sabato 16 giugno 2018

VERSO ORIENTE - 11











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-  Guardò meglio in mezzo al buio  e gli sembrò di vedere, raggomitolata a terra, una figura  avvolta in un grande velo  che teneva sulle gambe un altro fagotto più piccolo.
-   -Chi sei? -rispose Mario- Com’è che parli la mia lingua?
-    Vi prego aiutatemi- rispose subito  quella stendendo la mano.
-   In quel mentre, forse disturbata dal movimento , la figura più piccola prese improvvisamente vita  scoppiando a piangere . Era un bimbo piccolo e singhiozzava invocando  la sua mamma.
-  Laura si avvicinò immediatamente cercando di aiutare  quelle due persone : la madre ed il bambino. Mentre Mario cercava di sorreggere la ragazza , Laura prese in braccio il bambino  che, nonostante  non venisse preso dalla madre , tuttavia sembrò calmarsi. La ragazza, dopo essersi alzata,  riprese il bambino dalle braccia di Laura e rivolta a Mario gli chiese:
-  - Siete italiani vero? Anch’io sono italiana   e sono disperata . Aiutatemi! Non so dove andare , non ho soldi e il mio bambino ha fame.
-  -Hai un posto dove dormire? – le chiese Mario- vivi con qualcuno?
-   -No stiamo sulla strada. Viviamo di elemosina e il bambino ha fame.
-  Va bene – disse Mario  senza pensarci due volte– vieni con noi! Stasera dormirete e mangerete : Poi, se vuoi ci racconterai di te . Andiamo.
-  Insieme a Laura  sorressero  la ragazza e il bambino, presero la piccola valigia che aveva con sé , si diressero verso una strada principale .Chiamarono un taxi e si fecero accompagnare all’albergo.  Arrivati nella Hall, Mario pagò una stanza anticipatamente per i due nuovi ospiti e chiese  che  portassero loro da mangiare in camera. Adesso, il viso della ragazza era disteso, quasi sereno,  e guardava il suo piccolo che sorrideva a Laura che lo solleticava. Avevano mangiato con calma e finalmente  stava seduta, riposando   comodamente su di una poltrona.
   Come ti chiami ? – Le chiese Mario

     CONTINUA














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