venerdì 6 aprile 2018

VERSO ORIENTE - prima parte




Mario sorseggiava una gradevole Metaxa, seduto ad un tavolo, nella galleria di legno esterna al bar cafè posto alla fine della striscia di spiaggia di sabbia di Psili Ammos ,il cui none tradotto è appunto “sabbia fine”. Il mare di fronte si confondeva scuro con il cielo trapunto di stelle. La notte era limpida e serena. Il tranquillo silenzio era interrotto solo dallo sciabordio della risacca delle onde sulla riva mentre, guardando in mare, passavano lentamente alcune piccole barche da pesca con la lampara accesa. Mario aspirò una boccata del suo sigarillo cubano e, quindi, bevve un altro sorso del liquore. Era il più famoso brandy di produzione greca, dal colore ambrato e con un leggero retrogusto di miele e di frutta passita, dato forse dalla presenza nella lavorazione proprio del vino moscato dell’isola in cui si trovava: Samos.
Ritornò ad osservare il buio della notte, punteggiato dalla luce delle stelle e delle lampare in mare, e non poté non notare, ancora una volta, come quegli elementi così diversi si armonizzassero insieme in un connubio magico.  Il nero ed il bagliore della luce. Lo stesso contrasto che si può osservare in altre situazioni fra l’oscurità del profondo ed il rosso del magma che ne fuoriesce. Due aspetti così diversi, ma così contraddittoriamente uniti, della stessa madre natura, della vita. Quello stesso intreccio di passione e di passività, d’amore e di morte, di debolezza e di forza che ritroviamo in ogni momento, anche dentro noi stessi.
Mario non riusciva a smettere di guardare affascinato quelle luci e quelle attività, rese ancora più magiche dal buio della notte. Finì il suo bicchiere di Metaxa, pagò il conto e ,con il sigaro in mano, si avviò lungo la stradina che    costeggiava la spiaggia verso il villaggio residence dove alloggiava per quel suo breve soggiorno nell’isola.
Usciti dal borgo, la strada s’inerpicava per una collina alberata sulla cui sinistra si scorgeva il mare  e da cui, a circa un miglio di distanza, si profilava la costa turca.
 Era quasi un promontorio  e una zona militare sorvegliata.
Mario si avviò  lungo la strada tranquilla nel buio della notte e scorse non molto lontano un gruppo di giovani: ragazzi e ragazze   che cantavano . Inframezzavano il canto con scrosci di risa e di tanto in tanto , quando la strada andava in leggera discesa, si lanciavano insieme correndo in avanti, tenendosi per mano.
Ad una certa distanza,  li seguiva una donna  che si trovò, dopo qualche minuto, affiancata a Mario. Per lui fu quasi inevitabile  guardarla e ,sorridendole, chiederle se quel gruppo di giovani era con lei.
Scoprì con piacere che era italiana e  madre di uno di quei ragazzi .
-          Domani , mio figlio si sposa con una ragazza greca e questi sono i suoi amici , venuti dall’Italia per festeggiarlo -disse la signora il cui nome era Laura
-          Tanti cari auguri allora e complimenti ! - aggiunse Mario- Deve essere un momento importante anche per lei! Ha altri figli?  E’ il primo che si sposa?
-          Si è il primo e l’unico perché non ho altri figli. Per me è un cambiamento importante  perché vivevo sola con lui  che ha ancora venticinque anni , mentre adesso verrà a vivere n Grecia , proprio qui a Samos. La famiglia della futura moglie è la proprietaria del grande albergo residence  sulla spiaggia di Posidonio  e lui lavorerà qui insieme a loro.
-          Non ha un marito, un compagno? – le chiese Mario
-          No. Con il padre di Francesco , è questo il nome di mio figlio, ci siamo lasciati molti anni fa e lui si è sempre visto poco. Non è nemmeno venuto qui  per il matrimonio! Ho avuto qualche storia ma adesso sono sola   ed alla mia età mi trovo improvvisamente in una situazione completamente nuova.
-          Perché quanti anni ha? – le chiese Mario- Mi scuso se glielo chiedo, ma mi sembra ancora giovane.
-          Ho quasi sessant’anni – gli rispose Laura- la ringrazio del complimento ma gli anni ci sono tutti. Tra l’altro, sono impegnata con il  lavoro e  ci vorrà ancora un bel po' per essere libera. Al momento, dovrò tornare da sola a Roma , organizzarmi  e pensare di vedere mio figlio solo nei periodi di ferie.
-          Ma, adesso, non pensiamoci. C’è il matrimonio di Francesco ed il resto non conta.
-          -Dove farete la festa  del matrimonio ? Nell’albergo sulla spiaggia a Posidonio? – chiese Mario-
-          Certo  - rispose Laura- Perché non vieni ? Posso darti del tu?
-          Con piacere- disse Mario-
-          Sai, la festa del matrimonio qui in Grecia è molto vivace. SI mangia e si balla tutta la notte: Ti divertiresti e poi mi faresti compagnia. – aggiunse Laura- Sei solo qui a Samos  o con altri, con la tua donna?
-          No, sono venuto solo . Mi sono fermato a  Samos prima di procedere per Istanbul dove ho un incontro d’affari con un mio cliente , dei rappresentanti dell’Istituto del Commercio con l’estero italiano, dei rappresentanti  del governo turco  e un imprenditore locale.
-          Waw! Interessante! Di che si tratta?
-          Ti spiegherò un’altra volta. Intanto, godiamoci la serata…. è magica! Poi , se mi confermi l’invito per la festa del matrimonio , ne sarei contento. Sarà sicuramente molto bella  e possiamo viverla al meglio insieme. 
-          Bene, allora   d’accordo! Sei ufficialmente invitato. Scambiamoci i telefoni per i futuri dettagli.
-          Così fecero. Nel frattempo, i ragazzi erano scomparsi quasi dalla vista e Laura chiese a Mario dove alloggiasse.
-          -Ho   preso in affitto per qualche giorno un appartamento , proprio vicino al residenze di Posidonio. C’è vicino anche qualche villetta e sono tutte dello stesso proprietario   che le usa come case vacanza. Penso che i genitori della fidanzata di tuo figlio lo conoscano perché ha una convenzione con loro che permette a noi affittuari di poter utilizzare le strutture del Residence alle stesse condizioni dei suoi clienti. Sia il   ristorante che   la spiaggia antistante  e tutti gli altri servizi.
-          Incredibile! Allora siamo vicini di casa… - sorrise Laura-
-          Certo  e quindi …….Posso permettermi di accompagnarla a casa , Signora? -le chiese Mario offrendole galantemente il braccio
-          E’ un vero piacere …Signore – rispose Laura sorridendo.
Si allontanarono lentamente, tenendosi a braccetto, in direzione di Posidonio. La notte era limpida , rischiarata dalla luna, ed i suoi riflessi tingevano d’argento il mare in lontananza.
Dopo aver lasciato  Laura al Residence , Mario attraversò i viali che lo portavano al suo appartamento che raggiunse rapidamente. Sdraiato a  letto, con la finestra interamente aperta, ripensava a quella particolare serata  ed  a Laura . Era una donna interessante! Anche se non era più nel fiore degli anni, conservava intera una serena  femminilità che risultava seducente. Perso in quei pensieri  ed immaginando la festa dell’indomani, Mario si ritrovò presto avvolto nelle nebbie del sonno.

CONTINUA

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