lunedì 26 aprile 2021

“UN ALTRO GIRO ( DRUK)”-

 



Martin e i suoi amici Tommy, Nicolaj e Peter, tutti insegnanti nello stesso istituto, vivono un  momento difficile della loro esistenza . Sono nell’età di mezzo, quella in cui non si è più giovani ma neanche anziani , gli impegni di lavoro e di vita sono tanti ma in molti casi si è perso l’entusiasmo  e la voglia di fare le cose . Non ci si sente più apprezzati e compresi sia in famiglia che sul lavoro e si finisce per assumere dei comportamenti che di fatto avvalorano i giudizi negativi di cui si è oggetto.

Nel corso di un incontro serale questi amici ragionano insieme sulla teoria del norvegese Finn Skårderud che afferma la necessità di  bere regolarmente ogni giorno, per supplire alla carenza di alcol che l'uomo si porta fin dalla nascita. Da quel momento i quattro amici provano a verificare questa teoria bevendo una modesta quota di alcool regolarmente e ottenendo un miglioramento generale del proprio comportamento e delle relazioni sociali. Successivamente i loro comportamenti perdono di linearità e si differenziano. C’è chi propone di aumentare la dose di alcool per osservarne le conseguenze , chi cerca di limitarsi, chi si trova ad eccedere  compromettendo il proprio ruolo sociale.

Nel film “ Un altro giro (Druk) diretto da Thomas Vinterberg si tocca costantemente il tema del bere , dell’alcool e del suo possibile abuso evitando tuttavia la sua demonizzazione per rivendicare invece la possibilità di usufruire di questo piacere in maniera consapevole , sapendo gestirne anche l’eventuale abuso in una chiave  di libertà personale e di assunzione di responsabilità delle proprie scelte.

Vinterberg  ci mostra nel film come la gestione dell’insicurezza e dell’ansia siano un aspetto costante della vita così come il desiderio del piacere, della libertà, delle scelte esistenziali  e dei valori che ci permettono di superare la disperazione. Viene inoltre manifestamente espresso un  richiamo culturale al pensiero del grande filosofo danese Kierkegaard ed al suo esistenzialismo.

Allo stesso tempo l’aspetto che il film mi sembra sottolineare è quello della fondamentale importanza del senso dell’amicizia fra le persone , il sostegno nei confronti di chi è momentaneamente in difficoltà o si trova in una situazione di stallo a causa della propria insicurezza ed ansia .Vi è un invito a viverla senza paura  e con fiducia nella possibilità di superarla anche aiutandosi o facendosi aiutare.

Le scene più belle del film sono infatti forse quelle dell’affetto e della stima che le persone che hanno ricevuto il sostegno nella situazione di difficoltà dimostrano verso chi è stato loro vicino e insieme a queste anche quelle in cui si descrive la forza liberatoria  della gioia di chi si lascia andare alla bellezza della vita   buttando alle spalle timori,  ansie  ed insicurezza.

Notevole è a questo proposito l’interpretazione di Mads Mikkelsen nel ruolo del protagonista Martin che riesce a dare al suo personaggio   credibilità al travaglio che lo affligge  liberandosi poi stupendamente in una frenetica scena di ballo.

Another Round ( Druk)  ha avuto un elevato gradimento di critica e di pubblico ed ha ricevuto l' Oscar 2021  per il miglior  film in lingua straniera


 


domenica 25 aprile 2021

The Father - Nulla è come sembra


 

Non è facile parlare in genere della vecchiaia e diventa senz’altro ancora più doloroso quando a questa è associata la malattia mentale,  sia nella forma della  demenza senile , dell’Alzheimer  o altro.

Florian Zeller  , al suo esordio nella regia  , aveva affrontato l’argomento  nella sua pièce teatrale  “ Il padre”(2012) di cui il film “ The Father – Nulla è come sembra” è l’adattamento cinematografico. Stupendamente interpretato da un grande Anthony Hopkins , che ha ricevuto la candidatura agli Oscar 2021 , per il miglior attore, il film descrive  le varie fasi della storia raccontata, guardandole con gli occhi dell’anziano protagonista.

 Insieme a lui resteremo sorpresi, ogni volta,  per un susseguirsi degli avvenimenti a prima vista incomprensibile, secondo quanto è presente nella nostra memoria malata. In realtà, si alternano nella mente ed assumono una veste di realtà momenti attuali e fasi di vita precedente,  senza che riusciamo immediatamente a collegarli. L’effetto principale che si crea  nell’animo dell’anziano malato è una sensazione di smarrimento , di abbandono e di caducità che riusciamo a vivere insieme a lui grazie alla scelta  artistica di Zeller di descrivere la realtà guardandola con i suoi occhi.

La gestione della vecchiaia è senz’altro un problema all’interno della nostra società. Le distanze, i continui cambiamenti ,la mobilità per impegni lavorativi  ed in generale per lo svolgimento della propria vita ha ridotto la dimensione delle  famiglie a  dei nuclei sempre più piccoli se non addirittura inesistenti, con una larga diffusione delle  persone che vivono da sole. Fino a quando la coppia, pur anziana, rimane in essere ,anche se coadiuvata da una domestica, mantiene in qualche modo   le proprie abitudini di vita.

Gli anziani non convivono quasi mai con i loro figli e nipoti, come avveniva fino alla prima età del Novecento;  ma, se possibile, assistiti da una badante o ricoverati in una casa di riposo.  Anche quando sono  in  discrete condizioni di salute,  questa situazione  degenera facilmente verso un senso di emarginazione e di progressivo isolamento. Se poi, come nel film, la salute mentale è compromessa , il dolore di vivere diventa sempre più terribile e riesce ad essere sopportabile   solo grazie all’amore di chi sta loro vicino,  siano essi dei congiunti, dei parenti o del personale che presta loro assistenza in casa o in strutture dedicate.

Questo film ha il pregio di ricordare la presenza di queste situazioni al grande pubblico, facendo allo stesso modo comprendere che le stesse sono molto meno rare o particolari di quanto si possa pensare.

 In qualche modo ci riguardano tutti.

I protagonisti  del film sono il vecchio Anthony ( The Father) che ha lo stesso nome dell’attore che lo interpreta e la figlia Anne  ( Olivia Colman, che ha ricevuto la candidatura agli Oscar 2021 come migliore attrice non protagonista) .

“The Father– Nulla è come sembra”  è in corsa agli Oscar 2021  anche come miglior film, per la migliore sceneggiatura non originale  a Florian Zeller e Christopher Hampton , per il miglior montaggio  a Giorgos Lamprinos e per la migliore scenografia  a Peter Francis e Cathy Featherstone. 

 

 

lunedì 12 aprile 2021

UNA DONNA PROMETTENTE ( Promising young woman)


 

Felice esordio nella regia cinematografica da parte dell'attrice, sceneggiatrice e regista britannica Emerald Fennel, che a soli 35 anni,  con il film " Una donna promettente "     ( Promising Young Woman), ottiene la candidatura all'Oscar 2021  per la migliore regia e la migliore sceneggiatura originale.

Emerald Lilly Fennell è nota soprattutto per aver co-scritto la serie Killing Eve e per aver interpretato Camilla Parker-Bowles nella quarta stagione di The Crown ed oggi è la prima regista britannica a ricevere la candidatura  all'Oscar per la miglior regia.

" Una donna promettente" è sicuramente fra i più interessanti prodotti cinematografici della stagione e figura anche tra le candidature per il miglior film , per il miglior montaggio a Frédéric Thoraval e per la migliore attrice a Carey Mulligan.

La Fennel è riuscita con questo film a presentarci la storia di una prevaricazione sulla donna senza richiedere comprensione o pietà, ma rivendicando una sana  rabbia nei confronti della  trascuratezza, della sottovalutazione ,della sostanziale complicità con cui queste situazioni e questi fatti sono affrontati dai diversi attori sociali coinvolti o chiamati a giudicare  la questione.

 In questo è molto incisiva ed essenziale la prova d'attrice di Carey Mulligan che riesce a dare dignità e forza al suo personaggio senza rinunciare a mostrarne i dubbi , le incertezze,  gli eccessi, la cattiveria, il normale bisogno d'amore e di rispetto. Un'interpretazione che correttamente le fa meritare la candidatura all'Oscar come migliore attrice protagonista.

La storia si sviluppa attorno alle scelte di vita della  protagonista,  facendoci man mano scoprire come sono state inevitabilmente condizionate dalla sostanziale inerzia e auto indulgenza delle persone e delle istituzioni nei confronti della violenza subita  dalla sua amica Nina e lasciandoci nell'animo un senso di disgusto e di forte indignazione.

Il punto di vista femminile si dispiega con forza , tagliente come una lama affilata, nel corso del film , costringendoci per lo meno a riflettere  sulle responsabilità di tutti nei confronti di episodi di tal genere.