La storia di un matrimonio, raccontata da Noah Baumbach, è anche la storia di un
incontro felice che permette alle due persone, fino ad un certo punto, di
crescere personalmente ed artisticamente.
E’, anche, il racconto
dell’esperienza genitoriale come caratterizzante in maniera piena e stabile la
nostra vita di persone in cui forse riusciamo a dare il meglio di noi stessi. Il film ci racconta ancora il desiderio di
una completa realizzazione che ognuno di noi cerca e che in molti casi può diventare
un’esperienza di solitudine. Un’esperienza che ti spinge a cambiare vita e non riuscire più a
condividerla con chi fino a quel momento ti è stato vicino. Un’esperienza anche
di lavoro che permette la tua valorizzazione e realizzazione personale; ma che,
spesso, può risultare conflittuale con
la vita degli altri componenti del nucleo familiare.
Non secondario è poi l’inevitabile conflitto d’interessi
economici ed affettivi che si viene a creare in tutte le situazioni in cui
siamo costretti a fare i conti con una
divisione dei beni di proprietà, sia che avvenga in relazione ad una separazione
, un divorzio , un’eredità ecc .
Quante volte abbiamo
assistito al deteriorarsi dei rapporti affettivi e dello stesso rispetto fra le
persone a causa di un conflitto d’interessi?
Tutti questi aspetti sono presenti in varia misura nella
vita di ognuno di noi e la rappresentazione scenica pur limitandosi ad una
storia particolare e precisa non può lasciarci indifferenti.
Noah Baumbach che ha
scritto , sceneggiato e diretto questo
film ci conduce all’interno della storia
, attraverso le sue parti, non indulgendo verso l’esasperazione di una
possibile caratterizzazione; ma, anzi, rifuggendo da possibili stereotipi sia del punto di vista maschile che
femminile.
Alla fine di questa
esperienza e della sua complessità, forse quello che rimane nel profondo del
nostro animo è che sempre la possibilità di un semplice gesto gratuito di
tenerezza possa rappresentare una
delle più belle espressioni di vita e di speranza.
Scarlett Johansson ed Adam Driver riescono a calarsi
profondamente nell’animo della coppia
protagonista regalandoci una bella
emozione e sono entrambi in corsa per l’assegnazione dell’Oscar per la migliore
interpretazione maschile e femminile.
Una nota di merito anche per Laura Dern ( Nora Fansh) anch’essa in corsa
come migliore attrice non protagonista che ha già vinto il Golden Globe ed altri premi per la sua interpretazione.
La pellicola ha ricevuto inoltre la nomination
all’Oscar come miglior film , migliore
sceneggiatura originale a Noah Baumbach e migliore colonna sonora a Randy
Newman , oltre a molti altri riconoscimenti internazionali.
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