domenica 31 dicembre 2017

Pagine maltesi - pagina 1



I PREPARATIVI:

Avevamo sognato a lungo quel viaggio e cercato di pensare a   tutto quello che potesse essere necessario.
 Innanzi tutto: le ragazze.
A questo era servita   la decisione d’iniziare a fare corrispondenza, per diventare amici di penna, con il maggior numero possibile. L’intenzione era di poterle successivamente incontrare proprio durante il nostro primo viaggio. Scartate quelle che scrivevano in inglese e da posti troppo lontani, cominciai a rispondere a delle ragazze francesi, spagnole e maltesi.  
Era l’inizio dell’ultimo anno del Liceo. Quell’anno, avevamo gli esami di maturità e saremmo stati interrogati sul programma di tutti e cinque anni. Non volevo neanche pensarci!
Alfio, l’amico d’infanzia con cui avevamo deciso di partire dopo gli esami, era in un’altra classe. Con lui avevamo a lungo chiacchierato di questo progetto durante le vacanze estive precedenti, quando il solleone si prendeva gioco di noi ed il principale divertimento consisteva nell’ingaggiare interminabili partite di pallone o tamburelli nella stradina che costeggiava il suo condominio. Fortunatamente, era una strada senza sbocco e le uniche automobili che passavano erano quelle dei condomini che venivano a parcheggiare. La strada era diventata così il nostro personale campo giochi frequentato dai ragazzi del condominio e da me, che venivo con l‘autobus a trovarli. Io abitavo nel centro della città, dove non si poteva più giocare in strada, e appena possibile venivo a casa di Alfio. Eravamo amici e compagni di scuola fin dalla quarta elementare e sia i suoi genitori, sia il fratello, più piccolo di qualche anno, mi consideravano di famiglia.

CONTINUA

  

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