domenica 22 novembre 2015

Il silenzio di Dio


Padre perché mi hai abbandonato ?

Così gridasti dalla croce di fronte al  Suo silenzio

E per un momento, ….. solo per un momento,
Il dubbio della Sua esistenza
Fu più insopportabile dei chiodi   
Conficcati nella   carne.
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Come posso abbandonarti Figlio !
Che consumi il mio cuore di dolore ?
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Può dunque  anche un Dio soffrire !?
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Può  anche un Dio restare ammutolito come un padre
Straziato dal dolore per un figlio amato e assassinato
Dal resto della sua prole?
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Il silenzio che anche l’ultimo  della terra
erge a baluardo della dignità
di fronte all’ingiustizia e alla prepotenza,
il silenzio che, come un dito, indica,
fra le pagine della storia,
la responsabilità dell’altro.
Il silenzio  che più di ogni parola esprime
Il  dolore nel momento dell’abbandono
è forse lo stesso  di quello di un Dio
in  pena a causa dei nostri errori?
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Raccontano  che quel giorno,alla morte di Cristo,
Il cielo si oscurò e fu dilaniato dal tuono.
Dio ruppe il suo dolore in un boato
E pianse  lacrime di pioggia sul mondo.
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Se dunque un Dio, come un uomo,
può amare e piangere …….
Se  il suo silenzio può essere la mia stessa pena
Di fronte al vuoto clamore  di Babele
Io …  uomo……….   posso,  in ginocchio,
pregare che la sua misericordia
Ci liberi dal male
…………………..
nei secoli dei secoli
Amen.



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