giovedì 20 dicembre 2018

KENYA - Parte Finale




Appena arrivato a Bucarest, prima ancora di cercare  l’albergo, si fece portare al supermercato dove lavorava Tony.
Dov’è Maria? Che fate voi due ? Che sta succedendo?-disse Cesare  appena incontrato Tony.
Cesare che ci fai qui? Non ti preoccupare . Va tutto bene !Vieni ti porto da Maria.
Così facendo, Tony si fece seguire, portandolo con la sua macchina nell’appartamento dove stava Maria.
Cesare, con Maria ci sta anche Yuri ed è meglio che non ti veda – disse Tony- facciamo una  cosa,  ti porto in un albergo di un mio amico,  qui vicino, ed avverto Maria di passarti a trovare al più presto . Tu l’aspetti in camera e lei ti spiegherà tutto. Va bene?
-No  non va bene gniente! – rispose Cesare-  Io salgo  e mettiamo tutto in chiaro, anche con Yuri
-Lascia stare Cesare! Quello è armato e pericoloso e sta con due guardie del corpo armate fino ai denti . Abbi pazienza ! Che vuoi fare ?  Ti spiegherà tutto Maria!
-Va bbene- acconsentì Cesare- ma nun me state a coglionà! Se , entro oggi, non parlo con Maria , faccio l’inferno!
Dai Cesare , va bene, andiamo –rispose Tony. Sistemò Cesare nell’albergo e lo lasciò solo ad aspettare.
Che situazione! Cesare non sapeva che pensare! Ma guardatelo ! Seduto sul letto di una stanza a Bucarest ad aspettare…  per ore!
Finalmente qualcuno bussò alla porta. Era Maria!
Più bella che mai, ma con uno sguardo gelido e distante!
Che ci fai qui? Gli disse-
Che ci faccio qui? –rispose Cesare – Tu non ti fai trovare –soldi nun ne arrivano-la Banca mi chiede il rientro –vengo a Bucarest, Tony non sa che dirmi  e tu mi parli così? Che significa tutto questo ? che sta succedendo?
Le parole che seguirono furono come aghi gelidi piantati ad uno ad uno, lentamente, nella mente e nel cuore di Cesare.
Fin dall’inizio , fin da quando si erano conosciuti in Kenya avevano riso di lui con Yuri e Tony  e preordinato ogni cosa. Non c’era nessuna costrizione da parte di Yury. Lei lo amava e Yuri era il suo uomo: Un uomo pericoloso è vero. Il capo di un’organizzazione criminale, è vero, che la stava aspettando nella hall dell’albergo con i suoi uomini. Fin dall’inizio erano d’accordo e la merce era già stata venduta tutta in Russia e in Romania.
-Ma tu  non vedrai un soldo Cesare – Gli disse Maria.
-Ma pensavi davvero che mi potessi mettere con un vecchio come te?
-Che potessi lasciare Yuri per te? Che tu mi piacessi?
Si , Cesare lo aveva creduto e le parole  di Maria risuonavano come boati nella sua testa e nel suo cuore.
Non ci vedeva più dalla rabbia e dalla disperazione . Prese la pistola e la puntò verso di Lei.
-E che vuoi fare  con quell’arnese? Vuoi sparare? Sei già morto anche tu! Yuri non farà passare un minuto prima  di ucciderti e pestarti sotto i suoi piedi.
Che vuoi fare ? Spara……..e spara…….. -gli gridò in faccia Maria, sfidandolo con violenza.
L’esplosione rimbombo nella sua mente!
Il corpo di Cesare fu sconvolto da quella scossa mentre un  dolore lancinante e sordo invadeva il suo petto  e il suo cuore dolorante, spaccandolo in due.
Si dice che, nel momento del passaggio, scorra davanti agli occhi la vita intera  e Cesare si scoprì bambino correre con i suoi amici per le strade di Centocelle , sentì lo sguardo protettivo del padre su di lui e la carezza della madre sul suo volto. Poi si rivide, giovanotto,  faticare con allegria nei suoi primi lavori ed entrare nella macchina veloce portando la moglie ed i figli in una gita fuori porta. Sentì sulla bocca le labbra di sua moglie ed entrò sorridente in azienda. Raccontava del Kenya ai suoi amici e la bellezza dei leoni  e degli elefanti le cui sagome si stagliavano scure sullo sfondo del tramonto africano.
Cesare, ora, stava  steso per terra, abbattuto da un infarto mortale; ma, sulla sua bocca, c’era disegnato un sorriso, rivolto all’ultima immagine  nella sua mente: Maria!
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FINE

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