Ci sono , ci sono stati e ci saranno sempre in mezzo a noi
degli esseri speciali che si muovono spesso al di fuori della nostra immediata
comprensione e sembrano dotati di poteri sovrannaturali capaci di sovvertire
l’andamento della storia umana. I
potenti di turno sanno benissimo che la loro forza è grande e vorrebbero averli
alleati per poter vincere le proprie
battaglie, spesso invece destinate alla sconfitta. Quello che ,tuttavia,
caratterizza questi esseri, ed in particolare i nostri quattro Freaks
individuati da Mainetti e mostrati al
grande pubblico mentre si esibiscono all’interno del modesto Circo Mezzapiotta
, è la loro incontenibile umanità, lo spirito di fratellanza che li unisce ,
l’impossibilità congenita di utilizzare i propri poteri contro l’umanità
e men che mai per una violenza gratuita sugli altri al fine di dominarli.
Gabriele Mainetti e Nicola Guaglianone (
autore del soggetto e della sceneggiatura insieme a Mainetti ) ambientano la
storia nel 1943 , alla fine della seconda guerra mondiale ,in una Roma occupata
dai nazisti. Il circo Mezzapiotta a causa delle difficoltà legate ai
bombardamenti e alla guerra rischia di chiudere la propria attività e pertanto
Israel , un ebreo , padrone del circo ,
che è stato quasi un padre per i nostri
quattro Freaks protagonisti della storia , propone loro di tentare la
fuga in America.
Ma chi sono questi
esseri diversi dotati di poteri speciali?
Matilde è una ragazza elettrica che emana energia e fulmina chiunque la tocchi;
Cencio è un ragazzo albino che ha
la capacità di controllare e dirigere
sciami di insetti, Fulvio è un "uomo bestia", con
l’intero corpo ricoperto da una folta pelliccia
e dotato di forza sovrumana; L’ultimo
freak è Mario, un nano con un leggero
ritardo mentale, che come una calamita riesce ad attirare e manipolare a suo
piacimento tutti gli oggetti metallici .
I nazisti nella Roma occupata hanno
anche un loro Circo : il Berlin Zircus diretto da un personaggio inquietante : “ Franz”, un eccezionale pianista, con sei
dita per mano, che possiede anche dei
particolari poteri di premonizione del futuro. Egli vede così la prossima
sconfitta del Terzo Reich e la morte di Hitler. L’unica possibilità di cambiare
il corso della storia e del futuro è
quella di asservire alla causa nazista dei freaks dotati di superpoteri di cui percepisce l’esistenza.
E’ su queste premesse che si sviluppa il magnifico racconto
di Mainetti che a tratti sembra far rivivere quello spirito presente nella
magia di alcuni film di Fellini , con personaggi diversi ma incantevoli come
quelli di Gelsomina e Zampanò del film “La Strada”. Il tutto accompagnato da una colonna sonora bella e che ti coinvolge emotivamente composta dallo stesso regista Mainetti insieme
a Michele Braga. Per queste musiche
hanno ottenuto il premio Soundtrack Stars Award 2021 per la migliore
colonna sonora tra i film in selezione ufficiale alla 78ª Mostra internazionale
d'arte cinematografica di Venezia.
La bellezza della storia e del film è tuttavia quella
che queste persone speciali , queste
persone che regalano all’umanità i propri superpoteri, permettendoci di avanzare nelle scoperte scientifiche così
come nelle tappe di civiltà , non sono
disponibili e non possono proprio esercitarli in modo violento asserviti ai
potenti di turno. La loro stessa natura non lo rende possibile e tutto questo, di fatto, diventa la cartina di tornasole che
rivela impietosamente la debolezza ed il
vuoto esistenziale di chi rincorre disperatamente, anche con l’utilizzo della
violenza, il dominio sull’altro.
Forse le scene più belle del
film sono legate al personaggio della giovane Matilda che riuscirà a dominare ed utilizzare
finalmente positivamente il proprio potere di donna elettrica battendosi e
riunendosi alle persone che ama. Una piccola raccomandazione ai possibili
spettatori del film: guardate con attenzione
i disegni che accompagnano i titoli di coda. Sempre accompagnati da una
stupenda musica , possiamo vedere delle
scene dove sono rappresentati avvenimenti e personaggi che hanno avuto un ruolo
importante nella storia dell’umanità nei
campi della cultura , dello sport , della politica ecc ( Rita Levi Montalcini, Nelson Mandela,Il muro
di Berlino,La guerra in Vietnam,Lo Sputnik,Il disastro nucleare di Chernobyl,Le
proteste di piazza Tien An Men,Il goal di Maradona "la mano di Dio",Papa
Francesco in piazza Vaticano deserta durante il lockdown, Muhammad Ali
ecc. ecc.)
Dopo oltre cinque anni dal suo
precedente film “ Lo chiamavano Jeeg Robot”
Mainetti non ci delude con il suo nuovo film “ Freaks out”;ma, semmai,
ci sorprende piacevolmente. E’ interessante ed originale sia il racconto , sia la sua modalità
realizzativa. Una citazione va fatta anche nei confronti della bella Scenografia
curata da Massimiliano Sturiale, dei Costumi di Mary Montalto e del Trucco curato
da Federico Carretti, Davide De
Luca, Emanuele De Luca, Marco Perna, Diego Prestopino e Barbara Tovazzi.
Mainetti ha potuto
anche usufruire, per la realizzazione
del suo film, dell’ottima recitazione di Claudio Santamaria( Fulvio) Aurora
Giovinazzo(Matilde) Pietro Castellitto( Cencio) Giancarlo Martini( Mario)
Giorgio Tirabassi( Israel) Franz Rogowski (Franz) e Max Mazzotta( Il Gobbo).
Come accennato in precedenza, il film è stato presentato in
concorso alla 78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia l'8
settembre 2021 dove ha ottenuto anche il
Premio Pasinetti Speciale e il
Leoncino d'oro, assegnato dalla giuria dei giovani di
Agiscuola.
Nessun commento:
Posta un commento