“Da teenager ho sempre sognato una versione di Ikiru ambientata
nell’Inghilterra che ho conosciuto da bambino, quando mi sono trasferito a
Londra. Sono un fan dei film britannici di quel periodo. Pensavo sarebbe stata
un’idea straordinaria: un vecchio signore britannico con la bombetta insieme
alla sceneggiatura di Kurosawa. È stato un sogno trovare persone che hanno
voluto realizzarlo. All’inizio non volevo scrivere la sceneggiatura perché sono
un romanziere, ma mi è stato proposto di farlo e sono orgoglioso di far parte
di questo film”. Con
queste parole Kazuo Ishiguro ( premio Nobel per la letteratura 2017) ci
spiega in modo semplice ma efficace il processo personale ed artistico che l’ha
portato alla realizzazione della sceneggiatura del film “ Living”
remake del film Vivere (Ikiru del 1952) del maestro del cinema
giapponese Akiro Kurosawa ispirato alla novella di Lev Tolstoj “ La morte
di Ivan Il’ic”.
Diretto
dal regista sudafricano Oliver Hermanus il film inizia utilizzando un tipo
d’inquadratura, con degli effetti fotografici, scenici e delle musiche che ci
riportano immediatamente all’Inghilterra dei primi anni cinquanta, attirando la
nostra attenzione con la presentazione dei tanti uomini che in vestito scuro ,
bombetta ed ombrello si dirigono con un treno locale a vapore verso l’ufficio
di lavoro dove trascorreranno la giornata.
A
dirigere uno degli uffici della complessa burocrazia inglese è Mr. Williams, interpretato da un ottimo Bill
Nighy che ha ricevuto per la sua recitazione la nomination come miglior attore
protagonista al Golden Globe 2023.
Le regole formali di relazione fra le persone e gestione delle pratiche della burocrazia
inglese sembrano molto simili a quelle presenti negli analoghi uffici nipponici
descritti nel film di Kurosawa, ma l’aspetto interessante, presente nel film diretto da Hermanus ,è lo
sguardo con cui questo mondo viene osservato dai più giovani. Principalmente
dal neoassunto Peter
Wakeling (interpretato da Alex Sharp) e dalla
sua collega Aimee Lou Wood( interpretata da Margaret Harris) che
ad un certo punto lascerà l’ufficio cambiando lavoro ma sarà la persona più
vicina a Mr. Williams nella parte finale della sua vita e quella con cui lo stesso si confiderà.
Questi giovani saranno quelli che più di tutti comprenderanno il messaggio che
Mr. Williams lascerà a tutti con il suo comportamento negli ultimi momenti
della sua vita.
Messo davanti alla coscienza della prossima morte, Mr. Williams non accetterà più di vivere
secondo una ligia regolarità priva di emozione , di coinvolgimento e di
contenuti . Egli dedicherà le sue forze per realizzare un progetto utile ai bambini di un quartiere di
periferia e finalmente sentirà di vivere
intensamente i suoi ultimi momenti di vita.
Appassionarsi al proprio lavoro , mettere se stesso,
le proprie competenze e qualità in esso per aiutare gli altri con cui ti
relazioni è il messaggio profondo che Mr. Williams, Kurosawa ed il film Living
danno a tutti gli spettatori.
Stupenda la scena in cui Mr. Williams saluta in
qualche modo il mondo e la sua vita cullandosi nell’altalena del piccolo campo
giochi, di cui ha permesso la realizzazione, di notte mentre la neve cade
lentamente .
La visione è accompagnata gradevolmente dall’atmosfera creata dalle musiche della colonna sonora curate da Emilie Levienaise-Farrouch.
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