Ancora una volta il cinema
americano decide di ambientare una
storia nella sua provincia. Quell’area del paese dove sono ancora più radicate le regole
dell’antica cultura della frontiera. Vi è quasi il riconoscimento che il
successo sociale ed il possesso del
denaro che lo caratterizzano siano il giusto compenso dei più forti , di quelli
che nella lotta per la sopravvivenza hanno saputo prevalere meritandosi dunque
il relativo premio. D’altra parte,. è anche ben presente il diritto
all’autodifesa, al farsi giustizia da sé che ha spesso caratterizzato le trame
d’innumerevoli film western.
E quindi , se eri una promessa,
anzi quasi un campione sportivo dal radioso futuro economico e sociale, e la
tua carriera è stata distrutta da un incidente che ti ha reso zoppicante. Se
ancora vieni licenziato proprio a causa di una incredibile burocrazia
assicurativa , legata proprio alla tua condizione fisica. Se rischi di avere
difficoltà a vedere ancora la figlia che ami e che ti ama perché la tua ex moglie ed il suo nuovo
compagno si stanno trasferendo in un altro Stato. Se il tuo amato fratello, che
ha perso un braccio in una missione militare in Iraq, sbarca il lunario come
barman e viene deriso davanti ai tuoi occhi da uno stupido e strafottente uomo
che si crede importante solo perché è ricco ed è una celebrità televisiva. Se
tua sorella, nonostante la sua intelligenza e le sue qualità, insieme a tutti
voi viene considerata affetta della “maledizione dei Logan” ed in qualche modo
siete tutti evitati perché “portate sfiga; ebbene , forse, è anche vostro
diritto farvi giustizia da soli e decidere di mettere in atto una truffa geniale per mezzo della
quale porre rimedio a tutto questo ed arridere al meritato successo.
Da queste premesse si svilupperà
la descrizione della truffa che vedrà agire insieme ai Logan altri alleati che
alla fine saranno stati ben felici di aver partecipato all’impresa. D’altra
parte, la stessa sarà resa possibile anche dal fatto che spesso nei momenti di
difficoltà i gangli marci del sistema sociale daranno una mano ai nostri eroi
mostrando la loro incapacità di tenere un comportamento lineare o pagando per
il loro atteggiamento arrogante. Succederà quando il Direttore del carcere
negherà più e più volte , interrogato dagli agenti della FBI, che vi sia stata
una rivolta sviando in tal modo le loro
indagini . Succederà ancora quando una testimonianza non verrà confermata da un
pilota a causa dell’insopportabile
comportamento prevaricatore del suo manager.
“E tutti vissero felici e
contenti “, anche perché chi ha subito la truffa è tutto tranne che una realtà
da compatire ed ha in mano tutti i mezzi
per rifarsi a danno del sistema assicurativo che in America non gode di grande
comprensione morale.
“E Tutti vissero felici e
contenti “ anche se la lotta per la sopravvivenza continua e sulle tracce dei
Logan c’è ancora un’infaticabile agente FBI che cercherà, grazie alla sua
avvenenza, di penetrare le difese di uno
dei protagonisti.
Steven Soderbergh torna con questo film ad avventurarsi nel labirinto
della descrizione di una truffa dopo averci magistralmente intrattenuti con il
ciclo di “ Ocean’s” ( Ocean’s Eleven –
fate il vostro gioco, Ocean’s Twelve, Ocean’s Thirteen). Soderbergh ha un passato prestigioso ed ha vinto la
Palma d’oro al Festival di Cannes per il film
cult “ Sesso, bugie e videotape”. Nel 2001 ha poi ricevuto una doppia
candidatura all' Oscar come miglior regista
per i film “ Erin Brockovich” e “Traffic” vincendolo per il secondo.
Ricordiamo anche “ Intrigo a Berlino” ,”
Effetti collaterali” e due film sulla
figura e la vita di Che Guevara.
Si era temuto
che Soderbergh lasciasse l’attività di regista per dedicarsi alla
pittura, come da notizia riportata
dall’attore Matt Damon durante la
lavorazione del film “ Contagion” del
2011.
È con
piacere notare invece la continuità della sua attività che in questo film oltre
alla regia cura anche la fotografia e la montatura . Bravi e credibili gli
attori, da Channing Tatum (Jimmy Logan)
ad Adam Driver ( Clyde Logan) a Daniel Craig ,che per l’occasione ha smesso i
panni celebri di 007, a Riley Keough ( Mellie Logan).
Ancora una
volta Soderbergh ci ha regalato un film d’azione che si lascia
seguire piacevolmente.
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