La magia di poter gestire
autonomamente la propria fisicità, al di là dei limiti del tempo, che
producono l’invecchiamento, o al di là della bellezza o bruttezza originali, è
forse uno dei sogni segreti dell’umanità.
Una rivincita sul naturale decadimento o sulla disparità fisiche delle
condizioni di partenza.
La possibilità di esercitare ancora la seduzione ed il desiderio.
Tutto questo è in qualche modo una possibilità legata alla realtà
virtuale.
Si , certo , comporta la menzogna. Dovrai creare un profilo falso della
tua identità fisica e rinunciare alla tua naturalezza. Dovrai rinunciare
soprattutto ad essere desiderata per quello che sei veramente.
Ma poi…….. chi sei veramente? Chi ti rappresenta meglio…….. il tuo
fisico o la tua anima?
La tentazione è grande!
Claire , una bella donna cinquantenne,
una brava docente universitaria , si ritrova all'improvviso sola. Il suo
rapporto sentimentale, a cui si era completamente dedicata, è finito e le è stata preferita una ragazza ventenne.
Claire desidera ancora essere amata e desiderata. Dapprima, si rende
disponibile a rapporti saltuari di puro piacere, che non vanno al di là di questa dimensione. Ad un certo
punto, si fa tentare dalla realtà virtuale e si presenterà con il volto di una
giovane ventenne. Forse, quasi per dimostrare a se stessa di essere ancora una
persona desiderabile, come era stata in passato, da giovane: il suo profilo migliore.
Il gioco le riesce in parte perché la fisicità incombe su ogni nostra
storia. Perché ,in realtà, corpo e mente sono indissolubili.
Il limite della realtà virtuale presto o tardi arriva; a meno di non
uscire mai dalla stessa ed accontentarsi solo di quella dimensione che,
tuttavia, ad un certo punto si dimostra per quella che è : virtuale, appunto.
La storia e la ricerca del film cercano di esplorare le varie
possibilità e le conseguenze personali
insite in un rapporto ed in scelte di questo genere, mostrandoci , alla fine,
i limiti ed in qualche modo la patologia ad esso connesse.
Riuscirà Claire ad avere una nuova possibilità nella vita reale? Sarà la
vita stessa a deciderlo.
Un film interessante ed attuale “ Il mio profilo migliore” ( Celle que vous croyez ) propostoci dal regista francese Safy Nebbou e tratto dal romanzo “Quella che vi pare” di
Camille Laurens. Brava e credibile nel ruolo della protagonista la stupenda Juliette
Binoche. Ottima l’interpretazione anche di François Civil nel ruolo del giovane fotografo Alex e di Nicole Garcia
in quello della psicoterapeuta.
Il film è stato presentato al Festival di Berlino 2019 nella sezione
Berlinale Special.
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