Quella
sera , tuttavia , appena preso sonno , Fortunato fu improvvisamente svegliato
insieme a tutti gli altri da un
frastuono che veniva dal tetto. Nel buio della notte si vedevano le
foglie di palma tutte smosse come se vi stesse passando in mezzo un treno. Era
impressionante! Qualcosa stava strisciando
sul tetto del capannone ed era enorme! Subito tutti si alzarono dal
giaciglio spaventati. Alcuni scapparono
di corsa fuori , altri si raggrupparono
in un angolo del capannone armandosi di bastoni , coltelli ed attrezzi da
lavoro .
Era un
animale ed era grosso! Strisciava sopra il tetto scompigliando tutto e facendo un rumore
sordo: Doveva essere molto lungo perché sembrava arrivare da un lato all’altro del tetto.
Ad un
tratto sembrò che scendesse lungo la parte esterna. Fuori
le grida di molti indigeni, accorsi a vedere che cosa stesse succedendo,
risuonarono forte nel buio.
Un
serpente ! Un serpente ! – gridavano- E’ un Pitone enorme . Attenti! Attenti!
Sparategli!
Fortunatamente
per tutti, ed anche per lui stesso, il Pitone, tuttavia, se ne andò così come
era venuto salendo su di un grosso albero prospiciente al capannone e sparendo
dopo pochi minuti dalla vista di tutti.
Non ho
mai visto un animale simile! – disse Fortunato – Doveva essere lungo quattro o cinque metri!
-E’ un
animale formidabile e pericoloso anche se non è velenoso- gli rispose Amir – un
compagno di lavoro eritreo. Ha una forza tremenda con le sue spire riesce a stritolare le sue
prede e addirittura ad ingoiarle intere.
-Meno
male che non aveva fame! –disse “
Fortunato” sorridendo-
-Meno
male! – rispose Amir
Dopo
quella bella notte in campagna “
Fortunato” pensò bene di cercare qualche
altro sbocco professionale rispetto a quel duro lavoro manuale. Sempre aiutato dai
suoi amici italiani, si procurò un
calesse /carretto tirato da un cavallo con cui
iniziò un servizio di trasporto di persone o di merci .Metà dei soldi
guadagnati andavano ai proprietari del calesse e con l’altra metà Fortunato
riusciva a vivere dignitosamente e pagarsi un letto in un ammezzato /cantina di altri conoscenti.
CONTINUA
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