L’aereo continuava a sorvolare l’Atlantico; ma, già nel
video davanti al mio posto potevo vedere
che la sua traiettoria puntava su Cuba.
Erano passate dodici
ore dalla partenza!. Era il viaggio più lungo che avessi mai fatto e lo
aspettavo da tanto tempo!
Ricordo che dei miei
cari compagni di studio universitario mi
avevano invitato a passare un’estate a Cuba
e visitare anche l’Isla de la Juventud. Io non potevo andare : non avevo
nessuna disponibilità finanziaria per un viaggio del genere e mi era rimasto
sempre il desiderio di visitarla un
giorno . Presto o tardi! Adesso ero lì, sull’aereo che stava atterrando a Santiago.
Eravamo arrivati a Cuba,
sul Mar dei Caraibi : un mare che bagna tante isole e le cui onde sono state solcate da tanti
navigatori e pirati.
Santiago è la seconda città di Cuba per importanza e ne è
stata anche la capitale fondata nel 1515 dal conquistatore spagnolo Diego
Velasquez.
Sbrigate le prime formalità ci dirigiamo verso l’albergo che
ci accoglie con la sua aria elegante e coloniale
La sua vicinanza al centro della città ed al Parco Cespedes ci permette , posati i bagagli , di dare un
primo sguardo alla città.
Mi colpiscono subito i colori pastello di molti palazzi e la variopinta presenza di tante persone di tutte le razze
che passeggiano tranquillamente per le strade.
In passato, Santiago fu uno dei porti dell’America
Centrale in cui sbarcarono migliaia di schiavi provenienti dall’Africa e le loro
tradizioni e la loro cultura si sono fuse con quelle precedenti dominate dalla
colonizzazione spagnola.
Subito dopo, ecco l’immagine classica di una automobile
americana degli anni cinquanta .
Moltissime di queste auto furono abbandonate dai facoltosi
turisti americani durante il periodo
della rivoluzione cubana ed oggi
costituiscono un bene prezioso per molti cubani che utilizzano le auto , prese
in affitto dallo Stato, per trasportare
in giro i turisti con ottimi guadagni .
L’indomani, la prima meta è costituita dal Parco Cespedes e la vicina
Catedral de Nuestra Senora de la Asuncion
.
Superiamo lo spazio del parco ed entriamo nella Catedral che
ha dei caratteri di semplice bellezza
Dopo aver osservato le navate della Catedral, decidiamo di esplorare le ripide scale del
campanile per salire su in alto e godere
del panorama della città
Tutto molto bello!
Scendiamo in strada e
diamo un’ultima occhiata agli spazi del Parco Cespedes prospicienti la Catedral
prima di andare via e dirigerci verso la
visita del Castillo de San Pedro de la Roca del Morro, dichiarato dall’UNESCO
patrimonio dell’umanità nel 1997.
Prima di muoverci ,all’incrocio con la strada principale,
c’imbattiamo in uno dei veicoli di trasporto pubblico classici di Cuba
E adesso via verso il Castillo.
Costruito nel 1638 il Castillo rappresentava la più completa
ed efficace protezione della Baia di Santiago de Cuba ed ancora oggi rimane una delle fortificazioni dell’epoca meglio conservate .
Lasciato il promontorio del Morro su cui sorge il Castillo ci dirigiamo verso il Cementerio di Santa
Ifigenia dove sono sepolte alcune delle personalità più importanti della storia
cubana fra cui Carlos Manuel de Cespedes Jose Marti, Jose
Maceo, Mariana Grajales ( la madre della
patria) e Fidel Castro.
Non molto distante troviamo la Plaza de la Revolucion , uno
grande spazio monumentale all’interno di
cui
Si può ammirare la figura
a cavallo del generale maggiore Antonio Maceo, il recinto della
fiamma eterna , una grande scalinata , l’immagine di Fidel Castro.
Nel corso della visita alla città è piacevole perdersi per le sue strade e i suoi edifici camminando fra le persone vivaci e piacevoli . Spesso la musica aleggia
nell’aria, diffondendo i suoi motivi ed
il suo ritmo e coinvolgendo i passanti . In un quartiere popolare abbiamo anche
potuto vedere dei bambini che, guidati
da un allenatore, usavano la corsa sulla scalinata come allenamento sportivo.
Mentre i cani randagi riposano tranquilli sulla strada
Le giornate scorrono lente e piacevoli.
La luce del tramonto rende magica l’atmosfera della città e sembra salutare la fine della nostra
visita.
SANTIAGO Te Quiero!
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