sabato 21 marzo 2020

LE NOTTI DI CABIRIA




Maria Ceccarelli, in arte “ Cabiria” ( Giulietta Masina), dall’età di quindici  anni  è rimasta orfana di entrambi i genitori . Completamente sola e senza mezzi finanziari ha iniziato a prostituirsi per sopravvivere, rinunciando pure ai suoi bei capelli lunghi e neri, ma non perdendosi mai d’animo di fronte alle avversità ed alla cattiveria.
 Nel corso degli anni è pure riuscita a farsi una mini-casa abusiva,  tra Roma ed Ostia, da cui ogni giorno esce per andare al suo luogo di lavoro , nella “ passeggiata archeologica” romana.
Cabiria  è considerata un po' folle nel suo ambiente, ma nessuno può approfittare di lei. 
Quello che dentro di se Maria Ceccarelli non ha mai perso in questi anni è la coscienza del suo vero nome, la semplice purezza del suo animo ed il bisogno di essere amata.
E’ forse questo l’aspetto più interessante del  film. Fellini ci mostra le notti della vita di  Cabiria, i suoi incontri , il suo ambiente , i contatti e le amicizie ,la sua capacità di adattamento  e di sopravvivenza anche alla violenza; ma ,fin dall’inizio, ci fa notare come  quello da cui non sa difendersi è l’amore.
Come ognuno di noi, Cabiria desidera incontrare il rispetto, la tenerezza, una considerazione di sè. Di fronte a questo è disposta ad accordare la sua fiducia e rischiare la delusione.
Pagherà a caro prezzo tutto questo!
Fin dall’inizio del film verrà derubata  e rischierà l’annegamento nelle acque del Tevere proprio per mano del suo compagno  Giorgio (Franco Fabrizi). In seguito, dopo aver sperato che il suo desiderio di cambiare vita  espresso nel corso di una visita al santuario del Divino Amore potesse essere esaudito, verrà di nuovo profondamente delusa.
L’aspetto più importante del personaggio  che ci viene proposto è che comunque  , alla fine , nonostante tutte le difficoltà e le delusioni subite, Cabiria   continuerà  a sorridere alla vita.
La narrazione di Fellini ci mostra in maniera diretta e coinvolgente la vita di queste donne ed il mondo dei marginali che le ruota intorno . Vi è anche sottolineata la speranza  religiosa presente nella società del tempo  e che si esprime  con la presenza di religiosi e di luoghi di culto, con la commovente preghiera di Cabiria al santuario del Divino amore e con le sequenze che mostrano la generosa presenza caritatevole di un anziano volontario che presta aiuto ai senza tetto.
Ci  racconta  ancora i momenti occasionali di rapporto  con la vita delle persone agiate ed è interessante vedere già in questo film l’incontro con il mondo del cinema (che tanto sarà sviluppato successivamente in altri film da Fellini) nella persona del divo Alberto Lazzari ( Amedeo Nazzari) che dopo aver litigato con la sua compagna Jessy si farà accompagnare  da Cabiria per una parte della serata .
Le notti di Cabiria è un  film del 1957 diretto da Federico Fellini  e vincitore dell’Oscar come miglior film straniero. Il nome "Cabiria" viene dall'omonimo "colossal" italiano del 1914 ,mentre il personaggio stesso della protagonista appare già in una breve scena de“ lo sceicco bianco”, uno dei precedenti film di Fellini.
Per la sceneggiatura Fellini è stato coadiuvato  da Tullio Pinelli ed Ennio Flaiano. Figura anche ,come aiuto sceneggiatore, Pier Paolo Pasolini che, sembra, sia stato contattato dal regista  per ottenere una maggiore autenticità nei dialoghi e nel linguaggio del sottoproletariato romano .
Giulietta Masina interpreta Cabiria  con una grande prova di artista ed una naturalezza che le hanno valso il premio come migliore attrice protagonista al Festival di Cannes e di San Sebastian ,oltre che la vittoria del  Nastro d’argento.
Accanto a lei troviamo tra gli altri   François Périer nel ruolo di  Oscar D'Onofrio, Aldo Silvani( il mago Ipnotizzatore)  Franca Marzi( Wanda, amica di Cabiria ) e Dorian Gray( Jessy, fidanzata di Lazzari)
Per questo film Fellini ha ottenuto anche il David di Donatello e il  Nastro d’argento per la migliore regia.


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