martedì 31 luglio 2018

IL BAMBINO E IL PESCIOLINO - Parte 2




Il bambino non era riuscito ad addormentarsi e quell’improvviso silenzio lo incuriosì. Provò a sbirciare fuori dalla finestra socchiusa e restò sbalordito dalla limpidezza del cielo e dal chiarore magico della luna. Fu irresistibilmente attratto da quell’atmosfera surreale e ,facendo attenzione a non far rumore ed a non svegliare i genitori,  aprì l’uscio di casa e si ritrovò fuori, libero e felice. 
Il cielo era di un colore nero reso brillante dalle innumerevoli stelle che s’inseguivano l’un l’altra a perdita d’occhio, mentre la luce di una splendida luna piena illuminava tutto intorno.
Si diresse verso il mare dove la luce si rifletteva sulle onde  in uno splendore argenteo che non si può immaginare se non si è visto con i propri occhi,  guardando le coste di uno dei paesi che si affacciano nel Mediterraneo.
Ebbe voglia di camminare sulla spiaggia, guardando la luna alta nel cielo e beandosi dei riflessi di luce che brillavano sul mare, quando, ad un tratto, la sua attenzione fu richiamata da un movimento davanti a se, sulla sabbia.
Fece quasi un balzo all’indietro quando quella piccola cosa che si muoveva davanti a lui,   e che scoprì essere un pesciolino d’argento, lo apostrofò dicendo:
-         Oh! Piccolo uomo aiutami! Aiutami per favore! Se non mi butti subito in acqua non riuscirò  a vivere! Aiutami ti prego!
-         Che devo fare ?- dimmelo- rispose il bambino
-         Prendimi in mano e buttami in acqua, ti prego! Sto soffocando!
Il bambino non esitò più. Pur temendo di fargli male, prendendolo in mano, raccolse il pesciolino dalla sabbia e lo lanciò in mare.
Dopo un attimo, il pesciolino d’argento riemerse dalle acque, brillando sotto la luce della luna  e, rivolgendosi al bambino, gli disse:
-         Oh! Grazie, piccolo uomo! Mi hai salvato la vita e ti sarò per sempre riconoscente!
-         Come hai fatto a finire sulla sabbia ?– gli chiese il bambino
-         E’ stata la forza delle onde a trascinarmi e ,quando l’ultima onda mi ha spinto forte sulla sabbia, il riflusso non è stato sufficiente a riportarmi in mare. Così sono rimasto lì a soffocare. Se non fossi passato tu, sarei morto.
-         Allora sono contento  di essere passato. Siamo amici quindi?-disse il bambino sorridendo-
-         Certo- rispose il pesciolino d’argento- saremo amici per sempre e per suggellare la nostra amicizia mi potrai chiedere due regali. Due cose che desideri più d’ogni altra ed io ti esaudirò.
-         E’ bellissimo- rispose il bambino- posso veramente?
-         Certo! Dimmi cosa desideri e sarà fatto immediatamente.
-         C’è una cosa che vorrei- disse il bambino – vedo i miei genitori sempre preoccupati di trovare i soldi per andare avanti. Lavorano tutto il giorno e non si lamentano mai; ma, spesso la pesca non va bene ed i soldi non bastano. Allora, qualche volta, mio padre va a letto prima di cena e dice che non ha fame; ma, io so che è perché  il cibo non basta per tutti e lo lascia per me e la mamma. Io vorrei aiutarli! Vorrei che potessero vivere e lavorare senza  la paura del domani. Vorrei  che potessero stare senza la preoccupazione di non  avere quello che è necessario per me. Vorrei che la nostra casa fosse bella e non cadesse a pezzi! Mi puoi aiutare tu, pesciolino d’argento?
-         Sì piccolo uomo. Io posso aiutarti. In nome della nostra amicizia,  ti dico che  puoi tornare a casa e tutto quello che mi hai chiesto è diventato realtà. I tuoi genitori non avranno più preoccupazioni per il futuro e troverai la tua casa rimessa a nuovo e tinteggiata di fresco.
Ma hai ancora un desiderio da esprimere. Che cosa desideri?
-         Per adesso mi interessa solo vedere la casa nuova ed i miei genitori.-rispose il bambino- 
-         Scappo via subito! Ma come faccio a rivederti?
-         Basta che aspetti una sera di luna piena    e vieni in spiaggia. Se mi chiami verrò a risponderti- e dopo aver detto questo si tuffò fra le onde lasciando solo il bambino nella spiaggia.
A quel punto il bambino, ancora incredulo, di tutto quanto era avvenuto, non stava più nella pelle  e non vedeva l’ora di tornare a casa. Si mosse di corsa ed in un baleno arrivò.
Quale fu la sua sorpresa nel vedere la sua casetta tutta rimessa a nuovo e tinteggiata di fresco, con i suoi genitori ad aspettarlo sull’uscio. 

CONTINUA

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