lunedì 7 gennaio 2019

CAPRI REVOLUTION





Martone, per la realizzazione di questo film,  ha tratto spunto  dalla storia  di una comune di giovani artisti  nord europei , creata a Capri tra il 1900 e il 1913.
Lo stesso regista afferma di essersi imbattuto per caso nella storia della comune di Karl Diefenbach vedendo i suoi quadri e La Certosa di Capri. Quella storia  lo ha interessato ed incuriosito per l’immediata analogia  con le esperienze del genere  sviluppate  da molti giovani negli  anni sessanta  e settanta. Questo lo ha portato a non ricostruire la storia di Diefenbach ma di reinventare il suo personaggio  e le stesse attività della Comune cercando di rappresentare invece delle esperienze più vicine nel tempo e tipiche di quelle realizzate negli anni sessanta.
Ha cercato ,quindi, di descrivere la sperimentazione psicologica di gruppo, attraverso la danza  collettiva , il contatto corporale  e l’esplorazione dei sensi e della natura , la contemplazione e la compassione  che costituivano il principale interesse di quelle  comunità e la strada attraverso  cui cercavano  di comprendere l’essenza del proprio essere .
Ambientato a Capri nel 1914 alla vigilia della prima guerra mondiale, il film mette a confronto  l’esperienza della Comune  con la realtà storica concreta del tempo e lo fa attraverso gli occhi di Lucia .Martone mette la protagonista  Lucia , una semplice popolana e contadina dell’isola, di fronte a  diverse realtà : quella tradizionale dei ruoli scanditi dalle regole familiari e sociali che la circondano,  estremamente restrittive nei confronti della figura femminile , il cambiamento sociale propugnato dalla figura  attraente  del giovane medico arrivato nell’isola e conosciuto in occasione della cura della malattia del padre, i giovani incredibilmente diversi ma affascinanti  facenti parte da quella Comune , corpo estraneo dell’isola.
Sarà la sua scelta di libertà ad essere il motivo dominante dell’opera di Martone.
Seguendo l’evoluzione  di questo personaggio umile ma che, nel corso della durata del film acquisisce sempre maggiore coscienza di se ,lo spettatore riesce a seguirne l’esperienza, le scelte  e valutare le caratteristiche positive e negative delle diverse realtà con cui interagisce e si confronta.
Presentato alla mostra del cinema di  Venezia, il film ha ottenuto il  Premio SIAE, il Premio Francesco Pasinetti al miglior film,Il Premio Arca Cinemagiovani al miglior film italiano , il Premio Sfera 1932,il Premio La Pellicola d'Oro per la miglior sarta di scena a Katia Schweiggl  il Premio Lizzani, il Premio Soundtrack Stars per la migliore colonna sonora  ed è stato In competizione per il Leone d'oro al miglior film. Brava e convincente Marianna Fontana  nel ruolo di Lucia ,bravi anche  Reinout Scholten van Aschat nel ruolo di Seybu , il capo della Comune  e di Antonio Folletto in quello del  giovane medico del paese.

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