Mario sorseggiava una gradevole Metaxa,
seduto ad un tavolo, nella galleria di legno esterna al bar cafè posto alla
fine della striscia di spiaggia di sabbia di Psili Ammos ,il cui none tradotto
è appunto “sabbia fine”. Il mare di fronte si confondeva scuro con il cielo
trapunto di stelle. La notte era limpida e serena. Il tranquillo silenzio era
interrotto solo dallo sciabordio della risacca delle onde sulla riva mentre,
guardando in mare, passavano lentamente alcune piccole barche da pesca con la
lampara accesa. Mario aspirò una boccata del suo sigarillo cubano e, quindi, bevve un altro sorso del liquore. Era
il più famoso brandy di produzione greca, dal colore ambrato e con un leggero
retrogusto di miele e di frutta passita, dato forse dalla presenza nella
lavorazione proprio del vino moscato dell’isola in cui si trovava: Samos.
Ritornò ad osservare il buio
della notte, punteggiato dalla luce delle stelle e delle lampare in mare, e non
poté non notare, ancora una volta, come quegli elementi così diversi si
armonizzassero insieme in un connubio magico.
Il nero ed il bagliore della luce. Lo stesso contrasto che si può
osservare in altre situazioni fra l’oscurità del profondo ed il rosso del magma
che ne fuoriesce. Due aspetti così diversi, ma così contraddittoriamente uniti,
della stessa madre natura, della vita. Quello stesso intreccio di passione e di
passività, d’amore e di morte, di debolezza e di forza che ritroviamo in ogni momento,
anche dentro noi stessi.
Mario non riusciva a smettere di
guardare affascinato quelle luci e quelle attività, rese ancora più magiche dal
buio della notte. Finì il suo bicchiere di Metaxa, pagò il conto e ,con il
sigaro in mano, si avviò lungo la stradina che costeggiava la spiaggia verso il villaggio
residence dove alloggiava per quel suo breve soggiorno nell’isola.
Usciti dal borgo, la strada
s’inerpicava per una collina alberata sulla cui sinistra si scorgeva il
mare e da cui, a circa un miglio di
distanza, si profilava la costa turca.
Era quasi un promontorio e una zona militare sorvegliata.
Mario si avviò lungo la strada tranquilla nel buio della
notte e scorse non molto lontano un gruppo di giovani: ragazzi e ragazze che cantavano . Inframezzavano il canto con
scrosci di risa e di tanto in tanto , quando la strada andava in leggera
discesa, si lanciavano insieme correndo in avanti, tenendosi per mano.
Ad una certa distanza, li seguiva una donna che si trovò, dopo qualche minuto, affiancata
a Mario. Per lui fu quasi inevitabile
guardarla e ,sorridendole, chiederle se quel gruppo di giovani era con
lei.
Scoprì con piacere che era
italiana e madre di uno di quei ragazzi
.
-
Domani , mio figlio si sposa con una ragazza
greca e questi sono i suoi amici , venuti dall’Italia per festeggiarlo -disse
la signora il cui nome era Laura
-
Tanti cari auguri allora e complimenti ! -
aggiunse Mario- Deve essere un momento importante anche per lei! Ha altri
figli? E’ il primo che si sposa?
-
Si è il primo e l’unico perché non ho altri
figli. Per me è un cambiamento importante
perché vivevo sola con lui che ha
ancora venticinque anni , mentre adesso verrà a vivere n Grecia , proprio qui a
Samos. La famiglia della futura moglie è la proprietaria del grande albergo
residence sulla spiaggia di Posidonio e lui lavorerà qui insieme a loro.
-
Non ha un marito, un compagno? – le chiese Mario
-
No. Con il padre di Francesco , è questo il nome
di mio figlio, ci siamo lasciati molti anni fa e lui si è sempre visto poco.
Non è nemmeno venuto qui per il matrimonio!
Ho avuto qualche storia ma adesso sono sola ed alla mia età mi trovo improvvisamente in
una situazione completamente nuova.
-
Perché quanti anni ha? – le chiese Mario- Mi
scuso se glielo chiedo, ma mi sembra ancora giovane.
-
Ho quasi sessant’anni – gli rispose Laura- la
ringrazio del complimento ma gli anni ci sono tutti. Tra l’altro, sono
impegnata con il lavoro e ci vorrà ancora un bel po' per essere libera.
Al momento, dovrò tornare da sola a Roma , organizzarmi e pensare di vedere mio figlio solo nei
periodi di ferie.
-
Ma, adesso, non pensiamoci. C’è il matrimonio di
Francesco ed il resto non conta.
-
-Dove farete la festa del matrimonio ? Nell’albergo sulla spiaggia
a Posidonio? – chiese Mario-
-
Certo -
rispose Laura- Perché non vieni ? Posso darti del tu?
-
Con piacere- disse Mario-
-
Sai, la festa del matrimonio qui in Grecia è
molto vivace. SI mangia e si balla tutta la notte: Ti divertiresti e poi mi
faresti compagnia. – aggiunse Laura- Sei solo qui a Samos o con altri, con la tua donna?
-
No, sono venuto solo . Mi sono fermato a Samos prima di procedere per Istanbul dove ho
un incontro d’affari con un mio cliente , dei rappresentanti dell’Istituto del
Commercio con l’estero italiano, dei rappresentanti del governo turco e un imprenditore locale.
-
Waw! Interessante! Di che si tratta?
-
Ti spiegherò un’altra volta. Intanto, godiamoci
la serata…. è magica! Poi , se mi confermi l’invito per la festa del matrimonio
, ne sarei contento. Sarà sicuramente molto bella e possiamo viverla al meglio insieme.
-
Bene, allora
d’accordo! Sei ufficialmente
invitato. Scambiamoci i telefoni per i futuri dettagli.
-
Così fecero. Nel frattempo, i ragazzi erano
scomparsi quasi dalla vista e Laura chiese a Mario dove alloggiasse.
-
-Ho preso in affitto per qualche giorno un appartamento
, proprio vicino al residenze di Posidonio. C’è vicino anche qualche villetta e
sono tutte dello stesso proprietario che le usa come case vacanza. Penso che i
genitori della fidanzata di tuo figlio lo conoscano perché ha una convenzione
con loro che permette a noi affittuari di poter utilizzare le strutture del
Residence alle stesse condizioni dei suoi clienti. Sia il ristorante che la
spiaggia antistante e tutti gli altri
servizi.
-
Incredibile! Allora siamo vicini di casa… -
sorrise Laura-
-
Certo e
quindi …….Posso permettermi di accompagnarla a casa , Signora? -le chiese Mario
offrendole galantemente il braccio
-
E’ un vero piacere …Signore – rispose Laura
sorridendo.
Si allontanarono
lentamente, tenendosi a braccetto, in direzione di Posidonio. La notte era
limpida , rischiarata dalla luna, ed i suoi riflessi tingevano d’argento il
mare in lontananza.
Dopo aver
lasciato Laura al Residence , Mario
attraversò i viali che lo portavano al suo appartamento che raggiunse
rapidamente. Sdraiato a letto, con la
finestra interamente aperta, ripensava a quella particolare serata ed a
Laura . Era una donna interessante! Anche se non era più nel fiore degli anni, conservava
intera una serena femminilità che
risultava seducente. Perso in quei pensieri
ed immaginando la festa dell’indomani, Mario si ritrovò presto avvolto
nelle nebbie del sonno.
CONTINUA
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