Mi scuso per l’immagine poco visibile
e piena di riflessi; ma, è una fotografia speditami da un amico a cui ho regalato il quadro oltre trentacinque
anni anni fa .
Da allora, non ho avuto più la
possibilità di vederlo , ed anche se con i difetti d’immagine che potete vedere non ho resistito al piacere di
mostrarvelo.
E’ uno dei quadri a cui sono più
affezionato ,realizzato sempre nei primi anni settanta.
Vi è in esso la potenza del
desiderio, la sensazione della bellezza e della felicità della vita
rappresentata dalla danza , dal cielo stellato , dalla
luna e dalle onde del mare .
Tutti motivi ricorrenti nella mia
visione della bellezza.
Come posso dimenticare le stelle di
una notte a Malta in cui a diciannove anni, dopo aver lasciato a casa una ragazza, in attesa di prendere il bus
che da Rabat mi avrebbe riportato a La Valletta , andai a visitare la citta vecchia “la Medina” nel suo silenzio
e le sue luci. Dopo,m'inoltrai in un sentiero di campagna illuminato solo dal chiarore delle stelle , mentre
dentro di me sentivo la bellezza della gioventù . Quelle stesse stelle sul mare di Psili Amnos in una notte a
Samos o sul mare di Acitrezza. Le ho dipinte una ad una cercando di presentarle nella loro estrema
varietà di grandezza e di luminosità insieme ad una luna sotto la cui luce danza quella donna oggetto del
mio desiderio.
Le linee forza delle braccia sfuggono
verso i lati estremi del quadro nella indefinita rappresentazione del movimento e
dell’espansione del corpo nell’ambiente che l’avvolge .
Così ancora i riflessi della luce
della luna sui capelli e
sulle onde del mare.
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