Riccardo Milani con la sua sensibilità sociale, combinata al
gusto per l’uso moderno della “commedia all’italiana”, ci conduce con questo film in un “ mondo a parte”, quello con cui definisce la piccola località
abruzzese in cui si svolge la storia che
ci racconta e che da il titolo al suo
film.
Ci troviamo nel piccolo paese marsicano di Rupe, nome
di fantasia di Opi, nel cuore del parco nazionale d’Abruzzo bello ,
naturale, lontano dalla frenesia dei
grandi centri urbani ma destinato, forse, a scomparire
nel futuro a causa della mancanza di adeguate prospettive di
lavoro e di servizi che permettano ad
una comunità di vivere con dignità e di prosperare verso un futuro migliore.
In questa situazione, già difficile , sta per chiudere anche
la piccola scuola intitolata a Cesidio Gentile, il poeta e pastore
abruzzese noto come "Jurico".
La scuola pluriclasse, a causa del calo demografico ,sembra
essere destinata alla soppressione e al conseguente accorpamento con quella di
un centro turistico dell'Alto Sangro, il paese immaginario di Castel Romito .
Queste sono le premesse
della situazione in cui viene catapultato l’insegnante Michele Cortese (
Antonio Albanese ), recentemente trasferitosi da Roma in quella scuola , che ,insieme
alla vicepreside Agnese( Virginia Raffaele) e coadiuvati
dal collaboratore scolastico Nunzio ( Sergio Saltarelli) ,cercheranno in
tutti i modi di salvare la scuola , mantenendola in vita e dando così al paese
un servizio essenziale per la sua sopravvivenza.
Si entra così nel vivo del racconto che usa sapientemente la simpatia e l’umorismo
di Albanese e della Raffaele per
raccontarci la storia con il metodo
della commedia all’italiana, non trascurando
neanche l’avvio di una storia d’amore che nasce tra i due protagonisti.
Il tema trattato è importante perché ci ricorda come i
nostri bellissimi borghi , di cui l’Italia
è costellata, rischiano spesso di non
riuscire a sopravvivere , stimolando immediatamente una riflessione su quelli che
sono i temi della carenza dei servizi , del lavoro , della denatalità , della
mancanza di uno sviluppo sostenibile .
Accanto a questi MIlani con coraggio e chiarezza, ci pone di
fronte ad una possibilità immediata di vita e di speranza, intravista già con
chiarezza in quella che fu l’esperienza di rivitalizzazione di alcuni borghi
della Calabria operata da Mimmo Lucano,: procedere utilizzando l’integrazione dei migranti che arrivano in
Italia.
Come non pensare immediatamente anche alle splendide
immagini del film “The Old Oak” di Ken
Loach che ci parlano ancora dell’importante
ruolo dell’integrazione dei migranti nel processo di rivitalizzazione dei
piccoli borghi inglesi, in crisi di sopravvivenza!
Le immagini del film scorrono veloci sullo schermo
regalandoci momenti di umorismo, riflessione e a tratti anche di commozione,
accompagnate dalla colonna sonora originale composta da Piernicola Di Muro e da
due canzoni di Ivan Graziani: “Taglia la testa al gallo” e la bellissima “Agnese”.
Riccardo Milano ha scritto e diretto il film curandone anche la sceneggiatura insieme a Michele Astori.