venerdì 25 novembre 2016

STILL LIFE


Still Life è un film del 2013 prodotto da  Umberto Pasolini, che  ne ha anche scritto il soggetto e curato la regia e la sceneggiatura.
E' la seconda opera del regista  che, come produttore, ha invece al suo attivo il successo  del film  "Full Monty - Squattrinati organizzati",del 1997, diretto da Peter Cattaneo, campione d'incassi con oltre 250 milioni di dollari in tutto il mondo.
Still life  è stato presentato alla 70ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, dove ha vinto il premio per la miglior regia nella sezione "Orizzonti".
La storia, ambientata  in Inghilterra, segue il lavoro dell'impiegato comunale John May, interpretato da Eddie Marsan,  incaricato  di rintracciare i parenti  e gli amici più prossimi di persone morte sole e dimenticate. 
Il senso della solitudine  e la disattenzione di un mondo come il nostro, troppo pieno d'impegni, di scadenze e di una frenetica velocità sono forse il vero motivo conduttore del film .
Al contrario, l'impegno e l'attenzione del triste e solitario impiegato comunale  May verso la vita di questi sconosciuti sono forse l'indicazione ed il messaggio più forte di riscatto espresso da quest'opera cinematografica. 
Quando la solitudine di Jhon May  sarà squarciata dal sorriso e dall'invito della gentile figlia di Billy Stoke (l' alcolizzato  morto  in solitudine a pochi passi dalla sua casa di cui sta curando il funerale),la morte arriverà all'improvviso. Quasi  come una metafora della fine di un uomo solo e dimenticato e la nascita di una nuova vita.
Lo stesso funerale,  totalmente isolato e dimenticato, sarà magicamente affollato dai fantasmi di tutte le persone  morte di cui lui strenuamente si era occupato e di cui aveva ricostruito la vita e gli affetti più cari. 
A pochi passi da lui si svolge  il funerale di Billy Stoke  che,  grazie al suo interessamento, vedrà la presenza delle due figlie, del nipotino, dei suoi più vecchi e nuovi amici , della donna che lo aveva amato. 
L'ultimo sguardo di Kelly ( Joanne Froggat),la figlia di Billy Stoke sarà per lui, per quel funerale solitario che si svolge lì,  a pochi passi di distanza.
Tante , troppe persone vivono dimenticate anche dai parenti più stretti e dagli amici più cari. Vivono in una solitudine, fatta di piccoli gesti quotidiani  ripetitivi  e rituali,  molto più diffusa di quello che si pensi; in un mondo moderno che si vanta di essere  la società dell'informazione e della comunicazione.
 Il film ci indica la strada dell'impegno e dell'attenzione verso gli altri come  percorso per ritrovarci insieme fuori dalla solitudine.
 

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