lunedì 1 gennaio 2018

Pagine Maltesi- Parte 2



Avevamo sempre giocato, da anni, al pallone o a tamburelli in quella stradina con incontri interminabili che finivano solo per generale sfinimento dei partecipanti, per le urla dei genitori che ci ricordavano i compiti da fare per l’indomani o perché si stava facendo tardi ed era l’ora di tornare a casa per la cena. A quel punto, stanchi, ma soddisfatti, andavamo a bere l’acqua che usciva lateralmente, a filo, dai lati di una vasca fontana condominiale. Salutavo tutti, mentre con Alfio continuavamo a chiacchierare fino alla fermata dell’autobus per tornare a casa.
 Avevo un’altro amico e compagno di classe con cui studiavo quell’ultimo anno; ma, con lui giocavamo a pallavolo, sport di cui eravamo appassionati.
Quell’estate, con i ragazzi più grandi avevamo preso l’abitudine di giocare anche qualche volta a carte a casa di Alfio. Per lo più a briscola o scopone. Durante quelle partite, si cominciò a parlare del viaggio, dopo la maturità. Franco disse subito che quell’anno sarebbe andato in montagna con i suoi.
Con gli altri si affrontò il problema del possibile costo del viaggio. Alfio ed io c’eravamo informati sul fatto che fra il costo del traghetto, l’ostello/pensione e le spese di mantenimento dovevamo considerare una spesa di almeno 20.000 lire a settimana, oltre al costo del viaggio. Avevamo risparmiato per anni sulle paghette mensili erogate dai nostri genitori ed eravamo pronti; ma, gli altri, a sentire quelle cifre, rabbrividirono. Piero disse di poter disporre di sole 5.000 lire, oltre le spese di viaggio. Pensate che posso farcela a stare almeno una settimana? Piero, è inutile prenderti in giro, risposi, non puoi partire con sole 5.000 lire. Devi chiedere qualcosa ai tuoi. Siete pazzi? –rispose-quelli non vogliono neanche che io parta da solo. Non se ne parla nemmeno

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