giovedì 19 gennaio 2023

LIVING

 


“Da teenager ho sempre sognato una versione di Ikiru ambientata nell’Inghilterra che ho conosciuto da bambino, quando mi sono trasferito a Londra. Sono un fan dei film britannici di quel periodo. Pensavo sarebbe stata un’idea straordinaria: un vecchio signore britannico con la bombetta insieme alla sceneggiatura di Kurosawa. È stato un sogno trovare persone che hanno voluto realizzarlo. All’inizio non volevo scrivere la sceneggiatura perché sono un romanziere, ma mi è stato proposto di farlo e sono orgoglioso di far parte di questo film”. Con queste parole Kazuo Ishiguro ( premio Nobel per la letteratura 2017) ci spiega in modo semplice ma efficace il processo personale ed artistico che l’ha portato alla realizzazione della sceneggiatura del  film “ Living”  remake del film Vivere (Ikiru del 1952) del maestro del cinema giapponese Akiro Kurosawa ispirato alla novella di Lev Tolstoj “ La morte di Ivan Il’ic”.

Diretto dal regista sudafricano Oliver Hermanus il film inizia utilizzando un tipo d’inquadratura, con degli effetti fotografici, scenici e delle musiche che ci riportano immediatamente all’Inghilterra dei primi anni cinquanta, attirando la nostra attenzione con la presentazione dei tanti uomini che in vestito scuro , bombetta ed ombrello si dirigono con un treno locale a vapore verso l’ufficio di lavoro dove trascorreranno la giornata.

A dirigere uno degli uffici della complessa burocrazia inglese è Mr. Williams,  interpretato da un ottimo Bill Nighy che ha ricevuto per la sua recitazione la nomination come miglior attore protagonista al  Golden Globe 2023.

Le regole formali di relazione  fra le persone  e gestione delle pratiche della burocrazia inglese sembrano molto simili a quelle presenti negli analoghi uffici nipponici descritti nel film di Kurosawa, ma l’aspetto interessante,  presente nel film diretto da Hermanus ,è lo sguardo con cui questo mondo viene osservato dai più giovani. Principalmente dal neoassunto Peter Wakeling (interpretato da Alex Sharp)  e dalla sua collega Aimee Lou Wood( interpretata da Margaret Harris) che ad un certo punto lascerà l’ufficio cambiando lavoro ma sarà la persona più vicina a Mr. Williams nella parte finale della sua vita  e quella con cui lo stesso si confiderà. Questi giovani saranno quelli che più di tutti comprenderanno il messaggio che Mr. Williams lascerà a tutti con il suo comportamento negli ultimi momenti della sua vita.

Messo davanti alla coscienza della prossima morte,  Mr. Williams non accetterà più di vivere secondo una ligia regolarità priva di emozione , di coinvolgimento e di contenuti . Egli dedicherà le sue forze per realizzare un progetto  utile ai bambini di un quartiere di periferia  e finalmente sentirà di vivere intensamente i suoi ultimi momenti di vita.

Appassionarsi al proprio lavoro , mettere se stesso, le proprie competenze e qualità in esso per aiutare gli altri con cui ti relazioni è il messaggio profondo che Mr. Williams, Kurosawa ed il film Living danno a tutti gli spettatori.

Stupenda la scena in cui Mr. Williams saluta in qualche modo il mondo e la sua vita cullandosi nell’altalena del piccolo campo giochi, di cui ha permesso la realizzazione, di notte mentre la neve cade lentamente .

La visione è accompagnata  gradevolmente dall’atmosfera creata dalle musiche  della colonna sonora curate da  Emilie Levienaise-Farrouch.


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