Il secondo film che
può in qualche modo rappresentare il testamento spirituale di Capra è “Lo stato
dell'Unione (State of the Union) (1948)” il cui soggetto è tratto da un ‘opera
di di Howard Lindsay e Russel Crouse vincitrice del Pulitzer. In questo
film si ritorna a parlare del mondo istituzionale e politico, criticandone la
doppiezza e la mancanza di trasparenza. Il protagonista ,l'industriale Grant
Matthews ( Spencer Tracy), viene convinto dalla proprietaria di un quotidiano e
sua amante , Kay Thorndyke( Angela Lansbury), a candidarsi per il partito
repubblicano nelle elezioni primarie per la presidenza degli Stati Uniti. Nonostante
la moglie Mary( Katharine Hepburn), sia
a conoscenza del tradimento del marito lo accompagna nella campagna elettorale.
Alla fine Grant capisce che sta tradendo i suoi principi a causa del potere,si
rende conto del meccanismo corrotto in cui è stato coinvolto e decide di
ritirare la sua candidatura e lasciare la politica. Ancora una volta il
messaggio che esce fuori chiaro e forte dai film di questo grande regista è che
il potere non può servire per alimentare un proprio tornaconto personale ma
come servizio alla comunità.
CONTINUA
Nessun commento:
Posta un commento