E’ ancora James
Stewart ad incarnare il giovane Senatore, improvvisamente proiettato
all’interno del mondo della politica, protagonista del film “ Mr Smith va a Washington
(Mr. Smith Goes to Washington) (1939)” Questa volta, sotto l’obiettivo di
Capra cadono i giochi e i contrasti dei parlamentari
della massima Istituzione americana: Il Senato della Repubblica ed il loro rapporto con gli interessi
economici delle varie Lobbies a cui sono legati. Ancora una volta Capra affida
la vittoria sui meschini interessi economici particolari ad un’azione esemplare.
Il giovane Senatore Smith, per
difendersi dalle accuse ordite contro di lui e smascherare gli avversari ,interviene
in aula con un discorso che continuerà per oltre 23 ore consecutive
fino a quando ,vinto dalla fatica e dal disgusto, cadrà a terra svenuto.
Il giovane Senatore non è un professionista della politica; al contrario, era
stato eletto proprio per la sua ingenuità ,con l’intenzione di manovrarlo a
piacimento. I giochi invece sono
scoperti e battuti da questo semplice cittadino come tanti che, nel momento in
cui si trova a dover agire per
difendere quello in cui crede, non esita un attimo a mettere in gioco tutto se stesso. Il
messaggio, ribadito in questo film, è che
il bene comune è molto più importante dell’interesse economico dei pochi ricchi
e potenti . L’unica garanzia per un corretto funzionamento delle istituzioni .
del mercato , dell’economia dell’intera società è nell’impegno del cittadino
comune, unica vera colonna della democrazia americana . Era questa la
rivoluzione ideale del New Deal che Capra sposa pienamente. Smith vince la sua
battaglia ed il suo maggior oppositore ,
il Senatore Paine, che lo accusava ingiustamente , oppresso dal rimorso,
confesserà la propria indegnità
CONTINUA
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