Certo, Don Chisciotte può anche
essere ucciso; ma, ci sarà sempre qualcuno disposto a prenderne il posto.
Ci sarà sempre qualcuno
desideroso di uscire allo scoperto, lasciare una vita oscura e monotona ed
impugnare la lancia e la durlindana per combattere i fantasmi e gli incubi
della sua mente o gli orrori della società che lo circonda. Tutto, pur di
liberare il mondo dal male e , novello
cavaliere, raggiungere e liberare il
cuore dell’amata.
Accanto a lui ci sarà sempre un
Sancho Panza, scudiero e compagno fedele.
Un servitore desideroso
d’apprendere, di collaborare alle gesta del cavaliere e, se sarà il caso, anche
disposto a rischiare la vita per salvarlo.
Con questo film “L'uomo che
uccise Don Chisciotte (The Man Who Killed Don Quixote)”,liberamente
ispirato al Don Chisciotte di Miguel de Cervantes, Terry Gilliam ci trasporta in una dimensione
particolare, alternando la visione
fantastica al ricordo e alla
realtà presente, in un gioco rappresentativo funzionale, comunque, alla
crescita del sentimento e dell’animo del protagonista.
E’ particolarmente riuscito l’intreccio fra la
ricerca artistica del protagonista (Toby) e l’esplodere del suo sentimento
amoroso verso Angelica.
Convincenti e bravi Adam
Driver (Toby Grisoni) , Joana Ribeiro ( Angelica) e Jonathan Pryce ( Javier “ Don Chisciotte”)
Il film è anche noto come uno dei più tormentati
tentativi di formazione di un’opera cinematografica . Ci sono voluti, infatti, ben otto tentativi e quasi vent’anni da
parte del regista per la sua realizzazione.
Lo ringraziamo per la sua
costanza che ci ha permesso di poter gustare questo film avvolgente e affascinante.
Il
film è stato presentato fuori concorso al 71° Festival di Cannes come film di chiusura dello stesso.
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