domenica 22 novembre 2015

Il silenzio di Dio


Padre perché mi hai abbandonato ?

Così gridasti dalla croce di fronte al  Suo silenzio

E per un momento, ….. solo per un momento,
Il dubbio della Sua esistenza
Fu più insopportabile dei chiodi   
Conficcati nella   carne.
………………………………



Come posso abbandonarti Figlio !
Che consumi il mio cuore di dolore ?
…………………………………….
Può dunque  anche un Dio soffrire !?
…………………………………….
Può  anche un Dio restare ammutolito come un padre
Straziato dal dolore per un figlio amato e assassinato
Dal resto della sua prole?
…………………………..
Il silenzio che anche l’ultimo  della terra
erge a baluardo della dignità
di fronte all’ingiustizia e alla prepotenza,
il silenzio che, come un dito, indica,
fra le pagine della storia,
la responsabilità dell’altro.
Il silenzio  che più di ogni parola esprime
Il  dolore nel momento dell’abbandono
è forse lo stesso  di quello di un Dio
in  pena a causa dei nostri errori?
………………………………………………
Raccontano  che quel giorno,alla morte di Cristo,
Il cielo si oscurò e fu dilaniato dal tuono.
Dio ruppe il suo dolore in un boato
E pianse  lacrime di pioggia sul mondo.
……………………………………….
Se dunque un Dio, come un uomo,
può amare e piangere …….
Se  il suo silenzio può essere la mia stessa pena
Di fronte al vuoto clamore  di Babele
Io …  uomo……….   posso,  in ginocchio,
pregare che la sua misericordia
Ci liberi dal male
…………………..
nei secoli dei secoli
Amen.



sabato 7 novembre 2015

Ballata




Scorre , scorre veloce  la strada

Davanti ai miei occhi  di bambino

Con il naso schiacciato sulla finestra

Nelle strade polverose d’America.

Sdraiato sul rimorchio del camion, che mi ha

Raccolto all’imbrunire, nelle pagine di Kerouak.

Guardo le stelle  di quel cielo sconosciuto

Nero come quello di Rabat.

Fuori dalle mura della Medina

O davanti ai faraglioni di Acitrezza

Mentre, cantando, camminiamo

Verso la spiaggia di Psili Amnos

 Per berci una Metaxa

In riva al mare trasparente,

Illuminato dal   faro di un  piccolo caffè.

 Scorre , scorre veloce il mare

Ai lati della nave che, nella notte,

Punta verso Malta..

Quando mio padre, salutandomi

 Per il mio primo viaggio,.

Non seppe resistere al desiderio di corrermi

Dietro, mentre il treno si allontanava.

Quanta tenerezza in quella corsa di un uomo

Che, ormai anziano, mi mostrava il suo

Cuore sempre  fiero e contenuto!

 
E così via… verso il mio primo bacio,

La libertà,  l’avventura,

con il desiderio di non tornare più indietro!

 E quante volte quel pensiero felice

Si è affacciato nella mia mente

Per cercare oltre l’orizzonte,

eterno Peter Pan, un motivo per  volare.!

 Scorre , scorre la nuvola nel cielo

Sulla mia terrazza quando

Cercavo  di dare un nome alla sua forma.

E di la’, in lontananza, quel  giardino,

il cortile, la strada dove  poter  giocare.

Fammi andare adesso… fammi andare!

 Il tempo è  troppo breve e veloce per potersi fermare.

 Potrei ancora sciorinarti milioni di ricordi

O di immagini ,passate  davanti agli occhi

che adesso stanno chiuse, accanto alle emozioni,

in qualche angolo del forziere.

Fammi andare a cercare  ancora il calore

Di uno sguardo o di un sogno

Nella nostalgia della  giovinezza,

chiusa nel cuore come un tesoro,.

Nelle lacrime di una donna

che piange il suo amore

o che tenera e calda mi offre il suo cuore

Fammi andare!…..

Già passa un treno per nuove città da visitare,

per nuovi orizzonti, per nuove speranze.

Sento le note  di un’armonica e di una chitarra,

lì nel vagone, e dei ragazzi che cantano

,,,,,,,,,,per sempre.!

 


 

 
 

mercoledì 4 novembre 2015

Biscotti di San Martino

Questi biscotti sono molto elaborati e richiedono una certa abilità specialmente per la forma.
Ingredienti:
kg 1 farina 00
g. 250 zucchero
g. 125 strutto
g.30 lievito
essenza di semi d'anice
essenza di olio  di garofano
S'impastano gli ingredienti con acqua calda fino ad ottenre un impasto durissimo che andrebbe possibilmente lavorato con una macchina impastatrice industriale.
Lavorate molto la pasta,si ricavano da questa  dei bastoncini, lunghi cm 8, che andranno  modellati a forma di S, ( 25 da 1kg di pasta)
Si incidono le estremità di questi con due tagli. La parte in mezzo ai due tagli va sollevata e quelle laterali  unite fra di loro.
I biscotti così preparati, si dispongono sulle teglie, distanziati fra loro di cm 2 e si passano in un forno a calore  moderato .