domenica 15 marzo 2020

IL SUO ULTIMO DESIDERIO







"Il suo ultimo desiderio" ( (The Last Thing He Wanted)  diretto da Deen Ross, con la sceneggiatura della stessa  insieme  a   Marco Villalobo, s'ispira e traduce sul set cinematografico l'omonimo romanzo di Joan Didion.
L'operazione, pur potendo contare su di un cast  notevole, composto da Anne Hathaway (nel ruolo della protagonista  giornalista reporter Elena McMahon), Ben Affleck, Rosie Perez, Wille Dafoe e Toby Jones,  lascia lo spettatore in qualche modo  confuso e "in"-felice.
La sceneggiatura, infatti,  alternando  momenti d'intimità personale , questioni politiche e governative , flash back e tanto, tanto altro , non aiutata dalle azioni della protagonista spesso  prive di una precisa consequenzialità, ci presenta una storia a tratti non abbastanza comprensibile e facile da seguire.
Quello che rimane nella mente dello spettatore è, comunque,  il quadro dell'azione imperialista americana del periodo  Reganiano, in cui  gli Stati Uniti  trasferivano ingenti somme di denaro  a gruppi di guerriglieri: "i Contras" (contrarrevolucionarios) da utilizzare per il loro armamento e addestramento nella lotta contro i Sandinisti del FSLN al potere in Nicaragua.
Quando  nel 1982, con l'emendamento Boland, la Camera dei Rappresentanti USA proibì al Pentagono e alla CIA di addestrare o armare gli antisandinisti, l'amministrazione Reagan,   come emerso dalla ricerca "Dark Alliance" del giornalista statunitense Gary Webb, continuò ad aiutare ambiguamente  i Contras  grazie all'appoggio della CIA  che sembra girasse agli stessi i proventi  derivanti  da traffico di armi perché essi li utilizzassero per  un traffico di droga con cui si autofinanziavano. In qualche modo la trama del film cerca di raccontarci questo  modo di procedere del governo americano; ma, lo fa in maniera talmente frammentaria ed involuta da risultare poco chiara.
La seconda cosa che rimane apprezzabile del film  è la bella prova d'attrice della Hathaway che ci parla della complessa  personalità di una donna giornalista,   piena di passione per la sua professione e d'impegno contro le palesi ingiustizie a cui assiste nel corso dei suoi reportage .
La giornalista si rende conto che, spesso, l'azione pratica dei Contras è quella di attaccare  strutture civili indifese quali fattorie, ospedali, chiese e effettuare  massacri indiscriminati contro civili, donne e bambini; pertanto, vede  nella pubblicazione dei suoi articoli l'unica arma a  disposizione per sentirsi in qualche modo utile a chi è vittima sacrificale degli interessi dei potenti. Lei stessa ne sarà un esempio vivente. L'altro aspetto del personaggio, messo opportunamente in evidenza, è il travaglio personale  che ha dovuto affrontare nel corso della sua vita e che ancora la tiene appesa ad un filo estremamente labile : figlia di un padre spesso assente e che ritrova ormai malato e alla fine della sua vita ,affranta dalla recente perdita della madre reduce da   un divorzio, di  un tumore al seno  e del difficile rapporto con la figlia adolescente.
Tutti gli altri personaggi  rimangono, alla fine, solo accennati e privi di un serio approfondimento sia della loro personalità, sia di un ruolo preciso all'interno della  trama del racconto. 
Il film è stato presentato in anteprima il 27 gennaio al Sundance Film Festival 2020 e, successivamente, è stato  distribuito sulla piattaforma Netflix.

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