Appena arrivato a Bucarest, prima
ancora di cercare l’albergo, si fece
portare al supermercato dove lavorava Tony.
Dov’è Maria? Che fate voi due ? Che
sta succedendo?-disse Cesare appena
incontrato Tony.
Cesare che ci fai qui? Non ti
preoccupare . Va tutto bene !Vieni ti porto da Maria.
Così facendo, Tony si fece seguire,
portandolo con la sua macchina nell’appartamento dove stava Maria.
Cesare, con Maria ci sta anche Yuri
ed è meglio che non ti veda – disse Tony- facciamo una cosa,
ti porto in un albergo di un mio amico,
qui vicino, ed avverto Maria di passarti a trovare al più presto . Tu
l’aspetti in camera e lei ti spiegherà tutto. Va bene?
-No non va bene gniente! –
rispose Cesare- Io salgo e mettiamo tutto in chiaro, anche con Yuri
-Lascia stare Cesare! Quello è
armato e pericoloso e sta con due guardie del corpo armate fino ai denti . Abbi
pazienza ! Che vuoi fare ? Ti spiegherà
tutto Maria!
-Va bbene- acconsentì Cesare- ma nun me state a coglionà! Se , entro
oggi, non parlo con Maria , faccio l’inferno!
Dai Cesare , va bene, andiamo
–rispose Tony. Sistemò Cesare nell’albergo e lo lasciò solo ad aspettare.
Che situazione! Cesare non sapeva
che pensare! Ma guardatelo ! Seduto sul letto di una stanza a Bucarest ad
aspettare… per ore!
Finalmente qualcuno bussò alla
porta. Era Maria!
Più bella che mai, ma con uno sguardo
gelido e distante!
Che ci fai qui? Gli disse-
Che ci faccio qui? –rispose Cesare
– Tu non ti fai trovare –soldi nun ne
arrivano-la Banca mi chiede il rientro –vengo a Bucarest, Tony non sa che
dirmi e tu mi parli così? Che significa
tutto questo ? che sta succedendo?
Le parole che seguirono furono come
aghi gelidi piantati ad uno ad uno, lentamente, nella mente e nel cuore di
Cesare.
Fin dall’inizio , fin da quando si
erano conosciuti in Kenya avevano riso di lui con Yuri e Tony e preordinato ogni cosa. Non c’era nessuna
costrizione da parte di Yury. Lei lo amava e Yuri era il suo uomo: Un uomo
pericoloso è vero. Il capo di un’organizzazione criminale, è vero, che la stava
aspettando nella hall dell’albergo con i suoi uomini. Fin dall’inizio erano
d’accordo e la merce era già stata venduta tutta in Russia e in Romania.
-Ma tu non vedrai un soldo Cesare – Gli disse Maria.
-Ma pensavi davvero che mi potessi
mettere con un vecchio come te?
-Che potessi lasciare Yuri per te?
Che tu mi piacessi?
Si , Cesare lo aveva creduto e le
parole di Maria risuonavano come boati
nella sua testa e nel suo cuore.
Non ci vedeva più dalla rabbia e
dalla disperazione . Prese la pistola e la puntò verso di Lei.
-E che vuoi fare con quell’arnese? Vuoi sparare? Sei già morto
anche tu! Yuri non farà passare un minuto prima
di ucciderti e pestarti sotto i suoi piedi.
Che vuoi fare ? Spara……..e
spara…….. -gli gridò in faccia Maria, sfidandolo con violenza.
L’esplosione rimbombo nella sua
mente!
Il corpo di Cesare fu sconvolto da
quella scossa mentre un dolore
lancinante e sordo invadeva il suo petto
e il suo cuore dolorante, spaccandolo in due.
Si dice che, nel momento del
passaggio, scorra davanti agli occhi la vita intera e Cesare si scoprì bambino correre con i suoi
amici per le strade di Centocelle , sentì lo sguardo protettivo del padre su di
lui e la carezza della madre sul suo volto. Poi si rivide, giovanotto, faticare con allegria nei suoi primi lavori
ed entrare nella macchina veloce portando la moglie ed i figli in una gita
fuori porta. Sentì sulla bocca le labbra di sua moglie ed entrò sorridente in
azienda. Raccontava del Kenya ai suoi amici e la bellezza dei leoni e degli elefanti le cui sagome si stagliavano
scure sullo sfondo del tramonto africano.
Cesare, ora, stava steso per terra, abbattuto da un infarto
mortale; ma, sulla sua bocca, c’era disegnato un sorriso, rivolto all’ultima
immagine nella sua mente: Maria!
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FINE
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