Privo di una coscienza di classe, che consenta il superamento, all’interno
di una prospettiva di cambiamento sociale comune, della sofferenza individuale, e
di fronte ad una società che ti emargina, gli ultimi sono destinati a scontrarsi
selvaggiamente fra di loro ed, in molti casi, ad accontentarsi anche di una
condizione “parassita” nei confronti delle classi agiate. Parassita, si ,come qualsiasi organismo animale o vegetale che viva a spese di un altro e
non di vita propria.
Paradossalmente, nel film “ Parasite” , le classi dominanti , pur se evidentemente costituite da privilegiati,
mostrano una gentilezza d’animo ed una superiorità di comportamento umano ed intellettuale
rispetto ai subordinati; mentre,
contemporaneamente, ne disprezzano i lati più negativi stereotipati nell’emanazione di un odore fisico insopportabile
di cui gli stessi sono macchiati indelebilmente.
Oggettivamente, i componenti delle classi elevate si mostrano
superiori e risultano desiderati ed
invidiati da chi non ha mai raggiunto la loro posizione e vive nella miseria e nell’emarginazione.
Bong Joon-ho nel suo film ci mostra una classe subalterna intelligente , abile , furba ed, in qualche
caso, anche colta; ma, che non prefigura mai una visione alternativa della
società in cui la propria condizione di miseria possa essere riscattata.
Essa si muove , utilizzando comportamenti spesso al di fuori dell’ambito della legalità, per la propria sopravvivenza e lotta
anche brutalmente contro gli altri emarginati.
E’ sostanzialmente subalterna alle classi elevate anche se, alla fine, è
possibile il verificarsi di un atto di ribellione individuale quando risulterà insopportabile subire, addirittura, il loro disprezzo fisico.
Il film “ Parasite” è ambientato nel Sud Corea, ma i fenomeni di disgregazione
, frammentazione e precarizzazione del lavoro
stanno diventando un problema mondiale che investe tutte le nostre società,
sull’onda della globalizzazione, scatenando
tensioni e conflitti.
Il grido d’allarme ed i contenuti del film che ne estremizzano
scenicamente le problematiche ci riguardano tutti e giustificano il successo di critica e di
pubblico che lo hanno portato, fra l’altro, ad ottenere la Palma d’oro per miglior
film al Festival di Cannes 2019.
In “ Parasite” ,la speranza, pur
presente nelle componenti più giovani
delle classi subalterne, rimane quella di riuscire ad elevarsi socialmente con un
investimento personale nella formazione. Grazie alla nuova condizione economica
raggiunta sperano di potere liberare se stessi e gli altri componenti della
famiglia dalla miseria , emarginazione e dall’eventuale condizione di “
Parassita”.
E’ questa l’unica possibilità presente all’interno di una realtà
contraddistinta da una pesante e stabile divaricazione sociale: una strada del
tutto individuale.
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