martedì 19 giugno 2018

VERSO ORIENTE- PARTE FINALE




Quella sera erano tutti insieme a cena insieme a Laura, la cui storia con Mario continuava ancora più intensamente.
-Bene – disse Mario - che bella tavolata! C’è un bel bambino che sta morendo di fame . E’ vero Abdul?
- si , nonno, ma non sto morendo ………… ho molta fame – rispose il bimbo-
Si …..è vero… è sorprendente sentirti chiamare nonno , ma quello era un vezzo che Abdul si era preso  pian piano e che era piaciuto a tutti . Non che significasse che Mario sembrasse un vecchio bacucco; ma, semplicemente, era chiaro al bambino che non fosse suo padre e che non poteva essere il compagno di sua madre . Abdul,  inoltre ,vedeva ai giardinetti  i nonni dei suoi piccoli amici che somigliavano molto nel comportamento e nell’età a Mario  . Così lo aveva cominciato a chiamare nonno . Dapprima Mario e tutti gli altri si erano messi a ridere; poi, la parola si era insinuata piano piano dentro al cuore.
Certo- rispose Mario- e vedo arrivare un bel piatto fumante di pasta . Che te ne pare?
Si…..Si  - cominciò a gridare Abdul impaziente- ….. buona ….buona….
Quando erano ormai alla fine,  Mario si rivolse a Laura e Irene dicendo:
-          Mie belle  ragazze  ho il desiderio di dirvi una cosa  a cui tengo molto e che spero vi faccia piacere.
-          Di che si tratta?- risposero in coro le due donne
-          Dobbiamo preoccuparci ? – aggiunse Laura
-          Penso proprio di si – rispose Mario.- Ho pensato molto a questa cosa e poi ho visto una bella villetta  con giardino  nella periferia dell’EUR che mi sembra perfetta per noi. Laura . Irene vi piacerebbe andare  a vivere insieme  in questa nuova casa  ed essere  un’unica famiglia?
-          Oh! Dio! -Esclamò Laura
-          Mamma mia  – aggiunse Irene- una famiglia!
-          Si – disse Mario – rivolto a Laura – vorrei che tu venissi a vivere con noi e che restassimo sempre insieme. Non è molto che ci conosciamo ma è speciale quello che è successo fra di noi e sono sicuro  di quello che provo per te. E tu?
-          Oh! Mario  anch’io! – rispose Laura – Vengo! Vengo!
-          Irene,  capisco che ti sembra forse avventato quello che ti dico, ma  sei entrata insieme ad Abdul nella mia vita  e non saprei più fare a meno di te. Abdul mi chiama nonno  ed io ti sento  come mia figlia e, se me lo permetti, ti vorrei adottare ed andare a vivere insieme,  tutti e quattro, nella nuova casa.
-          Posso chiamarti figlia mia?
-          Nessuno mi ha mai chiamata . figlia mia , papà – rispose Irene, commossa
-          Nessuno mi ha mai chiamato papà – disse Mario.
-           
-          FINE
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