mercoledì 27 marzo 2019

FRANK CAPRA - Un siciliano in America -Parte finale


Nel periodo successivo Capra girerà vari remake dei suoi stessi film come ad esempio “ La gioia della vita” (1950)  che riprende  il film “ Strettamente confidenziale ( 1934)  e “Angeli con la pistola” (1961) da “Signora per un giorno 1933)  con un cast prestigioso composto da Glenn Ford nel ruolo del protagonista, Peter Falk, Bette Davis e Ann Margret.
                                            
 
 Girerà ancora due nuovi film. Il primo  è “È arrivato lo sposo (Here Comes the Groom) “(1951) con Bing Crosby;  mentre, nel 1959, realizzerà “ Un uomo da vendere “ con Frank Sinatra . Il film otterrà l’Oscar 1960 per la migliore canzone.


                                                                              


In seguito, dopo aver  sperimentato anche il lavoro in televisione fra  il 1956 ed il 1958,  realizzando una serie di documentari a carattere scientifico, decide  poco più che sessantenne di ritirarsi  dalla sua attività  artistica. Da quel momento, si limiterà a qualche apparizione pubblica solo in occasione di conferenze o di festival cinematografici.

Nel 1982 gli verrà assegnato il Leone d’Oro alla carriera nella Mostra del Cinema di Venezia    e il Life Achievement Award da parte dell’American Film Institute con la seguente motivazione: «La sua opera ha mantenuto vivo il significato del Sogno americano per generazioni di moviegoers in passato e nel presente, ed è per questo che l'American Film Institute gli rende onore con il Life Achievement»

FINE                                                     

FRANK CAPRA -Un siciliano in America- Parte 10



Il secondo film che può in qualche modo rappresentare il testamento spirituale di Capra è “Lo stato dell'Unione (State of the Union) (1948)” il cui soggetto è tratto da un ‘opera di di Howard Lindsay e Russel Crouse vincitrice del Pulitzer. In questo film si ritorna a parlare del mondo istituzionale e politico, criticandone la doppiezza e la mancanza di trasparenza. Il protagonista ,l'industriale Grant Matthews ( Spencer Tracy), viene convinto dalla proprietaria di un quotidiano e sua amante , Kay Thorndyke( Angela Lansbury), a candidarsi per il partito repubblicano nelle elezioni primarie per la presidenza degli Stati Uniti. Nonostante la moglie Mary( Katharine Hepburn),  sia a conoscenza del tradimento del marito lo accompagna nella campagna elettorale. Alla fine Grant capisce che sta tradendo i suoi principi a causa del potere,si rende conto del meccanismo corrotto in cui è stato coinvolto e decide di ritirare la sua candidatura e lasciare la politica. Ancora una volta il messaggio che esce fuori chiaro e forte dai film di questo grande regista è che il potere non può servire per alimentare un proprio tornaconto personale ma come servizio alla comunità.
CONTINUA

FRANK CAPRA- Un siciliano in America- Parte 9


Il clima degli States era decisamente cambiato. Morto Roosevelt nel 1945 e concluso il periodo bellico Gli USA  si ritrovano ad essere l’unica nazione  quasi illesa dai danni della guerra che erano stati invece gravissimi in tutte le altre . Il Paese era decisamente uscito dalla crisi economica e si avviava verso un periodo di benessere diffuso in cui la classe media aveva un ruolo centrale nella società. La guerra fredda stava iniziando e Truman era preoccupato di fronteggiare il mondo comunista e contemporaneamente  aumentava la sua influenza economica politica e militare sul mondo occidentale diventandone la guida indiscussa. In questo nuovo clima, Capra continua, invece,  ad affermare nelle sue opere i valori e i temi a lui più cari e realizza due film che rappresentano forse il suo testamento spirituale : “ La vita è meravigliosa” del 1947 e “ Lo stato dell’unione” del 1948. La vita è meravigliosa (It's a Wonderful Life), pur rappresentando uno dei film più belli diretti da Capra,  ebbe un relativo successo commerciale; forse, proprio per il mutato clima sociale in cui i temi trattati da Capra perdevano il primitivo mordente. James Stewart ritorna protagonista della pellicola con un’interpretazione da storia del cinema; ma, pur candidato, non ottenne l’oscar per il miglior attore protagonista. Nel corso degli anni il film è stato, tuttavia, ampiamente rivalutato ed è diventato quasi un classico del periodo natalizio.
George Bailey il protagonista del film  si trova a vivere la vigilia di Natale del 1945 in uno stato di profonda depressione . La sua vita è stata interamente dedicata ad una grande apertura e generosità verso gli altri che ha aiutato in mille modi . E’ stato anche un grande innamorato della vita ma ha dovuto rinunciare ai viaggi che ha sempre sognato di fare utilizzando i soldi risparmiati per il salvataggio dell’azienda di famiglia( una piccola società di prestiti e mutui che ha sempre aiutato i più bisognosi) o per aiutare altre persone. La mattina della vigilia di Natale, lo  zio Billy è incaricato di versare in banca 8.000 dollari, necessari per onorare una scadenza di pagamento dell’azienda di George; tuttavia, mentre sta parlando in Banca , perde di vista il denaro e non effettua l’operazione di versamento. La somma era di vitale importanza e l’azienda rischia di fallire e cadere nelle mani del vecchio Henry Potter, l’uomo più ricco di Bedford Falls che è anche il proprietario della  banca .E’ lui che , per puro caso,  si ritrova in possesso dei soldi  persi dallo zio di George; ma, decide di non restituirli per mettere in difficoltà George e impossessarsi  della sua azienda .
George è disperato  la sua piccola società è sull’orlo del fallimento , tutti i suoi cari e le persone che gli hanno dato fiducia si troverebbero in difficoltà. Lui non vede altra soluzione che il suicidio. Mentre medita questo terribile gesto , mille voci di preghiera  si levano verso il cielo per chiedere di aiutarlo.. In Paradiso , San Giuseppe consiglia Dio di mandare in terra un angelo custode per salvare George. In quel momento è di turno  l’angelo di seconda classe  Clarence Oddbody a cui Dio prometterà la promozione in prima classe, con relativa crescita delle ali, in caso di buona riuscita della sua missione di  salvataggio di George. Clarence scende quindi sulla terra  e un attimo prima che George tenti il suicidio buttandosi da un ponte , è lui stesso  a gettarsi in acqua  costringendo a quel punto George  a tuffarsi a sua volta ma con l’intento di salvarlo. Clarence, subito dopo, spiega a George la sua missione ed ovviamente non viene creduto. A            questo punto per convincerlo lo trasporta in una realtà parallela facendogli vedere cosa sarebbe accaduto nel suo paese se George non fosse mai esistito. Senza di lui, il fratello Harry è morto annegato da bambino, il signor Gower è diventato  un povero ubriacone che ha trascorso la vita in galera, lo zio Billy è stato internato in un ospedale psichiatrico, l'amata moglie Mary è rimasta zitella e i loro quattro figli non sono mai nati, la mamma di George vive in solitudine facendo l'affittacamere. Senza George Bailey, la tranquilla cittadina di Bedford Falls si è trasformata in Pottersville, un covo di vizio e malaffare in cui tutto appartiene a Potter. Gli esempi e le scene continuano, convincendo George dell’importanza del valore della sua vita  e portandolo a pregare Clarence di farlo tornare a vivere. L’angelo esaudisce il suo desiderio e così la notte di Natale George può tornare a casa ad abbracciare i suoi cari. Quella notte magica George verrà salvato per la seconda volta  dai parenti e dai suoi concittadini  che  avvertiti dalla moglie  Mary e dallo zio Billy, portano il denaro per salvarlo dalla bancarotta, facendogli il più bel regalo di Natale. Fra i soldi , all’interno della cesta , George troverà anche una copia del libro Tom Sawyer con una dedica scritta da Clarence  che lo ringrazia per avergli fatto ottenere le ali grazie al successo della sua missione  e ricordandogli che un uomo non è mai un fallito se ha degli amici attorno a se.
Ancora una volta Capra ci parla di solidarietà , di coraggio , di amore e lo fa costruendo una moderna favola. Certo, è solo un film! E’ solo una favola! La realtà è ben diversa!…..Ma …. ne siamo certi?



martedì 26 marzo 2019

FRANK CAPRA -Un siciliano in America- Parte 8


L’impegno degli USA  nella guerra non poteva  lasciare  Capra estraneo ad una qualche  forma di partecipazione diretta. Fra il il 1942 e il 1945  decide, pertanto, di  arruolarsi  nell'esercito degli Stati Uniti, su invito del Capo di Stato Maggiore, il generale George C. Marshall, per coordinare la propaganda bellica attraverso lo strumento cinematografico. Si dedica quindi alla supervisione e realizzazione di una serie di documentari divulgativi, per conto del Dipartimento della Difesa, sul tema “ Why We Fight” ("Perché combattiamo").Il primo episodio della serie “Preludio alla guerra”, ottiene nel 1943 l'Oscar per il miglior documentario. Subito dopo questa esperienza e quasi sul finire della guerra  si dedica alla realizzazione di un film che presenta una certa discontinuità rispetto all’impegno precedente, quasi una sorta di "divertissement":  “Arsenico e vecchi merletti” (1944), tratto da una pièce teatrale di Joseph Kesselring e magistralmente interpretato da un ottimo Cary Grant.

                                              

lunedì 25 marzo 2019

FRANK CAPRA -Un siciliano in America- Parte 7


L’ultimo film che possiamo considerare  come parte integrante del ciclo dedicato al sostegno del new Deal e all’impegno sociale  è “Arriva John Doe (Meet John Doe) (1941)” che viene distribuito già dopo l’inizio della seconda guerra mondiale. Ritorna nel ruolo di protagonista Gary Cooper ( John Doe / John Willough 'il lungo') ed in quello femminile Barbara Stanwyck ( nel ruolo della giornalista Anna Mitchell).
Tutto il racconto del film parte dal licenziamento della giornalista di cronaca rosa  Anna Mitchell che a questo punto  reagisce scrivendo una lettera al giornale  a nome di una persona inventata “John Doe”, la quale  afferma che si suiciderà entro un anno a causa della profonda delusione che prova nei confronti di una società priva di umanità , di solidarietà verso chi è debole ed in difficoltà . Una società profondamente egoista. La lettera pubblicata ha un successo enorme e suscita un’altrettanto forte aspettativa nel pubblico dei lettori di tutta gli States. La giornalista rivela di essere stata la reale autrice della lettera, viene riassunta ed, insieme al direttore del giornale, decide di dare un seguito alla storia ,che è diventata un successo giornalistico,   cercando una persona a cui fare interpretare fisicamente John Doe. La scelta cade su di un ex giocatore di baseball diventato un vagabondo, John Willough detto il lungo. La storia continua con successo ma quando il potente di turno cercherà di sfruttare il successo del personaggio e di utilizzare i suoi fans per ottenere il voto alle elezioni, il suo progetto sarà combattuto e distrutto proprio dalla giornalista e da John Doe che si ribelleranno e sveleranno la falsità di tutto il racconto. Ancora una volta è solo la coscienza civica  e l’impegno personale a garantire la qualità della società e delle sue istituzioni.

                                                      
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domenica 24 marzo 2019

FRANK CAPRA- Un siciliano in America - Parte 6

E’ ancora James Stewart ad incarnare il giovane Senatore, improvvisamente proiettato all’interno del mondo della politica, protagonista del film “ Mr Smith va a Washington (Mr. Smith Goes to Washington) (1939)” Questa volta, sotto l’obiettivo di Capra  cadono i giochi e i contrasti dei parlamentari della massima Istituzione americana: Il Senato della Repubblica   ed il loro rapporto con gli interessi economici delle varie Lobbies a cui sono legati. Ancora una volta Capra affida la vittoria sui meschini interessi economici particolari ad un’azione esemplare. Il giovane Senatore Smith,  per difendersi dalle accuse ordite contro di lui e smascherare gli avversari ,interviene in aula con un discorso che continuerà per oltre 23 ore  consecutive  fino a quando ,vinto dalla fatica e dal disgusto, cadrà a terra svenuto. Il giovane Senatore non è un professionista della politica; al contrario, era stato eletto proprio per la sua ingenuità ,con l’intenzione di manovrarlo a piacimento. I giochi invece  sono scoperti e battuti da questo semplice cittadino come tanti che, nel momento in cui   si trova a dover agire per difendere quello in cui crede, non esita un attimo  a mettere in gioco tutto se stesso. Il messaggio, ribadito in questo film,  è  che il bene comune è molto più importante dell’interesse economico dei pochi ricchi e potenti . L’unica garanzia per un corretto funzionamento delle istituzioni . del mercato , dell’economia dell’intera società è nell’impegno del cittadino comune, unica vera colonna della democrazia americana . Era questa la rivoluzione ideale del New Deal che Capra sposa pienamente. Smith vince la sua battaglia  ed il suo maggior oppositore , il Senatore Paine, che lo accusava ingiustamente , oppresso dal rimorso, confesserà la propria indegnità

      
CONTINUA                                                       

sabato 23 marzo 2019

MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITA'


Forse solo quando il tempo da vivere diventa veramente poco, si ha la possibilità di comprendere quanto è importante ogni momento della nostra esistenza. Quanto sono importanti quegli affetti . quegli amori, le abitudini e le passioni che abbiamo coltivato fino a quel momento a volte con passione e dedizione ma anche a volte  con superficialità o con colpevole trascuratezza.
Francesco Piccolo  e Daniele Luchetti  lavorando con pazienza ed abilità all'adattamento cinematografico e sceneggiatura dei due successi editoriali dello stesso Piccolo e cioè " Momenti di trascurabile felicità" e " Momenti di trascurabile infelicità" sono riusciti a lanciarci questo messaggio attraverso una narrazione semplice , lieve ma, nello stesso tempo profonda. Con la regia dello stesso Luchetti  è stata importante anche la naturalezza dell'interpretazione di Pif e quella sensibile di Thony ( nel ruole della moglie) .Un bravo anche a Renato Carpentieri  nella parte  dell'angelo custode di Paolo ( Pif) e quella dei due ragazzi che hanno recitato nel ruolo dei figli del protagonista( Angelica Alleruzzo e Francesco Giammanco). Molto apprezzabile anche la scelta delle musiche e delle canzoni che hanno accompagnato lo svolgersi del film: Fra le altre  da "Historia de un amor " cantata da Guadalupe Pineda a " Voglio vivere così'" cantata da Claudio Villa a "Soli" di Adriano Celentano che mi sono ritrovato ancora a cantare sottovoce  quando, uscito dalla sala cinematografica, ho continuato a pensare alle scene del film appena visto. 



FRANK CAPRA -Un siciliano in America- Parte 5

Subito dopo,  Capra dirige “L'eterna illusione (You Can't Take It with You)” (1938) con cui ottiene l’Oscar per la miglior regia e d il miglior film. Il film è tratto da una commedia  vincitrice del Premio Pulitzer scritta da  George S. Kaufman e Moss Hart. Ancora una volta il centro del discorso è la critica alla sete del guadagno , all’importanza del denaro come motivazione fondamentale delle azioni  e delle scelte umane. La narrazione si svolge nel confronto fra due famiglie attorno al tema del potere e della ricchezza,contrastate da forze contraddittorie : Da un lato, li divide l’interesse economico e dall’altro potrebbe unirle l’amore dei due giovani figli.  La famiglia Vanderhof-Sycamore, guidata dal nonno Martin Vanderhof, è una famiglia bizzarra, dove ognuno è libero di seguire le proprie aspirazioni artistiche. In contrapposizione,  la famiglia Kirby  è diretta dal cinico banchiere Anthony P. Kirby, che sta cercando di comprare tutti i terreni necessari per impiantare una fabbrica di armi; proprio Martin Vanderhof (Lionel Barrymore) è l'unico che si rifiuta di vendere la sua proprietà. Mentre  l’interesse li divide,  sboccia invece l’amore fra Alice Sycamore, nipote di Martin, e Tony Kirby( James Stewart),  il figlio del banchiere. Tutto sembra portare ad un finale negativo; ma, invece,  la situazione si risolve nel corso di un delicato colloquio fra  Martin Vanderhof ed il banchiere  Anthony P. Kirby, dopo la decisione di Tony di lasciare la banca del padre e la fuga di Alice dalla città. La voce di Martin Vanderhof spiegherà ad Anthony P. Kirby quali siano le cose fondamentali della vita e come il denaro  non sia la cosa più importante, perché non lo si può portare con sé dopo la morte.(da cui il titolo originale, You Can't Take It With You).







venerdì 22 marzo 2019

FRANK CAPRA - Un siciliano in America- Parte 4


Orizzonte perduto (Lost Horizon) è il secondo grande film del periodo d’oro di Frank Capra e si basa sulla trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di James Hilton. Quel mondo lontano perduto all’interno della catena dell’Himalaya  in cui i protagonisti saranno scaraventati  : Shangri-La , racchiude tutti i valori che Capra ritiene importanti per il futuro dell’umanità e la realizzazione personale di ognuno di noi. Alla fine del film , infatti , Robert, il protagonista ( interpretato da Ronald Colman),  non potrà che considerare quel luogo  come il traguardo della sua vita e, nonostante sia fuggito via, desidererà tornare  a Shangri-La , un posto di grande bellezza , dove la vita scorre in armonia con la natura e le persone, dove ritroverà il suo amore e  dove il tempo sembra essersi fermato in un eterno presente, con la promessa di una incredibile longevità.

giovedì 21 marzo 2019

FRANK CAPRA -Un siciliano in America - Parte 3



Siamo già nel 1934. L’economia americana è in grande depressione e nel discorso d’inaugurazione del suo mandato presidenziale del 4 marzo 1933 Franklin Delano Roosevelt  dichiara: “ Sono convinto che, se c'è qualcosa da temere, è la paura stessa, il terrore sconosciuto, immotivato e ingiustificato che paralizza. Dobbiamo sforzarci di trasformare una ritirata in una avanzata. […] Chiederò al Congresso l'unico strumento per affrontare la crisi. Il potere di agire ad ampio raggio, per dichiarare guerra all'emergenza. Un potere grande come quello che mi verrebbe dato se venissimo invasi da un esercito straniero.”
In questi anni Frank Capra diventerà il cantore del “ New Deal” e i suoi films parleranno proprio  del coraggio della speranza. I cinque film girati tra il 1936 e il 1941, da “È arrivata la felicità” a “Arriva John Doe”, ottengono complessivamente trentuno nomination e sei premi Oscar, oltre ad un grande successo di pubblico. “ È arrivata la felicità” ottiene l’Oscar 1937 per la miglior regia.” Orizzonte perduto” l’Oscar 1938 per il miglior montaggio e la migliore scenografia. “ L’eterna illusione” l’Oscar 1939 per il miglior film e la migliore regia.” Mr. Smith va a Washington” ottiene l’Oscar 1940 per la miglior sceneggiatura originale.
È arrivata la felicità (Mr. Deeds Goes to Town) fu il primo film di questo ciclo. Quello che colpisce  proprio in questa narrazione è che l’eroe sia un uomo comune, si , ma della piccola e media borghesia. Può essere, a seconda delle situazioni,  un piccolo imprenditore,  un giornalista  o un rappresentante politico che smuovono le acque solo grazie al loro impegno civico , alla capacità di assumersi le responsabilità collettive ed avere quel coraggio della speranza che serve a cambiare il mondo. E’ questo il modello della rivoluzione americana del New Deal. Non un cambiamento dell’ordine costituito, ma la possibilità di renderlo umano grazie all’impegno del cittadino . Un impegno che riuscirà a limitare lo strapotere del ricco e del potente, subordinandolo al bene comune. Questo è stato il sogno americano e la risposta del New Deal da un lato alla crisi di valore del libero mercato, già messo in discussione dal potere dei  grandi monopoli e dalla depressione economica, e dall’altro alle suggestioni rivoluzionarie socialiste , all’esperienza della Rivoluzione Russa , alle vicende del nazismo e del fascismo europee.
Nel film “ E’ arrivata la felicità “ il compito dell’eroe  viene assunto da  un giovane  uomo della periferia e della campagna americana: Mr Deeds ( un grande Gary Cooper) che nel suo piccolo villaggio nel Vermont sfida le conseguenze disastrose della Grande Depressione dando lavoro nella sua piccola fabbrica di candele, agendo come capitano volontario dei vigili del fuoco, suonando la tuba nella banda  del paese e scrivendo rime per le cartoline di auguri .Inaspettatamente, a sconvolgere la sua vita,   arriverà un’enorme eredità di 20 milioni di dollari da un lontano zio che neppure conosceva. Trasferitosi, suo malgrado, a New York, per le incombenze relative alla gestione dell’eredità e degli affari del defunto,  il giovane Deeds sarà investito da un turbinio di avvenimenti , d’interessi contrastanti e di sentimenti. La sua indole generosa lo porterà ad essere tradito e preso in giro  diventando  lo “ zimbello “ della città. Tradito proprio dalla donna di cui si era innamorato e deluso da questa nuova vita e dalle  persone che ha incontrato,  Deeds decide di disfarsi dell’eredità , utilizzandola  per acquistare terra e bestiame per gli agricoltori rovinati dalla crisi economica, e tornarsene quindi al suo paese. La sua volontà viene tuttavia bloccata da una causa legale  volta a farlo interdire per insanità mentale. Al processo Deeds, deluso, rifiuta addirittura di difendersi; ma, quando  la ragazza di cui è innamorato interviene davanti al giudice per difenderlo, mostrando di ricambiare il suo amore , decide di reagire. Intervenendo a sua volta, contesta tutte le accuse spiegando che sono così scorrete da definire folle la generosità e la solidarietà verso gli altri, mentre, nel contempo, esaltano e richiedono che un comportamento normale sia improntato al senso dell’avidità e della grettezza. Il suo discorso sarà così convincente da portare il giudice a dichiarare  che l’imputato è forse l’uomo più sano di mente che sia mai entrato in quell’aula.



mercoledì 20 marzo 2019

FRANK CAPRA -Un siciliano in America - Parte 2


Durante questo periodo  gira anche un film  con Jean Harlow  dal titolo “ La donna di  platino (1931)”.Dopo aver diretto il film “Signora per un giorno (1933)” , grazie al quale ottiene la prima nomination all'Oscar come migliore regista, nell’anno successivo ottiene un grande successo di critica e di pubblico con un film che è rimasto nella storia  del cinema sia per lui che per gli attori che vi hanno recitato : “Accadde una notte” con una stupenda Claudette Colbert ed una grande Clark Gable. E’ il primo film a conquistare i cinque Oscar maggiori (miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura, miglior attore protagonista e miglior attrice protagonista)  e Frank Capra  viene riconosciuto come uno dei registi più importanti del cinema americano.
Nel film la viziata ereditiera Ellie Andrews, scappata dallo yacht del  padre, per raggiungere New York e sposare l'aviatore King Westley, considerato dal  genitore solo un ambizioso arrampicatore sociale, durante il suo travagliato percorso ha modo d’incontrare, conoscere ed innamorarsi del giornalista Pietro Warne,  rimasto senza lavoro per il proprio comportamento inaffidabile, che la riconosce e decide di accompagnarla ed aiutarla in cambio di uno scoop esclusivo. Durante queste peripezie assisteremo a due scene “ indimenticabili”. La prima sarà quella dell’erezione delle “ mura di Gerico” ( una coperta  su una fune tesa a dividerli )nella stanza del motel in cui sono costretti a dormire insieme facendosi passare per marito e moglie. La seconda sarà quella della lezione che si daranno reciprocamente sulle modalità  di esecuzione della richiesta dell’autostop. Anche questa volta le differenze sociali verranno superate nel modo migliore e con la prevalenza dei buoni sentimenti. 


CONTINUA

martedì 19 marzo 2019

FRANK CAPRA -Un siciliano in America- Parte 1




Frank Capra  è stato  uno dei registi americani che meglio hanno rappresentato, ai miei occhi ,quell’atmosfera e quel senso di speranza che contraddistinsero  l’esperienza  del New Deal: la risposta alla Grande Depressione economica che si dispiegò durante la presidenza di Franklin Delano Roosevelt.
Grazie ad un diverso rapporto fra Stato e cittadino , fra Stato ed Economia si riuscì a superare quel senso d’impotenza e di sfiducia che aveva  caratterizzato i primi anni della Grande Depressione , riportando una nuova fiducia e speranza nel futuro del cittadino americano. Il“ New Deal” fu un nuovo corso, la cui riuscita  era anche affidata alla volontà ed all’impegno del cittadino:un uomo semplice e comune, ma capace di battersi contro le ingiustizie e pretendere un futuro diverso per se , per i suoi cari e per la comunità in cui viveva. 
Quest’uomo  viene mirabilmente descritto nei films di Frank Capra che , insieme  forse a Walt Disney, è stato il regista che   ha maggiormente rappresentato questo nuovo clima nel mondo del cinema.
Un siciliano negli USA, Frank Russell Capra nacque a Bisacquino, in provincia di Palermo, il 18 maggio del 1897, ultimogenito dei sette figli di Salvatore Capra, un fruttivendolo, e di Rosaria "Serah" Nicolosi.  Emigrato negli Stati Uniti con la sua famiglia all’età di sei anni , si stabilisce a Los Angeles, in California. Nel 1922, a San Francisco, dopo aver compiuto limitate esperienze di aiuto-regia, si propone come regista a Walter Montague, produttore dei Fireside Studios, dirigendo il cortometraggio Fultah Fisher's Boarding House.  Era ancora l’epoca del cinema muto  e i films dovevano costare poco ed essere girati rapidamente. Fra il il 1927 ed il 1928  Capra gira ben sette film , da “That Certain Thing” a “Il potere della stampa”.Il passaggio al sonoro avviene con un primo esperimento ibrido “La nuova generazione (1929)” mentre il primo film totalmente sonoro è il poliziesco “ L'affare Donovan (1929)”. Successivamente, mentre  gira una trilogia di films d’avventura incentrata sul progresso tecnologico e precisamente , “Femmine del mare (1928)”, “Diavoli volanti (1929)” e “Dirigibile (1931), Frank Capra incontra quella che sarà una delle attrici più importanti dei suoi films : Barbara Stanwyck. Con lei realizzerà “ Femmine di lusso (1930)”,” La donna del miracolo (1931)” ,“ Proibito (1932)”, presentato con successo alla prima edizione della Mostra del cinema di Venezia, e “L'amaro tè del generale Yen (1933). 
Femmine di lusso (Ladies of Leisure)  fu realizzato  con la sceneggiatura di Jo Swerling e basato sul lavoro teatrale Ladies of the Evening di  Milton  Herbert Gropper, rappresentato con grande successo di pubblico a Broadway con la regia di David Belasco.
E’ una storia in cui il sentimento d’amore trionfa nei confronti delle differenze sociali e del benpensante senso comune. Kay Arnold, interpretata da Barbara Stanwyck, è una giovane ragazza che posa come modella per il quadro di un artista figlio di facoltosi industriali. Fra i due sboccia immediatamente l’amore che viene, tuttavia, apertamente contrastato dai genitori dell’artista, venuti a conoscenza  del passato non lineare di Kay, che invece desiderano che il figlio Jerry sposi la fidanzata prescelta per lui. Nonostante tutto, le suppliche della madre fanno breccia nel cuore di Kay che, per non danneggiare il futuro di Jerry ,decide di sparire partendo per Cuba . Dot, la migliore amica di Kay, corre ad avvisare Jerry ma i due  arrivano al porto troppo tardi: la nave ha lasciato il molo. Nel frattempo, sulla nave Kay , pentita della sua decisione, si butta in mare e così il film si conclude con la scena del suo risveglio in ospedale con Jerry al suo capezzale.

CONTINUA

martedì 12 marzo 2019

I VILLEGGIANTI



Valeria Bruni Tedeschi mette in scena sullo schermo una tragedia  in tre atti “ I villeggianti” ,ambientata in una splendida villa sul mare della Costa Azzurra, con un epilogo finale in cui spiega ai protagonisti, con le immagini e le parole del personaggio di un fratello defunto,  che in realtà sono già morti. Il loro modo di vivere o meglio di sopravvivere è  molto vicino al mondo dei defunti , privo com’è di speranza , di capacità di vedere ed amare veramente l’altro che ti sta vicino.
Dominati da un profondo malessere esistenziale i diversi personaggi si muovono  invocando aiuto; ma, allo stesso tempo, sono incapaci di vedere  e rapportarsi con chi gli sta accanto. Personalmente trovo insopportabile, ad esempio, la mancanza di significativa attenzione verso l’unica bambina presente , figlia adottiva della protagonista.
E’ una tragedia personale , familiare ,sociale  e filosofica. Personale perché  evidenzia la solitudine , i traumi non risolti , il bisogno d’amore vissuto come realtà a cui appoggiarsi per riuscire a sopravvivere piuttosto che come capacità di rapporto, di scambio di sentimenti  e di cura dell’altro. Familiare perché ci mostra una famiglia distrutta  anche per la mancanza dell’unica figura maschile  che si era in qualche modo presa cura delle sorelle,  facendole sentire amate pur se spesso criticate :un fratello da poco venuto a mancare. Una famiglia che non è riuscita a proteggere la figlia,  che bambina ha subito una violenza. Tragedia Sociale e filosofica  espressa nella mancanza totale di un vero senso del rispetto nelle relazioni di lavoro  e nella concezione  filosofico politica ben evidenziata in un dialogo fra l’industriale ormai non più in attività , marito della sorella della protagonista, e la sceneggiatrice   che dichiara di  essere “di sinistra”. Nella spiegazione delle sue posizioni   “essere di sinistra” vuol dire rendersi conto che la natura è malvagia e basata sulla legge del più forte,  ma che in qualche modo lo sforzo costante nella storia di chi la pensa diversamente può gradualmente migliorare le relazioni umane e le  condizioni dei più deboli. Questa teoria evoluzionista e storicista,  alla fine, condanna le persone ad una visione  pessimistica della realtà , ad una natura matrigna che naturalmente ci fa stare male, ci emargina  e che forse , chissà quando, potrà migliorare . Come se le caratteristiche della società in cui viviamo    non fossero, invece, il frutto della responsabilità delle nostre azioni quotidiane.
Un senso di disagio , di disperazione  e di tragedia pervade  tutta la narrazione che è una storia anche di separazione. All’inizio del film si dice, infatti, che il divorzio è una delle peggiori esperienze umane da sopportare.
Valeria Bruni Tedeschi  con “ I villeggianti”  è giunta al suo quarto film ,dopo “ E’ più facile per un cammello “ ( 2003), “Attrici “ del 2006 e “ Baciami ancora “ del 2009. Le sue opere hanno sempre un carattere fortemente autobiografico e spesso descrivono una sensibilità difficile e problematica. Voglio sperare che nella sua vita reale prevalga uno sguardo di speranza sull’avvenire.
Fra gli interpreti sottolineiamo l’interpretazione di Valeria Golino ( nel ruolo della sorella Elena) , di Riccardo Scamarcio ( Luca) e  Noèmie Lvovsky nel ruolo di Nathalie  la sceneggiatrice del film della protagonista  Anna ( Valeria Bruni Tedeschi).

sabato 2 marzo 2019

ANIMALI FEROCI




Noi siamo terribili animali feroci
ma anche docili e teneri amanti.
Genitori trepidi e pieni d'amore 
e selvaggi assassini
Cosa può salvarci?
Non so rispondere; ma, credo che solo l'amore
possa aiutarci a comprendere 
il senso del nostro animo
ed il cammino che dobbiamo provare a seguire.

venerdì 1 marzo 2019

Se la strada potesse parlare




Dopo la grande prova di Moonlight (Oscar 2017 per il miglior film), Barry Jenkins ci regala un film a tratti delicato e romantico, a tratti duro e feroce, ma, nell’insieme, capace di forza e speranza. Quella stessa forza e speranza che, nel corso degli anni, ha permesso agli afroamericani di resistere alla schiavitù, allo sfruttamento, alle vessazioni di ogni tipo per continuare ad amare, a ridere, a sognare, a cantare e suonare come forse nessun altro.
“Se la strada potesse parlare “((If Beale Street Could Talk) del 2018 è il nuovo film di Barry Jenkins in cui ci viene raccontato tuto questo, adattando per lo schermo l’omonimo romanzo del 1974 di James Baldwin.
Nell’America degli anni settanta, Tish e Fonny, due giovani di colore, tentano di vivere il loro amore tra mille difficoltà e ,proprio quando stanno iniziando la loro vita insieme, il più becero razzismo si avventa su di loro con la prepotenza ed il volto di chi dovrebbe garantire l’ordine e la giustizia.
Pur all’interno della disperazione connessa all’arresto ed alla detenzione di un Fonny, totalmente innocente e ingiustamente e volutamente perseguitato, i due giovani e le loro famiglie accolgono la notizia della gravidanza di Tish come una benedizione, dandoci una grande lezione di vita e di concreta moralità.
 Non solo il film ci mostra come negli USA vi siano cittadini di secondo livello; ma, come addirittura per essi, per gli afroamericani, la giustizia ufficiale spesso venga distorta con un segno apertamente persecutorio. L’America ci ha spesso raccontato questa realtà, che speravamo fosse stata spazzata via dal movimento dei diritti civili degli anni sessanta.  Le vicende di questo film, tuttavia, e molti episodi d’intolleranza e di rivolta, avvenuti negli anni recenti, ci mostrano come tutto questo sia ancora attuale. Nonostante vi sia stato un Presidente di colore, in molti Stati e regioni persistono evidenti discriminazioni. D’altra parte, fenomeni di razzismo ricominciano a presentarsi di recente anche in Europa ed in Italia, adducendo come motivazione il forte disagio di fronte al fenomeno dell’immigrazione.
Kiki Layne e Stephan James riescono a comunicare una bella freschezza ed intensità ai loro personaggi Tish e Fonny. Bella anche la prova di Regina King nel ruolo di Sharon Rivers, la mamma di Tish, per la cui prova ha ottenuto l’Oscar 2019 come miglior attrice non protagonista, oltre che il Golden Globe ed altri premi.
Il film ha ottenuto anche la candidatura agli Oscar 2019 per la migliore colonna sonora a Nicholas Brittel e quello per la migliore sceneggiatura non originale a Barry Jenkins. Stupisce la mancata candidatura per la migliore attrice protagonista a KiKi Layne, per la migliore regia a Barry Jenkins oltre che come miglior film.