Il bambino non era riuscito ad addormentarsi e
quell’improvviso silenzio lo incuriosì. Provò a sbirciare fuori dalla finestra
socchiusa e restò sbalordito dalla limpidezza del cielo e dal chiarore magico
della luna. Fu irresistibilmente attratto da quell’atmosfera surreale e
,facendo attenzione a non far rumore ed a non svegliare i genitori, aprì
l’uscio di casa e si ritrovò fuori, libero e felice.
Il cielo era di un colore nero reso brillante dalle
innumerevoli stelle che s’inseguivano l’un l’altra a perdita d’occhio, mentre
la luce di una splendida luna piena illuminava tutto intorno.
Si diresse verso il mare dove la luce si rifletteva sulle
onde in uno splendore argenteo che non si può immaginare se non si è
visto con i propri occhi, guardando le coste di uno dei paesi che si
affacciano nel Mediterraneo.
Ebbe voglia di camminare sulla spiaggia, guardando la
luna alta nel cielo e beandosi dei riflessi di luce che brillavano sul mare,
quando, ad un tratto, la sua attenzione fu richiamata da un movimento davanti a
se, sulla sabbia.
Fece quasi un balzo all’indietro quando quella piccola
cosa che si muoveva davanti a lui, e che scoprì essere un pesciolino
d’argento, lo apostrofò dicendo:
- Oh!
Piccolo uomo aiutami! Aiutami per favore! Se non mi butti subito in acqua non
riuscirò a vivere! Aiutami ti prego!
- Che
devo fare ?- dimmelo- rispose il bambino
- Prendimi
in mano e buttami in acqua, ti prego! Sto soffocando!
Il bambino non esitò più. Pur temendo di fargli male,
prendendolo in mano, raccolse il pesciolino dalla sabbia e lo lanciò in mare.
Dopo un attimo, il pesciolino d’argento riemerse dalle
acque, brillando sotto la luce della luna e, rivolgendosi al bambino, gli
disse:
- Oh!
Grazie, piccolo uomo! Mi hai salvato la vita e ti sarò per sempre riconoscente!
- Come
hai fatto a finire sulla sabbia ?– gli chiese il bambino
- E’
stata la forza delle onde a trascinarmi e ,quando l’ultima onda mi ha spinto
forte sulla sabbia, il riflusso non è stato sufficiente a riportarmi in mare.
Così sono rimasto lì a soffocare. Se non fossi passato tu, sarei morto.
- Allora
sono contento di essere passato. Siamo amici quindi?-disse il bambino
sorridendo-
- Certo-
rispose il pesciolino d’argento- saremo amici per sempre e per suggellare la
nostra amicizia mi potrai chiedere due regali. Due cose che desideri più d’ogni
altra ed io ti esaudirò.
- E’
bellissimo- rispose il bambino- posso veramente?
- Certo!
Dimmi cosa desideri e sarà fatto immediatamente.
- C’è
una cosa che vorrei- disse il bambino – vedo i miei genitori sempre preoccupati
di trovare i soldi per andare avanti. Lavorano tutto il giorno e non si
lamentano mai; ma, spesso la pesca non va bene ed i soldi non bastano. Allora,
qualche volta, mio padre va a letto prima di cena e dice che non ha fame; ma,
io so che è perché il cibo non basta per tutti e lo lascia per me e la
mamma. Io vorrei aiutarli! Vorrei che potessero vivere e lavorare senza
la paura del domani. Vorrei che potessero stare senza la preoccupazione
di non avere quello che è necessario per me. Vorrei che la nostra casa
fosse bella e non cadesse a pezzi! Mi puoi aiutare tu, pesciolino d’argento?
- Sì
piccolo uomo. Io posso aiutarti. In nome della nostra amicizia, ti dico
che puoi tornare a casa e tutto quello che mi hai chiesto è diventato
realtà. I tuoi genitori non avranno più preoccupazioni per il futuro e troverai
la tua casa rimessa a nuovo e tinteggiata di fresco.
Ma hai ancora un desiderio da esprimere. Che cosa
desideri?
- Per
adesso mi interessa solo vedere la casa nuova ed i miei genitori.-rispose il
bambino-
- Scappo
via subito! Ma come faccio a rivederti?
- Basta
che aspetti una sera di luna piena e vieni in spiaggia. Se mi
chiami verrò a risponderti- e dopo aver detto questo si tuffò fra le onde
lasciando solo il bambino nella spiaggia.
A quel punto il bambino, ancora incredulo, di tutto
quanto era avvenuto, non stava più nella pelle e non vedeva l’ora di
tornare a casa. Si mosse di corsa ed in un baleno arrivò.
Quale fu la sua sorpresa nel vedere la sua casetta tutta
rimessa a nuovo e tinteggiata di fresco, con i suoi genitori ad aspettarlo
sull’uscio.