martedì 11 dicembre 2018

KENYA-Parte 3



Quel giorno, oltre ai versamenti sul conto e nei vari libretti, Cesare   chiese di prenotare anche cinquemila dollari per il suo prossimo viaggio . Si avvicinava la fine dell’anno e ,subito dopo, Cesare si era organizzato per il suo viaggio in Kenya. 
-Quando pensi di partire? –gli chiese il Direttore della banca-
-Ho l’aereo per la sera del 3 gennaio in modo d’arrivare comodamente a Nairobi nella successiva mattinata. Poi, c’è tutto il tempo per sistemarsi in albergo, farsi una doccia, pranzare e riposarsi .Quindi, nel pomeriggio ,normalmente ti portano al primo Safari . 
-Così,  subito,  il primo giorno che arrivi ?
-Si .Mi piace così . Credimi, ogni volta che arrivo in Kenya e scendo dall’aereo, ho come la sensazione di una scarica d’energia che parte dal suolo e mi entra   dentro, dalle gambe. E’ una sensazione unica che mi capita ogni volta che ci vado . Sarà l’ambiente! Pensa che anche se la temperatura è elevata non provi sofferenza per il caldo perché l’aria è secca e pulita. Arrivi in albergo ti sistemi , ti fai una doccia e ti senti un Dio : Non c’è problema!
-Mi succedeva questa cosa da bambino quando andavo in spiaggia – rispose il Direttore- Quando mi mettevo il costume ed affondavo i piedi nella sabbia, era come se ricevessi una scarica d’energia. Ti capisco!
-Poi nel pomeriggio si va nella savana, al tramonto, per vedere i grandi animali : E’ uno spettacolo! Pensa …ho ancora davanti agli occhi la sagoma di un elefante maestoso che si staglia sullo sfondo di un tramonto con colori incredibili che vanno dal rosso all’arancio , al blu e ,sullo sfondo, il Kilimangiaro! Un’altra volta, andammo su di una collina sotto di cui abbiamo visto passare una massa enorme di gnu. Non finivano mai ed era impressionante la bellezza di quello spettacolo! Dovresti andarci per capire che si prova!
-Eh… magari! Per adesso, sotto le feste, non se ne parla . Vengono a trovarci i miei suoceri e con i miei facciamo grandi riunioni a casa mia : Poi c’è la bambina piccola e siamo contenti così. Ma tu?  Parti con tua moglie ed i figli?
- Non se ne parla proprio! Ormai la mia carovana l’ho fatta. Ho sessantaquattro anni e queste sono vacanze premio, che mi godo da solo e senza famiglia attaccata alle caviglie. D’altra parte, l’Africa non piace a nessuno. La prima volta che ne parlai a casa,   mia moglie mi disse: io non ci vengo , vacci da solo : Ed io ci vado, ma non da solo.  Mi faccio accompagnare da un’amica che scelgo per l’occasione e a cui pago il viaggio e la compagnia. Inoltre, nell’albergo c’è anche il casinò attrezzato ed elegante, con la roulette ed i vari tavoli . Mi porto anche l’abito da sera con la giacca bianca . 
-Hai pensato a tutto ?!
-Credimi … ne vale la pena!  Passi dieci giorni che ti pulisci il cervello e ricarichi il corpo. 
Nel frattempo, le operazioni bancarie di Cesare erano state eseguite ed il Vice era di ritorno con le ricevute dei versamenti ed i libretti aggiornati . 
-Cesare ho prenotato la valuta in dollari che hai chiesto –disse il Vice- Quando vieni a ritirarli?
-Passo il due mattina, rispose Cesare. Ti trovo? 
-Certo,….. purtroppo!- rispose il vice – mica sono fortunato come te!
-E te, invece, ci sarai? . disse Cesare rivolgendosi al Direttore-
-No, approfitto delle feste per stare in famiglia fino alla Befana. Ci vediamo al ritorno. Un abbraccio.
E così, si salutarono e Cesare, uscito dalla banca, si avvio alla macchina per fare ritorno in azienda. 

CONTINUA

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