sabato 28 gennaio 2023

La signora Harris va a Parigi

 



Coltivare i propri sogni e cercare di realizzarli è la molla della vita , quella speranza positiva che  ti può rendere felice.

Questo forte messaggio presente nel film   ci viene presentato con semplicità e naturalezza quasi attraverso la realizzazione di una semplice favola moderna in cui la signora Harris fa da protagonista,  accarezzando con i suoi modi gentili, ma allo stesso tempo mai rassegnati o accomodanti, le persone e gli avvenimenti che la circondano.

Tratto dall’omonimo romanzo  del 1958 di Paul Gallico  , il  film  “ La signora Harris va a Parigi” è la sua seconda trasposizione cinematografica,  dopo quella televisiva del 1992 dal titolo “ In volo per un sogno” con protagonista Angela Lansbury.

IL ruolo della signora Harris  viene invece qui interpretato da una stupenda Lesley Manville  che per la sua recitazione  ha ottenuto  la candidatura come  migliore attrice in un film commedia o musicale  ai Golden Globe 2023.

Siamo negli anni ’50, a Londra, ed  Il sogno della cara signora Harris,  che conduce una vita semplice lavorando come donna delle pulizie , è quella di poter acquistare ed indossare un abito di Christian Dior, bello come quello che ha visto nella casa di una delle sue datrici di lavoro.

La signora Harris ha perso il marito in guerra, conduce una vita fatta di lavoro  e di poche amicizie, ma ha sempre  uno sguardo benevole ed una cara attenzione verso le persone che incontra.

Questo sentimento la guiderà  anche nel suo viaggio  a Parigi verso il raggiungimento del suo sogno e le permetterà di interagire con persone che non avrebbe mai pensato  di conoscere  e che aiuterà in maniera importante.

Come in una favola moderna, il suo sogno e la sua gentilezza saranno quasi un tocco magico che farà volare in alto il film , la sua storia e quella dei suoi protagonisti, lasciandoci con un inevitabile sorriso.

Insieme alla brava Lesley  Manville, desidero sottolineare la bella prova anche di Isabelle Huppert nel ruolo  di Claudine Colbert ( della casa Dior), Jason  Isaacs  ( Archie), Lambert Wilson ( il Marchese de Chassagne), la bella e brava  Alba Baptista ( la modella Natasha), Lucas Bravo ( André Fauvel) ed Ellen Thomas ( l’amica Violet). Gradevolissime le musiche  curate da Rael Jones e molto belli i costumi curati da Jenny Beavan che per il suo lavoro ha ottenuto la candidatura all’Oscar 2023.

 

 


giovedì 19 gennaio 2023

LIVING

 


“Da teenager ho sempre sognato una versione di Ikiru ambientata nell’Inghilterra che ho conosciuto da bambino, quando mi sono trasferito a Londra. Sono un fan dei film britannici di quel periodo. Pensavo sarebbe stata un’idea straordinaria: un vecchio signore britannico con la bombetta insieme alla sceneggiatura di Kurosawa. È stato un sogno trovare persone che hanno voluto realizzarlo. All’inizio non volevo scrivere la sceneggiatura perché sono un romanziere, ma mi è stato proposto di farlo e sono orgoglioso di far parte di questo film”. Con queste parole Kazuo Ishiguro ( premio Nobel per la letteratura 2017) ci spiega in modo semplice ma efficace il processo personale ed artistico che l’ha portato alla realizzazione della sceneggiatura del  film “ Living”  remake del film Vivere (Ikiru del 1952) del maestro del cinema giapponese Akiro Kurosawa ispirato alla novella di Lev Tolstoj “ La morte di Ivan Il’ic”.

Diretto dal regista sudafricano Oliver Hermanus il film inizia utilizzando un tipo d’inquadratura, con degli effetti fotografici, scenici e delle musiche che ci riportano immediatamente all’Inghilterra dei primi anni cinquanta, attirando la nostra attenzione con la presentazione dei tanti uomini che in vestito scuro , bombetta ed ombrello si dirigono con un treno locale a vapore verso l’ufficio di lavoro dove trascorreranno la giornata.

A dirigere uno degli uffici della complessa burocrazia inglese è Mr. Williams,  interpretato da un ottimo Bill Nighy che ha ricevuto per la sua recitazione la nomination come miglior attore protagonista al  Golden Globe 2023.

Le regole formali di relazione  fra le persone  e gestione delle pratiche della burocrazia inglese sembrano molto simili a quelle presenti negli analoghi uffici nipponici descritti nel film di Kurosawa, ma l’aspetto interessante,  presente nel film diretto da Hermanus ,è lo sguardo con cui questo mondo viene osservato dai più giovani. Principalmente dal neoassunto Peter Wakeling (interpretato da Alex Sharp)  e dalla sua collega Aimee Lou Wood( interpretata da Margaret Harris) che ad un certo punto lascerà l’ufficio cambiando lavoro ma sarà la persona più vicina a Mr. Williams nella parte finale della sua vita  e quella con cui lo stesso si confiderà. Questi giovani saranno quelli che più di tutti comprenderanno il messaggio che Mr. Williams lascerà a tutti con il suo comportamento negli ultimi momenti della sua vita.

Messo davanti alla coscienza della prossima morte,  Mr. Williams non accetterà più di vivere secondo una ligia regolarità priva di emozione , di coinvolgimento e di contenuti . Egli dedicherà le sue forze per realizzare un progetto  utile ai bambini di un quartiere di periferia  e finalmente sentirà di vivere intensamente i suoi ultimi momenti di vita.

Appassionarsi al proprio lavoro , mettere se stesso, le proprie competenze e qualità in esso per aiutare gli altri con cui ti relazioni è il messaggio profondo che Mr. Williams, Kurosawa ed il film Living danno a tutti gli spettatori.

Stupenda la scena in cui Mr. Williams saluta in qualche modo il mondo e la sua vita cullandosi nell’altalena del piccolo campo giochi, di cui ha permesso la realizzazione, di notte mentre la neve cade lentamente .

La visione è accompagnata  gradevolmente dall’atmosfera creata dalle musiche  della colonna sonora curate da  Emilie Levienaise-Farrouch.