Padre perché mi hai abbandonato ?
Così gridasti dalla croce di fronte al Suo silenzio
E per un momento, ….. solo per un momento,
Il dubbio della Sua esistenza
Fu più insopportabile dei chiodi
Conficcati nella
carne.
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Come posso abbandonarti Figlio !
Che consumi il mio cuore di dolore ?
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Può dunque anche un
Dio soffrire !?
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Può anche un Dio
restare ammutolito come un padre
Straziato dal dolore per un figlio amato e assassinato
Dal resto della sua prole?
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Il silenzio che anche l’ultimo della terra
erge a baluardo della dignità
di fronte all’ingiustizia e alla prepotenza,
il silenzio che, come un dito, indica,
fra le pagine della storia,
la responsabilità dell’altro.
Il silenzio che più
di ogni parola esprime
Il dolore nel
momento dell’abbandono
è forse lo stesso di
quello di un Dio
in pena a causa dei
nostri errori?
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Raccontano che quel
giorno,alla morte di Cristo,
Il cielo si oscurò e fu dilaniato dal tuono.
Dio ruppe il suo dolore in un boato
E pianse lacrime di
pioggia sul mondo.
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Se dunque un Dio, come un uomo,
può amare e piangere …….
Se il suo silenzio
può essere la mia stessa pena
Di fronte al vuoto clamore
di Babele
Io … uomo………. posso,
in ginocchio,
pregare che la sua misericordia
Ci liberi dal male
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nei secoli dei secoli
Amen.