sabato 23 luglio 2016

MARE















Due strisce folte di nero e di bianco sormontano gli occhi,
fessure  sottili di luce nella roccia del volto.
Protetto  dal vocio tutt’intorno,
il vecchio siede assorto nella notte
Sulla sedia accanto all’uscio di casa.
Di fronte….. pezzi  di  nero inchiostro stellato
si confondono con la sagoma della ringhiera
e di  Salamina   che chiude l’orizzonte.
Ferro e fuoco d’Occidente e d’Oriente!
Quanti morti su quell’acqua 
che, adesso,  riflessi di  luna grande, rossastra,
incombente,  striano di colore.
Mare, succo  nero di seppia,
Mare, vita perenne di giovinezza ,di maturità,di vecchiaia.
Mare che hai portato i sogni di un ragazzo oltre l’orizzonte,
Restituiscine uno a chi ti guarda  sul finire del tempo.
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