-Perché eri lì? – gli chiede Jeff
-Ero lì per i miei figli- risponde Carlos
- Stavano gareggiando? – chiede Jeff
-No. I miei figli sono morti tanto
tempo fa; ma, io ero lì , in loro memoria , per sventolare la bandiera americana e così ho avuto la possibilità di salvarti-
gli dice Carlos
-i tuoi figli sono morti?- gli chiede Jeff
– Si risponde Carlos- il grande era
un Marine ed è stato vittima di un cecchino in Iraq ed io sono rimasto distrutto dal dolore. Il piccolo non
ha resistito alla morte del fratello ad a vedermi in questo stato e si è
suicidato. Io desideravo ringraziarti.
-Tu vuoi ringraziare me? – chiede Jeff - Tu mi hai salvato!
-Si desideravo poterti ringraziare perché quando ti ho potuto salvare è stato come se avessi aiutato il mio figlio piccolo . Sai, tu me lo ricordi . Solo in questo modo sento di
poter ricominciare a vivere e di poter essere ancora utile a qualcosa.
Il senso di queste frasi, che ho cecato in qualche modo di riportare
riscrivendole con parole mie , rappresenta la svolta della storia e di tutto i film . Da quel momento, Jeff
Bauman troverà il senso del suo esserci nel rapporto con gli altri , nell’aiuto che la sua
persona, come simbolo ed esperienza, può comunicare. Questo gli consentirà di desiderare e di riprendere in mano la sua vita , assumendosi
addirittura la responsabilità di un altro essere : quel figlio che , alla notizia
della gravidanza della compagna Erin, aveva pensato di rifiutare .
Per tutta la prima parte del film la figura del protagonista era
rimasta avvolta da un’aura di mediocrità e inadeguatezza, pur mostrando il
sentore di quella sensibilità che gli
permetterà in seguito di crescere e di cambiare. Anche dopo l’attentato, in cui aveva perso le gambe,
pur trattato come un eroe nazionale “The
Boston Strong” manteneva una debolezza ed instabilità interna che non gli
consentivano di provare a riprendere in mano la
sua vita.
Ancora una volta la lezione per tutti noi è che il dono più grande , il
senso della nostra stessa identità, è riposto
in quello che riusciamo a dare a chi ci sta vicino.
Niente a questo punto potrà scalfire la nostra persona e saremo “stronger” anche di fronte ad una incredibile e potente violenza terroristica
che cerca di distruggerci :
Tratto da una storia vera, raccontata
nell’omonimo romanzo di Jeff Bauman e
Bret Witter, “ Stronger” è un film (2017) diretto da David Gordon Green che si
è avvalso della sceneggiatura di John
Pollono.
E’ bello pertanto vedere nelle
ultime immagini del film le scene
vere della nascita della figlia di Jeff Bauman e della conclusione serena
della maratona di Boston al cui arrivo Jeff potrà finalmente abbracciare la moglie Erin, che vi aveva partecipato come nella precedente
funestata dall’attentato.
Molto
bravo e credibile Jake Gyllenhaal ( che ha partecipato anche alla produzione) nei
panni di Bauman, e di Tatiana Maslany in quelli di Erin.
Stronger “
Il più forte” è stato
presentato in anteprima mondiale al Festival Internazionale cinematografico di
Toronto l’8 settembre 2017, con un buon riscontro da parte della critica e del
pubblico, ed è uscito successivamente negli Stati Uniti il 22 settembre 2017.
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