mercoledì 8 dicembre 2021

CRY MACHO - Ritorno a casa

 



L’ultimo film di Clint Eastwood si basa sulla sceneggiatura intitolata “Macho” scritta agli inizi degli anni settanta da N. Richard Nash. Lo stesso la sottopose  alla  20th Century Fox  che tuttavia la rifiutò due volte. A quel punto Nash trasformò la sceneggiatura in un romanzo dal titolo Cry Macho che pubblicò nel corso del 1975 ricevendo delle critiche positive ed insistette fino alla sua morte , avvenuta  nel  2000 ,  per la sua realizzazione  senza tuttavia riuscire a concretizzarla. Negli anni successivi molti artisti si dimostrarono interessati al ruolo di protagonista della storia  ma bisognerà arrivare all’ottobre 2020  per l’annuncio di Clint Eastwood come regista, protagonista e produttore del film per la Warner Bros sulla  base della sceneggiatura originale di Nash, rivisitata da Nick Schenk.

La storia vede Clint Eastwood  nei panni di un anziano cowboy , allenatore di cavalli ed ex star di rodeo , che  essendo stato aiutato economicamente nei momenti difficili della sua vita , in particolar modo dopo la morte della moglie e del figlio a seguito di un incidente automobilistico, dal suo  capo e amico  Howard Polk,

decide di ricambiarlo aiutandolo a riportare in Texas  dal Messico  il figlio “ Rafo”. Questi vive  con la madre alcolizzata da cui Polk si è separato molti anni prima  e sembra essere  vittima di abusi e violenza.

“Mike “Milo ( Eastwood) decide pertanto di partire per il Messico e ,trovato “ Rafo”, lo convince a seguirlo nel Texas per ricongiungersi col padre. Ha inizio così la vera storia del film in cui attraverso la narrazione degli avvenimenti succeduti nel corso del viaggio di ritorno e l’analisi del rapporto fra il vecchio ed il nuovo potenziale cowboy si ha modo di riflettere sulla mentalità, sui valori e sulle loro scelte di vita .

Il mito dell’essere “ macho” che è stato la bandiera del vecchio “ Mike” e l’obiettivo  del giovane “ Rafo”  non viene distrutto ma ridimensionato ed in qualche modo s’impara a tener conto che la vita con le sue incertezze e delusioni  risulta più contradditoria che lineare e spesso  dobbiamo imparare  a superare l’atteggiamento “macho” per godere e rispettare quei rari momenti di serenità e di benevolenza gratuita che riusciamo a cogliere nei rapporti con gli altri.

E’ inevitabile nel corso della visione dell’opera  cinematografica tendere ad identificare il protagonista “Mike” Milo con l’anziano Clint Eastwood che abbiamo imparato ad apprezzare come giovane pistolero nei film di Sergio Leone, come ispettore Callaghan ed in seguito  come grande regista di ottimi film a cominciare da “ Gran Torino”. E’ inevitabile guardare con attenzione a come il grande vecchio si e ci proponga attraverso il suo personaggio  di vivere una vita fino in fondo aperta verso nuove esperienze  positive  ed in cui l’affettività verso gli altri , la natura ed il rispetto siano sempre occasioni di nuova vitalità e serenità.

Bella la canzone di Will Banister “ Find a New Home” che ci accompagna  all’inizio ed alla fine del film  ed altrettanto bella la colonna sonora  originale curata da Mike Mancina.

Oltre all’incredibile presenza scenica di Clint Eastwood non possiamo non citare la buona prova artistica degli altri principali protagonisti come Eduardo Minett( Rafael "Rafo" Polk) ,Natalia Traven ( Marta) e Dwight Yoakam( Howard Polk), Fernanda Urrejola ( Leta).


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