mercoledì 1 agosto 2018

IL BAMBINO E IL PESCIOLINO -Parte 3




Ma dove sei andato? Ci hai fatto preoccupare! – gli dissero- Ma è stata una notte fantastica! 
Quando ci siamo svegliati, non riuscivamo a credere ai nostri occhi! La casa era tutta nuova! Ti ricordi la finestra rotta? Era stata riparata. Le scale  che portano nell’abbaino erano tutte nuove. Le pareti tinteggiate di bianco immacolato ...E poi…….
- E poi--- chiese il bambino?
- E poi, mentre guardavamo tutto questo, sentiamo dei colpi alla porta.
- Dei colpi? – chiese il piccolo-
- Si, dei colpi. Qualcuno che bussava dicendo: aprite è un messaggero del Re.
-         E voi?
-         E noi abbiamo aperto ad un Cavaliere con tanto di piuma sul cappello, seguito da due guardie. Il Cavaliere aveva una pergamena in mano e a quel punto si è fatto strada in casa ed ha cominciato a leggere. Diceva che il Re, nella sua grande magnificenza, aveva deciso di premiare il nostro villaggio e di dare ad una famiglia dello stesso, che era stata sempre fedele ed industriosa, un premio. Una rendita vitalizia, modesta ma sufficiente per vivere!
      Un gesto  per mostrare al mondo la bontà del Re!
-         Sei contento? E così dicendo i  genitori lo presero per mano e cominciarono a ballare in tondo    ridendo fino alle lacrime.
Il bambino rideva anche ed, in cuor suo, sapeva che tutto quello era il regalo del pesciolino d’argento per la nuova amicizia ,che era nata quella notte.
Era inutile parlarne! Non lo avrebbero creduto  e sarebbe stato inutile insistere!
 Però…. Era stato bravo il pesciolino d’argento!
Passarono i giorni ed il bambino aspettava con ansia  che arrivasse la nuova luna piena per tornare a trovare il suo amico pesciolino, sulla spiaggia.
Aveva pensato, qualche volta, al nuovo regalo da chiedergli; ma, era già contento di tutto quello che era successo. Tutto procedeva a meraviglia! La casa era chiara e luminosa. Tutti erano sereni e contenti e non mancava mai niente.
Venne dunque la luna piena  ed il bambino, appena fatta notte, sgusciò in silenzio fuori di casa.
 In pochi secondi, di corsa, arrivò alla spiaggia e comincio a dire:
-         Oh Pesciolino! Pesciolino d’argento!
Fammi contento!  Fammi contento!

       Ed ancora:

-         Oh Pesciolino! Pesciolino d’argento!
Fammi contento!  Fammi contento!

Dopo pochi secondi, il pesciolino d’argento, rilucente sotto i riflessi della luna, apparve in mezzo alle onde del mare e disse:
-         Buona notte, piccolo uomo! Come stai? Ti è piaciuto il mio regalo?
-     Certo che mi è piaciuto!-rispose il bambino- E’ stato  tutto tanto bello! Sono contento di     vederti. Tu sei mio    amico, vero?
-         Hai ancora dei dubbi?
-         No, hai ragione- disse il bambino. E’ che mi sembra tutto meraviglioso! I miei genitori sono sereni e contenti! La casa è tutta nuova! Io ho un amico speciale! Mi sembra di sognare!
-         E tu, hai pensato al regalo che posso ancora  farti ? incalzò il pesciolino d’argento- Cosa desideri. Pensaci bene, è l’ultimo regalo che posso farti.
-         Di questo non devi preoccuparti. Hai già fatto molto. Una cosa c’è che mi diverto a pensare e mi piacerebbe tanto; ma, non so se posso chiederlo. Non so se è giusto!
-         Prova. Dimmelo e ti aiuterò- rispose il pesciolino
-         Ecco! Non prendermi in giro, ma io, a volte, penso a come sarebbe bello essere grande.
-         Che cosa vuoi essere? Un gigante?
-         No, grande in quel senso. Voglio essere, grande! Un uomo già cresciuto e adulto. Uno grande. Vorrei provare a vedere cosa c’è oltre il bosco attorno al villaggio. Viaggiare per il regno. Conoscere nuove persone. Pensa a quante cose potrei raccontarti!
-         Il pesciolino lo ascoltò pensieroso e disse.
-         Sei proprio certo del tuo desiderio? Non pensi ai tuoi genitori? Non vuoi più giocare con gli altri bambini?
-         I miei genitori sono contenti ed io poi tornerò a trovarli sempre. Invece di giocare potrò fare tutto davvero. Pensa che bello! E poi, non preoccuparti perché tornerò a trovarti e raccontarti tutto quello che ho visto. Ci pensi?
-         Certo! Ricordati che la vita di un adulto è piena di pericoli e di fatica. Non ci sono più i genitori a pensare per te. Dovrai fare da solo! Sei pronto per tutto questo?
-         Si, è vero! Ci ho pensato; ma, in compenso potrò andare dove voglio. Potrò fare tutto a modo mio. Non ho paura della fatica, del lavoro e dei pericoli. Li affronterò e se uno non fa male, non deve temere niente. Così dice sempre mio padre.
-         Va bene – disse il pesciolino- torna a casa e domani, quando ti sveglierai, sarai un  giovane adulto. Ricordati che qui hai un amico. Fatti vedere qualche volta.
-         Certo- rispose il bambino – e corse via emozionato e raggiante senza guardarsi indietro e vedere la preoccupazione disegnata sulle sembianze del pesciolino d’argento.


CONTINUA


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