lunedì 5 settembre 2016

Terremoto


Piccole bare di colore bianco
Avanzavano lente tra la gente,
Al suon della campana battente,
Guidate dal prete…  incerto e stanco.

Di nero vestite, madri piangenti,
Restavano unite nei lamenti.
Gole strette in un rabbioso pianto
Quelle dei padri, lì ..seduti accanto

Addio figlio… mio immenso amore!
Ho una spina nel cuore dal dolore!
Addio figlio… ma non te ne andare
Perché solo tu, mi puoi consolare!

Terra tremante, matrigna, crudele,
Ti ha nascosto ai miei occhi…. Figlio,
Tutto coperto di sangue vermiglio!
Ma io sempre, ti resterò  fedele.

Stavano mute  le genti intorno 
Ed il loro… caro sentir comune
Volgeva  mente e cuore immune
Al paese distrutto in un sol giorno.

Quel  bel luogo natio da ricostruire
Per ridare una  speranza ai vivi
Ed ai morti un letto per dormire
Nel campo,  sotto i grandi ulivi.

Questo  si agitava nella  mente
Andando tutt’insiem verso le tende,
Sotto il cielo freddo …., lentamente,
Come  il suo amar cammin pretende.

Nessun commento:

Posta un commento