Siamo nel 1927 e Ma Raineys e la
sua band si ritrovano in uno studio musicale di Chicago per incidere un album
con i loro principali successi. Tra questi vi è il pezzo musicale “ Ma Rainey’s
black bottom” che da il titolo all’opera teatrale di August Wilson ed al film
diretto da George C. Wolfe che ne è l’adattamento cinematografico. Il black bottom nei primi anni 20 negli USA
era un ballo molto diffuso prima all’interno della comunità di colore e successivamente in tutta la popolazione americana . Il ballo
poteva essere ballato da soli o in coppia
e le sue movenze sensuali seguivano la musica proposta dagli artisti di
colore. Tra questi, negli anni venti, fu
molto importante proprio Ma Rainey’s che,
interrogata sul genere di musica che
cantava, coniò il termine blues, venendone così ricordata come la madre .
Come si è accennato, “Ma Rainey's
Black Bottom” è un opera teatrale
di August Wilson e costituisce il secondo capitolo del cosiddetto “
Ciclo di Pittsburgh” che raccoglie dieci
storie sulla vita degli afroamericani, una per ogni decennio del XX secolo.
Il film, ripercorrendo fedelmente la trama dell’opera di Wilson,
sviluppa la storia nell’arco della giornata
in cui si effettua l’incisione dell’album musicale e analizza il
rapporto fra questi artisti di colore ed il sistema della produzione
discografica gestito totalmente dai bianchi. Anche in questa esperienza , il
musicista di colore rivive lo stesso percorso di spersonalizzazione e
sfruttamento che ha già vissuto durante tutto il corso della propria vita all’interno della società americana. Questa
esperienza, tuttavia , pur se affrontata nel film facendo riferimento ad una
specifica storia ed al rapporto fra persone di colore e bianchi, in
realtà raggiunge tutti noi spettatori perché
riesce a generalizzare i suoi contenuti parlandoci sostanzialmente del rapporto
di subordinazione che ogni lavoratore o
settore sociale debole vive nei confronti di coloro che, disponendo dei
capitali, gestiscono e determinano le
attività economiche . L’aspetto ancora più interessante è la presentazione dei
due protagonisti, entrambi dotati di qualità personali di eccellenza, ma che
seguono un percorso di ricerca della propria affermazione e del rapporto con il
potere economico totalmente diverso. I due brillanti musicisti sono la cantante blues Ma Mainey’s e il
cornettista Levee che fa parte della sua band. La prima è ormai una cantante
affermata , una leggenda della musica afroamericana , che è giunta all’apice
del successo ed accetta di prestare la
sua arte ad una casa discografica. Portatrice di un prodotto ambito, è lei che
può permettersi di dettare i tempi ed i modi del suo utilizzo, necessario alla casa discografica per poterci
guadagnare sopra.
Ma Rainey’s è perfettamente consapevole di
essere ricercata ed ambita perché la sua musica possa essere venduta con profitto, consentendo l’arricchimento
delle case discografiche, e tristemente commenta che nessuno di loro s’ interessa veramente a lei e a quello che
rappresenta la sua musica.
E’ comunque un personaggio vincente per quello
che le è possibile .
Il cornettista Levee è, al
contrario, pieno di talento e di creatività ,ma non riesce a perseguire e
costruire una storia di successo reale fra la gente che gli permetta poi di
lottare ad armi pari con il potere economico. Levee tenta d’introdurre elementi
del nascente jazz negli anni 20 ed
all’interno delle esecuzioni blues di Ma Rainey’s , ma viene aspramente
redarguito dalla stessa che lo accusa di voler snaturare la sua musica fino a giungere ad una definitiva rottura.
D’altra parte, la sua capacità creativa , che gli permette di scrivere pezzi
musicali eccellenti, lo porta a cercare
una personale affermazione come autore ed esecutore puntando tutto sull’aiuto
della casa discografica, non pensando,
invece, di cominciare a costruire con una propria band il successo di pubblico.
Alla fine, Levee
apparirà come l’elemento perdente della storia. Pur dotato di una classe
superiore, egli subirà una sconfitta sia nei confronti della sua passione
amorosa nei confronti della bella Dussie
Mae ( Taylour Paige) sia nei confronti del suo successo artistico subendo, una
vera e propria spoliazione ed emarginazione.
Peccato che dopo uno svolgimento
della storia interessante , drammatico e convincente, proprio nella parte finale in cui esplodono le contraddizioni ci lasci delusi. In particolar modo , la
sceneggiatura risulta del tutto deludente ed incapace di coinvolgerci
profondamente , abbassando di colpo la qualità di questa interessante opera
cinematografica, che, altrimenti,
sarebbe stata sicuramente in corsa per
miglio film agli Oscar 2021. Rimane a consolarci la magnifica interpretazione dei protagonisti Chadwick Boseman ( Levee) e Viola Davis ( Ma
Rainey’s) che hanno ricevuto entrambi la nomination all’Oscar 2021,
rispettivamente come miglio attore e migliore attrice protagonista. Sarei
particolarmente contento se il
premio Oscar per il miglio attore andasse quest’anno a Chadwick Boseman perché,
dopo averci regalato una stupenda interpretazione , successivamente al completamente del film, è morto per un
cancro al colon che lo tormentava da
anni , di cui non aveva mai parlato pubblicamente e che non gli ha impedito di
continuare a lavorare per questo film. Per la sua interpretazione Boseman ha comunque già vinto il Golden Globe
2021.
A completare il buon cast degli attori mi
sembra giusto citare quelli che hanno interpretato il ruolo degli altri
componenti della band di Ma Raineys e precisamente Glynn Turman ( il pianista Toledo) Colman
Domingo (il trombonista Cutler) e
Michael Potts (il bassista Slow Drag).
“Ma Rainey’s Black Botton “ ha ottenuto anche la candidatura all’Oscar
20121 per la migliore scenografia a Mark Ricker, Karen
O’Hara e Diana Stoughton, per i migliori costumi a Ann Roth e per il miglior trucco a Sergio
Lopez-Rivera, Mia Neal e Jamika Wilson
che insieme hanno ricreato perfettamente l’atmosfera degli anni venti a
Chicago grazie anche alla buona fotografia di Tobias Schliessler e le
musiche curate da Branford Marsalis.
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