C'era una volta in un paese che non c'è
un Re bafè, viscottu e minè.
Questo Re bafè , viscottu e miné
aveva una figlia bafiglia, viscottu e
miniglia.
La figlia bafiglia , viscottu e miniglia
del Re bafè , viscottu e miné
aveva un uccello bafello , viscottu e minello
con cui giocava , bafava , viscottu e minava.
Un giorno, l'uccello bafello , viscottu e
minello
della figlia , bafiglia , viscottu e miniglia
del Re bafè, viscottu e minè
se ne volò ,bafò , viscottu e minò.
Disperata ... la figlia bafiglia viscottu e
miniglia
del re bafè viscottu e minè
chiangeva e chiù non mangiava bafava, viscottu
e minava
Allora il re,
bafè,viscottu e minè disse:
“A chi trova l’uccello bafello viscottu e minello.
di me figlia
bafiglia viscottu e miniglia.
ci a dugnu in
sposa, bavosa, viscottu e minosa.”
Passò il tempo e finalmente
si presentò a
palazzo un vecchio dicendo:
Ecco ho
riportato l' uccello , bafello, viscottu e minello
di vostra figlia bafiglia, viscottu e miniglia
che adesso mi tocca in sposa.
Allora Il Re bafè, viscottu e minè
prese l'uccello bafello, viscottu e
minello
e chiamò la figlia bafiglia, viscottu e
miniglia
Quando la figlia bafiglia, viscottu e miniglia
del Re bafè, viscottu e minè
vide quel vecchio ............bavoso...
viscottu e....... minoso!
che la voleva in sposa bavosa, viscottu e
minosa
gli diede un calcio e lo mandò via.
E così vissero ... quasi tutti ... felici e
contenti!
Questa filastrocca popolare siciliana ha perse le sue origini nel tempo!
Vi sono molte versioni e molti finali diversi.
Quella che vi ho proposto è una versione personale e molto
italianizzata, per renderla più agevole ai non siciliani ed anche ai piccoli
bambini di oggi, molto meno avvezzi al
dialetto.
Nessun commento:
Posta un commento