Quella sera erano tutti insieme a cena insieme a Laura, la cui storia con
Mario continuava ancora più intensamente.
-Bene – disse Mario - che bella tavolata! C’è un bel bambino che sta
morendo di fame . E’ vero Abdul?
- si , nonno, ma non sto morendo ………… ho molta fame – rispose il bimbo-
Si …..è vero… è sorprendente sentirti chiamare nonno , ma quello era un
vezzo che Abdul si era preso pian piano
e che era piaciuto a tutti . Non che significasse che Mario sembrasse un
vecchio bacucco; ma, semplicemente, era chiaro al bambino che non fosse suo
padre e che non poteva essere il compagno di sua madre . Abdul, inoltre ,vedeva ai giardinetti i nonni dei suoi piccoli amici che
somigliavano molto nel comportamento e nell’età a Mario . Così lo aveva cominciato a chiamare nonno .
Dapprima Mario e tutti gli altri si erano messi a ridere; poi, la parola si era
insinuata piano piano dentro al cuore.
Certo- rispose Mario- e vedo arrivare un bel piatto fumante di pasta .
Che te ne pare?
Si…..Si - cominciò a gridare Abdul
impaziente- ….. buona ….buona….
Quando erano ormai alla fine,
Mario si rivolse a Laura e Irene dicendo:
-
Mie
belle ragazze ho il desiderio di dirvi una cosa a cui tengo molto e che spero vi faccia
piacere.
-
Di
che si tratta?- risposero in coro le due donne
-
Dobbiamo
preoccuparci ? – aggiunse Laura
-
Penso
proprio di si – rispose Mario.- Ho pensato molto a questa cosa e poi ho visto
una bella villetta con giardino nella periferia dell’EUR che mi sembra
perfetta per noi. Laura . Irene vi piacerebbe andare a vivere insieme in questa nuova casa ed essere
un’unica famiglia?
-
Oh!
Dio! -Esclamò Laura
-
Mamma
mia – aggiunse Irene- una famiglia!
-
Si –
disse Mario – rivolto a Laura – vorrei che tu venissi a vivere con noi e che
restassimo sempre insieme. Non è molto che ci conosciamo ma è speciale quello
che è successo fra di noi e sono sicuro
di quello che provo per te. E tu?
-
Oh!
Mario anch’io! – rispose Laura – Vengo!
Vengo!
-
Irene, capisco che ti sembra forse avventato quello
che ti dico, ma sei entrata insieme ad
Abdul nella mia vita e non saprei più
fare a meno di te. Abdul mi chiama nonno
ed io ti sento come mia figlia e,
se me lo permetti, ti vorrei adottare ed andare a vivere insieme, tutti e quattro, nella nuova casa.
-
Posso
chiamarti figlia mia?
-
Nessuno
mi ha mai chiamata . figlia mia , papà – rispose Irene, commossa
-
Nessuno
mi ha mai chiamato papà – disse Mario.
-
-
FINE
-
-
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