Greta Gerwig dopo Lady Bird ( 2017) ritorna sul grande schermo proponendoci una rivisitazione del libro di Louisa May Alcott “ Piccole donne”
, affidando di nuovo il ruolo di protagonista a Saoirse Ronan. Sarà lei, infatti, a farci rivivere
i sogni, le scelte e le relazioni affettive di “Jo” March in questo film piacevole
che ci riporta in un’epoca in cui i vincoli familiari rivestivano un’importanza
centrale nella vita di ognuno e dove il rapporto con l’ambiente e la comunità sembrava
più semplice e più naturale.
Personalmente, avrei gradito, forse, la scelta di una rappresentazione temporale
continua della narrazione piuttosto che il sovrapporsi dei ricordi con
il vissuto presente; sembra, invece, che la critica sia stata di diversa
opinione, tanto che Greta Gerwig ha
ricevuto la nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. Ottima
l’interpretazione di Saorsie Ronan che sempre più mi sembra diventata, all’interno dell’attuale
panorama cinematografico, la degna erede di una maestra come Meryl Streep , che
abbiamo il piacere di vedere in questo film nel ruolo della zia March.
Una citazione particolare va anche a Emma
Watson, Florence Pugh , Laura Dern e Timothée Chalamet che, quest’anno, è stato
anche protagonista del film di Woody Allen “ Un giorno di pioggia a New York”
“Piccole donne “ ha avuto un buon successo di
pubblico e di critica ed ha ricevuto la candidatura all’Oscar per il miglior
film, per la miglior attrice protagonista a Saorsie Ronan, per la miglior
attrice non protagonista a Florence Pugh, per la miglior sceneggiatura non
originale a Greta Gerwig, per la miglior colonna sonora a Alexandre Desplat e
per i migliori costumi a Jaqueline Durran.
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