Quel
pomeriggio , insieme a Laura, avevano
visitato la torre di Galata all’interno
dell’antico quartiere edificato dai
Genovesi : Avevano ammirato il panorama della città , le sue moschee , la parte
occidentale e quella asiatica , il ponte che le unisce e la bellezza del Bosforo. Poi si erano
addentrati lentamente fino al ponte di Galata scoprendo nel suo spazio sottostante i vari ristorantini e bancarelle di pesce.
Era un susseguirsi di piccole botteghe e di tavoli all’aperto che ricordavano tanto alcuni posti dei paesi a mare del Sud
d’Italia. Pian piano si fece sera e si diressero
all’appuntamento davanti all’imbarcadero
per il battello della gita serale sul
Bosforo.Erano circa le nove di sera quando
insieme agli altri salirono sul battello. C’era Mister
Kaya insieme alla moglie, in abito tradizionale, ma con il volto
scoperto, il rappresentante
italiano del ministero per il
commercio con l’estero , una signora
elegante probabilmente coetanea
di Laura , il cliente di Mario, e il rappresentante del governo turco con la
moglie , vestita all’occidentale. Oltre a loro c’erano diversi turisti e tutti furono fatti accomodare nei tavoli
preparati in un’area del ponte dove fu
servito uno spumante italiano come segno
di benvenuto. C’era un tavolo già
preparato per Mister Kaya ed i suoi
ospiti che furono subito intrattenuti dallo chef e serviti con precedenza
rispetto a tutti gli altri .Mentre
gustavano i piatti tradizionali della cucina turca e godevano dello spettacolo della costa e di alcuni splendidi palazzi storici illuminati,
venivano intrattenuti anche da un piccolo gruppo di musicisti . La
serata fu molto gradevole. Finita la
cena, passarono ad esplorare il battello
soffermandosi sulle gallerie laterali dove
ognuno ritrovava la sua intimità con il
partner o con gli amici più stretti. Quando
passarono sotto il lungo ponte illuminato, Mario e Laura erano sulla parte posteriore del battello e
così poterono osservare il ponte nella
sua interezza mentre si allontanava lentamente. Dopo circa due ore dalla partenza , il battello rientrò al molo e, dopo essersi salutati con tutti
gli altri, Mario e Laura si avviarono
verso l’albergo.
- Quella
voce dolce e lamentosa allo stesso
tempo usciva dall’angolo buio della notte, lungo la stradina che stavano percorrendo, e
si rivolgeva proprio a lui.
CONTINUA
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