Il film costituisce l’adattamento
cinematografico del racconto omonimo di Haruki Murakami, contenuto nella
raccolta di sette racconti “Uomini senza donne “ (2014) . Le storie hanno
un unico filo conduttore: l'amore (spesso non ricambiato) che provano gli
uomini verso delle donne e senza le quali si sentono perduti.
Diretto da Ryusuke Hamaguchi ,
che ne ha curato anche la sceneggiatura
insieme a Takamasa Oe, il
racconto ci mostra l’importanza dell’incontro fra la solitudine dei
protagonisti, frutto di un passato complesso e doloroso.
Quando, attraverso la
reciproca conoscenza, essi inizieranno un viaggio nel proprio passato, accettando di mettersi in gioco e rivivendo i momenti dolorosi ed i
sensi di colpa che li hanno segnati profondamente, impareranno
a conoscere meglio se stessi e porranno
le basi per il superamento del proprio isolamento.
L’automobile di Kafuku,
guidata dalla giovane Misaki Watari, diventa il luogo magico in cui
gradatamente tutto questo comincia a realizzarsi:
con gli sguardi furtivi fra i due , con
il registratore che legge dei brani dello
“ Zio Vanja “ di Checov che Kafuku deve
portare in scena, con lo scambio dei ricordi e delle riflessioni che costruirà
un rapporto inatteso e profondo.
Sono spesso i silenzi, pieni
di significato, fra i protagonisti a segnare la storia e guidare l’attenzione
dello spettatore.
La visione del film è interessante
anche per la sua ambientazione nella
società giapponese e ci mostra come l’impetuosità dei sentimenti sia
vissuta dai personaggi in maniera esternamente
controllata e con l’assunzione di comportamenti il più possibile formalmente corretti e quasi
asettici. Tutto questo senza poter evitare l’esplosione improvvisa della
violenza o della passione.
Molto valida l’interpretazione degli attori principali
fra cui segnaliamo Hidetoshi Nishijima
nel ruolo del protagonista Yusuke Kafuku
, Reika Kirishima in quello della moglie Oto, Toko Miura in quello di Misaki
Watari , la guidatrice della Car di Kafuku e Masaki Okada in quello di Kōji Takatsuki, il giovane attore che innescherà con alcune rivelazioni sul
significato di un racconto scritto dalla
moglie Oto di Kafuku , il suo percorso d’introspezione.
Il film “ Drive my car” (2021)
è stato presentato in concorso al 74° Festival di Cannes dove ha vinto “Le Prix du scénario” assegnato
per la migliore sceneggiatura. Successivamente
ha ottenuto il Golden Globe 2022 per il miglior film in lingua
straniera ed è attualmente candidato
agli Oscar 2022 per il miglior film, per il miglior regista , la migliore sceneggiatura non originale e
per il miglior film internazionale.