudele, triste, assurda
Stupida storia, fatta forse solo per noi due

In questa stanza che è nostra.


Sogno d'amore


Il suono vellutato della tromba
risuona tenue nella notte
Punteggiata dalle stelle e dalle   luci
delle case semiaddormentate


Note sospese nell’anima, 
Carezze  di eternità
culla di sogni  struggenti
d’amore e di solitudine

 Ti chiederò di sposarmi
Perché sei l’unica che amo
Con tutta la mia carne



Serenata d’amore e di passione
Per chi è già mia sposa  nel cuore
Ma  non conosce il mio amore

 Ti chiederò di sposarmi
Madre delle mie figlie
Che ormai zitella invecchi  con i Tuoi

Sogno d’amore e d’inquietudine,
Paura di non averti mai avuta
E di non averti mai  incontrata

Ti chiederò di guardarmi,
Noi che siamo sposati da tanti anni,
Per ricordarti che ti amo,  per dirti che ti amo

Vellutato e perfetto è il suono della tromba nella notte
Mentre la luce si spegne nella casa addormentata.





Autunno

 Autunno, foglie cadenti 
Foglie macchiate  da un rosso che

Testimonia la loro morte

Un fremito che si sparge nell’aria e nelle cose

Un canto rauco che esce dalle gole.

Cammini ,cammini, cammini.

I tuoi passi ingoiano le strade,

Calpestano le foglie e le distruggono.

Autunno, autunno,

nostalgia di un passato perduto,

lamento, tristezza, dolce malinconia,

Solitudine che ti avvolge e ti avvince

Mentre il tuo grido si unisce  alle foglie cadenti,

alle raffiche del vento e si perde nell’aria

per raggiungere un innamorato che

cammina da solo per le strade.


Catania 1966

Di me.. di Te..




  Vorrei raccontarti di me

 A te che mi ascolti per la prima volta

 O che mi hai pensato sempre  come il tuo punto di riferimento.

 Vorrei parlarti dei miei sogni

 Che sono uguali ai tuoi.

 Erano giovani fiori solo ieri e adesso

 sono i tuoi che sbocciano in primavera

  belli come i miei

Impossibili all'orizzonte

 eppure tanto caldi , luminosi e belli da riscaldarti il cuore.

 Ho passato la vita a capire cosa sognavo

 E ti chiederai ancora tu le stesse cose.

 Saranno mille i frammenti di luce

E tanti i baci che darai  con tutto il tuo corpo e la tua anima.

Ti innamorerai di tante di quelle cose e persone

 che non pensavi il tuo cuore potesse contenerle.

 Ti chiederai sempre cosa fare

 Cosa dire.

 Potrai offrire solo te stesso/a

 Splendido miracolo

 Per chi vorrà mangiarne la polpa e berne il succo.




Come in un cerchio


Chissà se il tempo riuscirà a fermarci
Rendendoci  disposti ad ascoltare.
Chissà se potrò rivederti ancora
Dopo tutti questi anni.
Mi piacerebbe sapere
cosa resta di me dentro il tuo cuore
E come è stato il tempo che è passato.
Abbiamo vissuto la gioventù 
come un fuoco da consumare
e noi tutti  eravamo legna da ardere
…l’uno per l’altro.
E poi.,…. c’era il profumo della primavera
quando ti baciavo e l’amore brillava sul tuo viso .
Le risate argentine risuonavano sotto le stelle,
nelle sere d’agosto in riva al mare,
ed io cantavo e suonavo per farti innamorare.
Oltre l’orizzonte, fra le flebili luci del golfo,
cercavamo il nostro avvenire
 e, come in un cerchio  infinito,
 ci ritroviamo adesso ad osservare
 il nostro passato che si perde in lontananza.
Ciao amoreCiao !




DICHIARAZIONE


Perché piangi? Perché tremi?
Non sai che anch’io sono come te?
Credi che sia forte?
Che non sappia che farmene di te?
Guarda la mia mano……
Da sola trema……. Stringila!
Anch’io sono solo come te.
Non parlare… guardami…
Ascolta… senti? Senti quelle parole?
Parlano di cose amare,
Di frontiere fra gli uomini,
d’infelicità, di bisogno d’amore.
I tuoi occhi sono pieni di lacrime!
Il tuo viso è bagnato!
Lascia che le mie labbra lo asciughino
Lascia che io trovi la vita in te
Frontiere! Frontiere dappertutto!
Non tra noi…. Amiamoci

Catania 1967

I TUOI OCCHI



















E guardo i  tuoi occhi
Che racchiudono la luce del mondo.

Ridono divertiti  e curiosi,

Avidi  della vita che ti attende

Ora , si offuscano  indispettiti d’ingiustizia

e subito eccoli di nuovo dolci d’amore.



IL MIO AMORE


Voglio dirti che i tuoi occhi
Ignorati da chi non crede
La tua vita senza clamori
Sono il mio segreto pudore


In certi momenti, io ti amo!

In certi momenti,io ti amo!
E vorrei averti per me … sempre.
Ti vedo passare fra la gente
E vedo i tuoi occhi sorridere.
In certi momenti,
sei bella come nessun’altra lo può essere per me,
Forse…… perché ti amo.
Sei così bella  che, certe volte,  impazzisco per te.
In certi momenti,
so che ti farei felice se  solo tu mi cercassi.
Vedi……, in certi momenti,
capisco che senza di te  io non sono più niente.
In certi momenti,
sento che tu sei la mia donna.
Quando sei con me, vorrei confidarti tutto.
Ti parlerei di quando la notte appari nei miei sogni,
Ti parlerei di come io stesso
Non ho valore se tu non mi ami,
Ti parlerei di come in ogni cosa io veda te.
In certi momenti,  io ti amo!



La principessa ed il rospo


Le dita scorrono veloci sui tasti
Come carezze  sul tuo corpo
Ed i tuoi occhi brillano come gemme
Di un tesoro antico
Rubate da mille pirati  e nascoste
fra la sabbia della mia isola.

Danzi al suono dei bassi e delle note
Che  fremono nei tuoi fianchi
Abbandonandoti nella notte
alle mie braccia che ti cingono
Nel ballo.

Le tue labbra  calde e morbide
Si schiudono  sensuali in  un lungo bacio
Ed il rospo che ti aspettava
Si scioglie nel miele della tua carne
Saporosa di principessa  .







 La violetta





Ora andrò via.
Lontano, dove tu non possa vedermi.
Non vedrò più i tuoi occhi azzurri così dolci,
Il tuo sorriso così caldo,
Le tue labbra rosa pallido,
Il tuo viso che tante volte  ho sognato di baciare
Quando,sudato dopo una corsa,mi guardava sorridente.

Il tuo sorriso !… Perderò il tuo sorriso!
Perderò il tuo sguardo sbarazzino
Che mi seguiva mentre ti parlavo.

Li ho tutti in me, stasera, questi ricordi.
Stasera che ho deciso di andare via.

La tua mano che carezzava la mia,
La tua carne morbida,
I tuoi occhi pieni di lacrime, quella sera,
quando, seduta accanto a me,
mi guardavi ed io sentivo di amarti.
Quella sera, quando i miei occhi
Non riuscivano a staccarsi dai tuoi
Che lacrimavano.

Andare così… lontano….
Lontano da te che vorrei vicina
Sperando  di voltarmi  e vederti,
Nel tuo abito azzurro, corrermi incontro
Con quel caro sorriso e  dirmi che mi ami.

Ma tu non ci sei ed io cammino
Solo per la strada e sento nella mano
Un fiore, una piccola viola appassita.
Una viola che forse ci avrebbe uniti
Ma che è appassita.
Andrò via perché tu non sappia tutto questo,
perché tu non sappia che ti amo,
perché tu non mi ami.



PER TE














E ritorno sui passi dell’amore,
Come una leggera brezza sul mare
In un pomeriggio caldo d’inverno.
Nel silenzio e nella pace
Di un’aria improvvisamente tersa e luminosa.
Insieme ancora…rischiarati dall’arcobaleno
che abbiamo visto, improvviso  sull’uscio di casa,
tingere di mille colori il cielo del mattino
dopo una notte intera di pioggia.
Ti accarezzerò leggero
Per non  disturbare il tuo  riposo
E guarderò  di nascosto il tuo amore,
mio segreto pudore.
Sentirò il calore  delle tue mani 
E la morbidezza delle tue labbra
E seguirò  i tuoi pensieri
Che mi portano a casa.
Veglierò  su di te e su di me
E sui nostri figli………….
Su quello che amiamo e in cui crediamo
Con tutta la forza della mia debolezza
Come una vela leggera gonfiata
Dal vento  nell’azzurro del mare,
Nel blu del cielo di una giornata di sole.


QUANDO


Quando la incontrai per la prima volta,
La sua gaiezza portò via
Da me la malinconia.
Mi prese per mano e i suoi sorrisi
Scalfivano nel marmo  la mia immagine.

Quando la vidi poi dopo un anno
I suoi occhi erano tristi ed io non
Riuscivo più a farla sorridere.
Mi raccontò di lui che amava
Ed io rimasi zitto accanto a lei.

Quando poi passarono dei mesi
Diventò come una bambina
Rideva e scherzava ma la sua gioia
Era svanita.

Ed io cerco, cerco la sua gaiezza
Perché ora è lei che la malinconia
Uccide ed io non so restare  così
A vederla morire.



RAGAZZI













 Cantano insieme una vecchia canzone
Complici  e amici d’amore e di pene

E lui le parla!… Le parla !… Le parla
Di tutto quello di cui ti parlavo.
E Lei lo ascolta !… Lo ascolta!…. Lo ascolta
Persa negli occhi della sua gioventù.

Sono ….ragazzi! .Bellissimi fiori
sbocciati  nel tempo dei teneri ardori.


Roma 18/10/2003

SILENZIO





Silenzio!
Non svegliare i fiori che stanno dormendo!
Perché i fiori ( le persone che ami) soffrirebbero per il tuo dolore e potrebbero morirne!
Silenzio!
Perché tu possa dimenticare il tuo dolore amandoli e, prendendoti cura di loro, gioire dentro il tuo cuore!
Silenzio!
Perché l’amore è il più grande dono che ci è stato dato , per accarezzare il buio.
     

        Roma, 29/10/2014













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