mercoledì 18 ottobre 2017

Ammore e malavita


Quando Carlo Buccirosso inizia a cantare nel classico vibrato della canzone napoletana  mentre, chiuso    all'interno della bara,  si chiede  chi diavolo sia il defunto  di cui si sta celebrando il funerale, inevitabilmente lo spettatore comincia a sorridere per poi liberare l'animo in una risata che l'accompagnerà durante tutta  la proiezione del film. 
I Manetti Bros ci regalano dopo "Song e Napule " un'altro film ambientato nella capitale partenopea, aggiungendo a un  copione  del tipo "azione -poliziesco"  una solida  base d'ironia  e  romanticismo.
Il tutto  all'interno di una struttura di "musical-sceneggiata", che guarda con amore ed interesse alla realtà napoletana.
C'è chi ha visto anche l'influenza del  Musical americano; ma, più che al recente La La Land , il richiamo esplicito è nei confronti di Flashdance e della sua splendida canzone "What a feeling " che, modificata con un  testo in napoletano,  ci regala uno dei momenti da "applauso" del film.
Cantata da una superba Serena Rossi  e con la scena ravvivata dal  balletto, ci racconta  del riconoscimento del primo amore di Fatima in occasione dell'incontro con  Giampaolo Morelli ( Ciro) altro ottimo protagonista del  film. 
Piacevole e misurato l'inserimento dei brani musicali e  dei balletti all'interno della sceneggiatura. La Napoli presentata è quella  resa famosa nello stereotipo di serials come Gomorra ; ma, i Manetti Bros ci suggeriscono, tramite le vicende dei loro personaggi, una supremazia comunque dell'amore e della voglia di vivere sulle catene  del vissuto e dei ruoli  anche criminali imposti dalla dura realtà quotidiana.
C'è uno sguardo innamorato su Napoli , la cui bellezza viene alla fine celebrata nel brano       " Nun è Napule". Bravissimi tutti gli interpreti, dai citati Serena Rossi e Giampaolo Morelli  a Carlo Buccirosso,  Claudia Gerini e Raiz.
Presentato al Festival del Cinema di Venezia, il film ha avuto un ottimo riscontro sia nella critica che fra il pubblico. Adesso , proiettato nelle sale italiane  ,  impone all'interesse del largo pubblico il lavoro di questo duo registico che , accompagnato  da un gruppo di fedeli collaboratori, abbiamo imparato ad apprezzare già  nella serie televisiva de '"L'ispettore Coliandro" e nel gia citato film " Song e Napule".
Aspettiamo con curiosità il prossimo lavoro dei Manetti Bros. Dove sarà ambientato? Continueranno ad esplorare la realtà di Napoli  e criminal/poliziesca o imboccheranno nuove strade? Lo vedremo! 

Nessun commento:

Posta un commento