L’ultimo film che
possiamo considerare come parte
integrante del ciclo dedicato al sostegno del new Deal e all’impegno
sociale è “Arriva John Doe (Meet John
Doe) (1941)” che viene distribuito già dopo l’inizio della seconda guerra
mondiale. Ritorna nel ruolo di protagonista Gary Cooper ( John Doe / John
Willough 'il lungo') ed in quello femminile Barbara Stanwyck ( nel ruolo della
giornalista Anna Mitchell).
Tutto il racconto
del film parte dal licenziamento della giornalista di cronaca rosa Anna Mitchell che a questo punto reagisce scrivendo una lettera al giornale a nome di una persona inventata “John Doe”,
la quale afferma che si suiciderà entro
un anno a causa della profonda delusione che prova nei confronti di una società
priva di umanità , di solidarietà verso chi è debole ed in difficoltà . Una
società profondamente egoista. La lettera pubblicata ha un successo enorme e suscita
un’altrettanto forte aspettativa nel pubblico dei lettori di tutta gli States.
La giornalista rivela di essere stata la reale autrice della lettera, viene
riassunta ed, insieme al direttore del giornale, decide di dare un seguito alla
storia ,che è diventata un successo giornalistico, cercando una persona a cui fare interpretare fisicamente
John Doe. La scelta cade su di un ex giocatore di baseball diventato un
vagabondo, John Willough detto il lungo. La storia continua con
successo ma quando il potente di turno cercherà di sfruttare il successo del
personaggio e di utilizzare i suoi fans per ottenere il voto alle elezioni, il
suo progetto sarà combattuto e distrutto proprio dalla giornalista e da John
Doe che si ribelleranno e sveleranno la falsità di tutto il racconto. Ancora
una volta è solo la coscienza civica e
l’impegno personale a garantire la qualità della società e delle sue
istituzioni.
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