lunedì 2 marzo 2020

DUE FAMIGLIE- Fuggiasco- Parte 19



Quella sera , tuttavia , appena preso sonno , Fortunato fu improvvisamente svegliato insieme a tutti gli altri da un  frastuono che veniva dal tetto. Nel buio della notte si vedevano le foglie di palma tutte smosse come se vi stesse passando in mezzo un treno. Era impressionante! Qualcosa stava strisciando  sul tetto del capannone ed era enorme! Subito tutti si alzarono dal giaciglio   spaventati. Alcuni scapparono di corsa fuori , altri  si raggrupparono in un angolo del capannone armandosi di bastoni , coltelli ed attrezzi da lavoro .
Era un animale ed era grosso! Strisciava sopra il tetto  scompigliando tutto e facendo un rumore sordo: Doveva essere molto lungo perché sembrava  arrivare da un lato all’altro  del tetto.
Ad un tratto  sembrò  che scendesse lungo la parte esterna. Fuori le grida di molti indigeni, accorsi a vedere che cosa stesse succedendo, risuonarono forte nel buio.
Un serpente ! Un serpente ! – gridavano- E’ un Pitone enorme . Attenti! Attenti! Sparategli!
Fortunatamente per tutti, ed anche per lui stesso, il Pitone, tuttavia, se ne andò così come era venuto salendo su di un grosso albero prospiciente al capannone e sparendo dopo pochi minuti dalla vista di tutti.
Non ho mai visto un animale simile! – disse Fortunato – Doveva essere lungo  quattro o cinque metri!
-E’ un animale formidabile e pericoloso anche se non è velenoso- gli rispose Amir – un compagno di lavoro eritreo. Ha una forza tremenda  con le sue spire riesce a stritolare le sue prede e addirittura ad ingoiarle intere.
-Meno male che non aveva fame!  –disse “ Fortunato” sorridendo-
-Meno male! – rispose Amir
Dopo quella bella notte in campagna  “ Fortunato” pensò bene  di cercare qualche altro sbocco professionale rispetto a quel duro lavoro manuale. Sempre aiutato dai suoi amici italiani,  si procurò un calesse /carretto tirato da un cavallo con cui  iniziò un servizio di trasporto di persone o di merci .Metà dei soldi guadagnati andavano ai proprietari del calesse e con l’altra metà Fortunato riusciva a vivere dignitosamente e pagarsi un letto  in un ammezzato /cantina di altri conoscenti.
CONTINUA

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