Ma come guidi….Come al Luna park?
Prendi le curve tonde ?!?
Le devi tagliare ….Le devi tagliare – grida Loris alla sorella
Giulia, diciassettenne pilota di talento ma, ancora grezza, che deve crescere
per poter vincere il campionato italiano GT.
Quel campionato bisogna vincerlo, altrimenti, Minotti, il
produttore, che ne ha finanziato la partecipazione, si prenderà la casa.
A quel punto, Giulia e il fratellino Nico, rimasti orfani e
ancora minorenni dopo la morte del padre, colpito da un infarto ai box durante la gara della figlia,
verrebbero divisi e affidati ad altri, perché lui, Loris, è un tossico.
Non è affidabile, non guadagna niente e, senza casa, sono persi.
Eppure, dovevi vedere come lo guardavano tutti, mentre accompagnava
Giulia ai box, prima della gara.
- Guarda chi c’è: “Il ballerino”!
Si, era stato “Il
ballerino”, veloce come il vento. Era stato proprio lui, Loris Di Martino, uno
dei piloti italiani più forti della categoria GT; ma, erano passati dieci anni
e, dopo la divisione fra i genitori e i litigi con il padre, aveva mandato
tutti al diavolo.
Si, era un tossico! E
allora?
Alla morte del padre era tornato per rivedere la sua casa e i
suoi fratelli: Giulia e Nico. Nico gli si era affezionato. Capiva che Loris era
forte ….. era figo!
Giulia, era Lei quella veramente in gamba !
Ooh! Non era mica facile la ragazza …eeh! Quando s’inc…va, non
ce n’era per nessuno!
Ma poi, avevano trovato un accordo. La sua presenza aveva
permesso ai fratelli minorenni di restare nella casa, insieme a lui; poi, aveva
aiutato Giulia a migliorarsi come pilota e si vedeva che lei era contenta e
imparava bene.
Ora, aveva fatto quella caz…..ta e aveva rovinato tutto!
Prima, il litigio con quello stron…. E poi l’incidente di Giulia
che si era risvegliata, che la gara era già finita ed il campionato GT perso,
proprio mentre era li, lì per vincerlo.
Avevano perso la casa con quello che comportava. Nico portato
via e affidato a degli estranei. Nico che ormai voleva stare con lui, col
Loris, Giulia che non gli parlava e lui nella
mer……
Minotti ….la faccio io la gara … “ L’Italian race” ,… quella che
avevi proposta a Giulia per saldare il debito con te e riavere la casa.
Quella è una corsa per disperati , Loris ! Pensaci bene- gli aveva
risposto Minotti –
E il Loris gli aveva detto
che la gara andava bene per lui . Perché... di disperati veri... ne sono
rimasti pochi. E lui era uno di quelli .
Stefano Accorsi , Matilda De
Angelis ed anche il piccolo Giulio Pugnaghi (Nico) ci raccontano con grande
partecipazione e bravura questa storia diretta da Matteo Rovere, liberamente ispirata alla vita del pilota di rally Carlo Capone.
Stefano Accorsi ,premiato col Nastro d’argento come miglior
attore protagonista , non è una sorpresa e si conferma uno degli attori
italiani più bravi;ma, personalmente ,mi è molto piaciuta Matilda De Angelis
che avevo già apprezzato nello sceneggiato televisivo “ Tutto può succedere”
.La stessa è stata premiata col premio Biraghi ed inoltre come migliore attrice
rivelazione al Premio Flaiano ed al Festival di Taormina
La conclusione del film vede i tre fratelli che finalmente si
abbracciano, formando quella famiglia che non erano mai stati : Ognuno
mantenendo la propria vita , diversa da quella degli altri, ma uniti nell’affetto
e nella solidarietà. Senza pretendere che nessuno sia diverso da quello che
è.Un finale che non risulta banale, né consolatorio, ma che ci aiuta ad avere
un punto di vista positivo rispetto ai disagi vissuti soprattutto dai figli
delle coppie separate
Un' ultima parola d’apprezzamento per l’equilibrio della
costruzione del film, che ci avvince e ci carica d’adrenalina , coinvolgendoci
nella guida dei bolidi sui circuiti del campionato GT, mentre si svolge questa
storia.
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