mercoledì 17 gennaio 2018

C'era una volta un Re


C'era una volta in un paese che non c'è
un Re bafè, viscottu e minè.
Questo Re bafè , viscottu e miné
aveva una figlia bafiglia, viscottu e miniglia.

La figlia bafiglia , viscottu e miniglia
del Re bafè , viscottu e miné
aveva un uccello bafello , viscottu e minello
con cui giocava , bafava , viscottu e minava.

Un giorno, l'uccello bafello , viscottu e minello
della figlia , bafiglia , viscottu e miniglia
del Re bafè, viscottu e minè
se ne volò ,bafò , viscottu e minò.

Disperata ... la figlia bafiglia viscottu e miniglia
del re bafè viscottu e minè
chiangeva e chiù non mangiava bafava, viscottu e minava
Allora il re, bafè,viscottu e minè disse:
“A chi  trova l’uccello bafello viscottu e minello.
di me figlia bafiglia viscottu e miniglia.
ci a dugnu in sposa, bavosa, viscottu e minosa.”

Passò il tempo e finalmente
si presentò a  palazzo un vecchio  dicendo:
Ecco ho  riportato l' uccello , bafello, viscottu e minello
di vostra figlia bafiglia, viscottu e miniglia
che adesso mi tocca  in sposa.

Allora Il Re bafè, viscottu e minè
prese l'uccello bafello, viscottu e minello 
e chiamò la figlia bafiglia, viscottu e miniglia

Quando la figlia  bafiglia, viscottu e miniglia
del Re bafè, viscottu e minè
vide quel vecchio ............bavoso... viscottu e....... minoso!
che la voleva in sposa bavosa, viscottu e minosa
gli diede un calcio e lo mandò via.
E così vissero ... quasi tutti ... felici e contenti!

Questa filastrocca popolare siciliana  ha perse le sue origini nel tempo!
Vi sono molte versioni e molti finali diversi.
Quella che vi ho proposto è una versione personale  e molto italianizzata, per renderla più agevole ai non siciliani ed anche ai piccoli bambini di oggi,  molto meno avvezzi al dialetto.




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